Chiacchieriamo > Generale

Parole che diventano sinonimo di "bassa qualità".

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Antonio Caciolli:
domanda per Mattia: ma i due punti denigratori che richiama l'autrice del blog sono sue considerazioni o cose dette da qualcuno?
dal blog non si capisce. Io ovviamente come riferimento ho le persone che conosco (solo due di quelle con cui ho parlato lavorano nel settore editoriale e non vi ho discusso molto la tematica), ma ho un po' la sensazione che l'autrice parta un po' per la tangente generalizzando


quindi secondo me bisognerebbe chiarire chi lo dice e perché e come
so di essere io stesso denigratorio adesso e quindi dico di prendere le mie parole con le molle ma i blog permettono di scrivere veramente qualsiasi cosa senza troppi problemi poiché non costano nulla :-) (però non conosco l'autrice e quindi è solo una mia personalissima supposizione)


sinceramente benché magari molti di quelli con cui parlo conoscano di più Eco che Gaiman, ma nessuno si è mai messo a dire che i libri di Gaiman siano bassa letteratura


ovvio che però io personalmente fare molto a meno di Shannara (letti due libri e mezzo e sono inorridito), ma anche di deluca ... ma sono gusti

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Antonio Caciolli - 2013-04-17 12:10:19 ---domanda per Mattia: ma i due punti denigratori che richiama l'autrice del blog sono sue considerazioni o cose dette da qualcuno?
dal blog non si capisce. Io ovviamente come riferimento ho le persone che conosco (solo due di quelle con cui ho parlato lavorano nel settore editoriale e non vi ho discusso molto la tematica), ma ho un po' la sensazione che l'autrice parta un po' per la tangente generalizzando

--- Termina citazione ---

Ah, non lo so proprio.

Però quello che dice, se anche sono "sue sensazioni", assomigliano molto alle sensazioni che ho io nei riguardi del "fantasy": tutti i vari "autori" stile Meyer, Paolini, Troisi, ecc. sono gli ultimi di una lunga serie di prodotti di qualità scarsa, al punto che c'è un sacco di gente che spala [cacca] su Harry Potter anche senza averlo letto perché, che vuoi mai, è fantasy per bambini e ragazzi, QUINDI deve fare schifo per forza. >_<

E le "vibrazioni" sono le stesse riguardo ai prodotti per ragazzi fatti qua in Italia: ma sai quanta gente ragiona dicendo "è per ragazzi, facciamolo semplice" (leggi: fatto approssimativamente spendendo il meno possibile)?
Non madri snaturate, eh, persone che magari scelgono di persona il controfiletto per il loro pargolo, ma per qualche motivo il cibo per la mente è IMMENSAMENTE MENO IMPORTANTE di quello per il corpo.

E idem per i GdR.
Se ne parlava qui (occhio alle date dei post!): http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=3389.0
E qui (idem!): www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=1935 (sì, è un thread lungo e verboso, che oggi violerebbe molte regole di comportamento del Regolamento attuale, che sarebbe stato messo in SLOW DOWN, ecc... Porta pazienza. ^^; )

Antonio Caciolli:
boh ... io conosco solo persone che al massimo hanno letto HP e nessuno che lo denigri ... semmai qualcuno che si chiede come mai tutti leggono HP e pochi leggono qualcos'altro. la Troisi ha venduto circa 1.5 milioni di copie di libri ... tendenzialmente a prescindere dalla bontà della sua scrittura aggiunge numero al popolo dei lettori del genere piuttosto che ridurlo ... stessa cosa per HP.
Se poi abbassa l'asticella delle aspettative del lettore non so, ma temo che in Italia siamo ancora a livello di leggere qualcosa piuttosto che leggere qualcosa di buono



per le cose per ragazzi io almeno vedo una ricerca della qualità soprattutto sull'oggettistica e meno (sfortunatamente) sul cibo ... indice del fatto che osserviamo un orto molto piccolo e molto autoreferenziale


non ho capito molto il discorso dei prodotti per ragazzi ... me lo spieghi?

Mattia Bulgarelli:
"Aggiungere numero al popolo dei lettori" e il suo cuginetto "leggere qualcosa piuttosto che leggere qualcosa di buono" sono ragionamenti su cui non sono del tutto sicuro...

Io ho qualche sospetto sulla possibilità che un lettore cresciuto a suon di Twilight poi passi a prodotti meglio curati.

