Autore Topic: Quante possibilità date ad un gioco?  (Letto 2467 volte)

Giorgia

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Quante possibilità date ad un gioco?
« il: 2013-04-15 14:42:00 »
Stavo riflettendo su questo topic [Fantasmi Assassini] Gli errori dei principianti e mi stavo domandando quante possibilità concedete ad un gioco prima di considerarlo di non vostro gradimento.
Provo a spiegarmi meglio: ci sono giochi che mi prendono subito e con cui è colpo di fulmine (Trollbabe, Penny, Fiasco...) altri che alla prima giocata mi lasciano un po' indifferente e poi rivaluto (tipo Fantasmi Assassini) e altri a cui fatico a rigiocare.
Prima di "scartare" un gioco voi quanto beneficio del dubbio gli date? Come si concretizza questo beneficio?

Il parallelo più immediato è con i libri, se un libro non mi prende entro la metà è destinato a non essere concluso, ma con i gdr non è così semplice e sarei curiosa di sapere come vi comportate.

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Re:Quante possibilità date ad un gioco?
« Risposta #1 il: 2013-04-15 17:37:13 »
Nel mio caso molto poco per una questione di tempo.
I tentativi effettivi dipendono molto dalo scarto tra le aspettative iniziali, ovvero quella sorta di "promessa di felicità " che il gioco mi comunica dalla lettura del manuale (o da una recensione, o dal suggerimento di un amico) e la prima effettiva esperienza di gioco.
Ho giocato a CNV ma non avevo molte aspettative, le regole non mi entusiasmavano ed il setting non era tra i miei favoriti. per questo, pur impegnandomi e riconoscendo al sistema della qualità, non gli ho concesso una seconda possibilità.
Al contrario ad un gioco che mi ispira (Mouseguard per esempio o Dungeon World, o lo stesso NCaS) sicuramente non mi fermerei al primo tentativo, specialmente se questo non è avvenuto nella migliore condizione. Il beneficio si concretizzerebbe con un nuovo tentativo, difficilmente cambierei gruppo (almeno non tutto), più facilmente la situazione di gioco.
« Ultima modifica: 2013-04-15 17:40:29 da lollapalooza »

Giorgia

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Re:Quante possibilità date ad un gioco?
« Risposta #2 il: 2013-04-15 18:21:56 »
Devo dire che se le mie aspettative verso un gioco sono basse molto probabilmente non ho manco la spinta sufficiente per giocarci è un mio limite lo so, ma senza un minimo di entusiasmo trovo poco sensato anche fare un tentativo.

Io prima di mettere una pietra sopra ad un gioco cerco di leggere AP o commenti di persone a cui invece è piaciuto per cercare di cogliere aspetti che magari ho ignorato e lo rigioco cercando di liberarmi dai pregiudizi.
Se anche la seconda volta mi lascia perplessa, provo a capire cosa ha determinato l'insoddisfazione e nel caso valuto se ho sbagliato qualcosa. Se non passa nemmeno questo test mi arrendo e penso che semplicemente tra me e quel gioco non c'è sintonia.

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Re:Quante possibilità date ad un gioco?
« Risposta #3 il: 2013-04-15 21:32:15 »
Se l'ho pagato, mi convinco che mi piaccia, e avendolo fatto a lungo con parpuzio mi viene piuttosto bene anche in questo caso.



Se non l'ho pagato, di solito direi un paio di partite complete, a meno che la prima non sia così palesemente al di fuori dei miei gusti da farmici mettere una pietra sopra fin da subito. Tra le due partite direi che può intercorrere anche diverso tempo (mesi), giusto perchè se alla prima non mi piace tendenzialmente almeno per un po' il secondo giro evito di farlo.
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RPGshark

Re:Quante possibilità date ad un gioco?
« Risposta #4 il: 2013-04-16 08:30:53 »
Il tempo è il peggiore dei tiranni, quindi poco.
Già per concedere la prima possibilità un gioco deve attirarmi "a pelle" o almeno suscitare la mia curiosità. Se poi la prima partita è deludente, perchè ci sia la seconda, devo aver almeno colto qualche potenzialità inespressa.
Una volta, quando avevo più tmpo, ero meno spietato...
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Lorenzo Gatti

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Re:Quante possibilità date ad un gioco?
« Risposta #5 il: 2013-04-16 21:50:34 »
La questione è triplice: se capisco qual è il problema, se penso che sia risolvibile, e se vale la pena di risolverlo.
Un gioco che funziona male la prima volta perchè tutti hanno frainteso o dimenticato punti essenziali solitamente merita una seconda occasione se ha un buon potenziale, mentre correggere un gioco che dimostra di avere regole inadeguate può essere un'impresa troppo incerta e faticosa. Un gioco che nel migliore dei casi può diventare la brutta copia di un altro più familiare probabilmente non merita nemmeno correzioni facili.

Per esempio, provando a giocare a Bacchanalia mi è bastata una partita per toccare con mano quanto sia facile rimanere incagliati senza poter perseguire realmente i propri obiettivi, dato che con moltissime distribuzioni di carte si rimane fermi nello stesso posto (non necessariamente interessante) senza alcuna opportunità di interagire con i propri PNG (il che va bene per rallentare il passo, ma non per troppi turni consecutivamente).
Questo è un problema fondamentale, non un malinteso o un problema di gusti o capacità dei giocatori; è facile immaginare delle possibili soluzioni (manipolare la distribuzione delle carte per garantire un livello minimo di progresso, rimanere in compagnia di PNG improvvisati invece che stare fermi in un luogo, eccetera) ed è ancora più facile immaginare quanto playtesting occorrerebbe per metterle a punto.

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