Chiacchieriamo > Generale

Parole che diventano sinonimo di "bassa qualità".

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Mattia Bulgarelli:
Sono l'unico che vede un parallelo tra il destino del genere letterario "fantasy" e i GdR?

Parlo in particolare della considerazione da parte del "grande pubblico":
http://athenaenoctua2013.blogspot.it/2013/03/quando-fantastico-e-diventato-un-insulto.html

(so che con Moreno sfondo una porta aperta, ma vorrei anche altri pareri, nel caso... ^_- )

Antonio Caciolli:
boh, io conosco poche persone che leggono fantasy (poi qua si potrebbe aprire una parentesi su cosa è fantasy perché io ad esempio farei una distinzione tra Murakami e il fantasy di mondo disco), ma nessuno che la denigra


stessa cosa per i gdr


quello che vedo, spesso giustamente, è il "denigrare" o guardare con perplessità gli usufruitori


trovo che la cattiva fama delle due parole sia perlopiù da additare all'usufruitore medio piuttosto che al mezzo


ad esempio sul libro fantasy: ci sono alcuni che leggono quasi esclusivamente quello e spesso leggono cagate pazzesche perchè leggono tutto ... da qui la domanda mi viene spontanea ... ma perché non cambi genere :-)



imbrattabit:
Bisogna innanzitutto ribadire che parliamo di fenomeno nazionale perchè all'estero la situazione è sensibilmente diversa.

C'è moltissima letteratura online su questo fenomeno, su anobii per esempio ho assistito a talmente tante discussioni in merito che mi sono disamorato.

Concordo che sia colpa principalmente degli editori (anche se i paesi mediterranei hanno una sorta di distacco culturale da questa categoria) perciò ci potrebe essere una certa analogia (visto che sono sempre editori quelli che pubblica-vano i gdr)

Sul denigrazione dei lettori fantasy non so, non credo che la situazione sia peggiorata, o meglio, nella mia esperieza sono stati sempre visti male i giocatori di ruolo pen & paper :) (se giochi a skyrim nessuno se ne avvede) mentre il fantasy, anche se di natura commerciale sta raggiungendo un certo sdoganamento come è accaduto per la fantascienza (leggere harry potter non coporta clasificazione di sorta).


Moreno Roncucci:
Fanmail per Antonio.

Io ritengo l'autore dell'articolo un po' troppo...  con gli occhi pieni di stelline sberluccicose. Il fantasy si è sputtanato già negli USA molto prima che ci mettessero le mani i dilettanteschi editori italiani. Concordo che la colpa principalmente è del pubblico, ma nel senso che il pubblico voleva "sempre la stessa roba", e l'editoria si è praticamente sdraiata sul minimo (ma proprio minimo) comune denominatore.

Da un "genere" nato su riviste e basato sui racconti (brevi, drammatici, incisivi come quelli di Howard, brillanti e melanconici come quelli di Leiber, etc.) si è passati ad un genere dove come minimo devi mettere in cantiere una trilogia (anche se l'idea bastava appunto per un racconto). Sempre con i nani e gli elfi di D&D (D&D, non Tolkien, c'è una bella differenza...), saghe per salvare il mondo etc.

Dovrebbe essere il genere della fantasia per autonomasia, e quando ho smesso completamente di leggerlo (ormai saranno vent'anni) era diventato un genere di opere-fotocopia.

Non concordo assolutamente sul fatto che Tolkien sia un autore "fantasy", come non lo è NESSUNO di quelli che i generi li crea o ci si ritrova per caso seguendo i suoi interessi personali. Un opera è di genere quando si appoggia a canoni ben definiti da altre opere, quando cioè si pone almeno commercialmente come "scopiazzatura" per attirare il lettore che cerca sempre la stessa roba (sempre). Poi magari potrà "trascendere il genere" ma la letteratura di genere ha precise caratteristiche di "imitazione di un modello di riferimento" che la letteratura non dio genere non ha (o almeno non dovrebbe avere: ci sono molti generi "non dichiarati" che funzionano così: l'opera giovanilistica, quella televisiva, etc.)

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2013-04-17 06:41:01 ---Non concordo assolutamente sul fatto che Tolkien sia un autore "fantasy", come non lo è NESSUNO di quelli che i generi li crea o ci si ritrova per caso seguendo i suoi interessi personali. Un opera è di genere quando si appoggia a canoni ben definiti da altre opere, [...]

--- Termina citazione ---

Così escludi dal discorso i "capistipite" esattamente per il motivo per cui l'autore dell'articolo li vuole includere, ovvero "non è questo che ci hanno insegnato i precursori [di quelli che POI sono diventati "generi fatti con lo stampino"]. ^^;

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