Per restare sul paragone culinario, un popolo cresciuto a fast-food poi sviluppa il gusto per la cucina tradizionale? Oppure si ferma lì? Non ho una risposta, servirebbero dei dati su ampia scala, un po' più del nostro "sentito dire" (che va benissimo per fare due chiacchiere e scambiarci pareri ^_^ , un po' meno per ricavare regole di comportamento dei consumatori in massa).

Il discorso "prodotti per ragazzi", vediamo un po'.

Parlo del messaggio inculcato da almeno 70 anni di mala-educazione pubblica alla lettura: che i libri sono "poco fighi" e "per adulti barbosi". E che, per differenza, tutto ciò che è illustrato è "di qualità inferiore".

Seriamente, a parte Umberto Eco, c'è mai stato un "uomo di cultura" che non abbia parlato in termini orribilmente supponenti dell'arte visiva popolare?
Mia madre aveva, alle superiori (per pedagogia o roba simile), un libro di testo che denigrava il fumetto come medium, al punto di sparare puttanate tipo l'atrofia del globo oculare (causato dal fissare immagini statiche invece che scorrere righe di testo). No, non me lo sto inventando.

Da qui ad allevare una generazione, o due, o tre, che da una parte non leggono libri "solo testo" perché sono barbosi, e dall'altra mollano il materiale illustrato "perché è per bambini" appena raggiungono i 16 anni il passo è stato TROPPO breve, per motivi che ancora non mi sono del tutto chiari.

La generazione immediatamente precedente alla nostra (e forse anche la nostra - io ho 33 anni, giusto per inquadrare) ha una fermissima convinzione che tutto ciò che è disegnato sia creato da persone "benedette dagli dèi con un dono" e che il materiale per bambini sia intrinsecamente usa-e-getta.

Quindi i lavoratori grafici non sono pagati per la loro professionalità (chiedi ad un fumettista quanto lo pagano... no, scusa, SE lo pagano. Se dice sì, chiedigli se lavora per Bonelli o per l'estero, tertium non datur) e spesso si vedono gli opuscoletti fatti in Comic Sans e illustrati a matita dalla cugina "brava ma brava ma brava che lo dicevano tutti a scuola che era brava a disegnare"... perché tanto, che vuoi pagare uno che fa un lavoro in cui uno si diverte? (sì, certo, come no)

Tornando a noi, già 15 anni fa parlavo con adulti a cui non fregava niente dal fatto che produzioni per bambini venissero alterate, censurate, tradotte male, serie interrotte (editorialmente o televisivamente) a metà... trattate in generale con zero rispetto perché tanto "è roba per bambini, cosa vuoi che se ne accorgano".

Più chiaro il contesto (anti-)culturale a cui faccio riferimento?

Antonio Caciolli:

--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2013-04-17 16:18:22 ---"Aggiungere numero al popolo dei lettori" e il suo cuginetto "leggere qualcosa piuttosto che leggere qualcosa di buono" sono ragionamenti su cui non sono del tutto sicuro...


Io ho qualche sospetto sulla possibilità che un lettore cresciuto a suon di Twilight poi passi a prodotti meglio curati.

Per restare sul paragone culinario, un popolo cresciuto a fast-food poi sviluppa il gusto per la cucina tradizionale? Oppure si ferma lì? Non ho una risposta, servirebbero dei dati su ampia scala, un po' più del nostro "sentito dire" (che va benissimo per fare due chiacchiere e scambiarci pareri ^_^ , un po' meno per ricavare regole di comportamento dei consumatori in massa).

--- Termina citazione ---


scusa ma non mi pare un giusto paragone. Il fast food (ma io ci metterei soprattutto la cultura del cibo del supermercato) e il buon cibo sono antagonisti nel cibarsi. Tutti mangiamo e non possiamo fare altro quindi non esiste un livello del "non mangio" (lasciamo perdere malattie)


nella lettura esiste un largo insieme dei non lettori. Persone che non leggono un libro da anni
io personalmente per questi ben venga anche roba frivola, ma almeno che leggano, che entrino in una libreria o una biblioteca che si appassionino e poi magari passino ad altro. La fame di libri vien leggendo, dopotutto.


in realtà anche nel cibo non consiglierei mai ad uno da fast food di prendersi un piatto di cucina raffinata ma gli farei notare come un panino al salame come dico gli costa meno e gli piace di più (ma qui siamo già a passare da Twilight a qualcosa di un po' scritto meglio)


sul resto non mi pronuncio perché sono troppo poco esperto. Cmq pensavo tu parlassi di giocattoli e libri per l'infanzia invece mi pare che ti riferissi a prodotti tradotti tipo i fumetti giapponesi o cose del genere.

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