Autore Topic: [Cuori di Mostro]PleasentVille  (Letto 1679 volte)

Marco Andreetto

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[Cuori di Mostro]PleasentVille
« il: 2013-04-11 22:22:01 »
Presto... Molto presto...

La seconda stagione del nostra campagna di Cuori di Mostro: PleasantVille

Intanto oggi rileggevo l'AP di Elle e L'Uomo Nero.

Com'è stato facile sentire di nuovo quelle emozioni...
È bastato un attimo per cadere nella tana del Bianconiglio. <3

Posto integralmente ciò che ha scritto Manuela Soriani all'epoca per colmare una mia pecca dovuta a mille disguidi. ;p

L'AP è un po' raffazzonato perchè recuperato da un log di chat. Ma è molto vivo e può essere interessante per qualcuno.
Casomai chiarisco se ce n'è bisogno ;)

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Posto una parte di Raccontino-AP fatto da uno dei miei giocatori ( +Marco Andreetto ) , dopo la sessione di #monsterhearts di ieri sera.
^__^

Lo posto qui come mera condivisione e per averlo tra i mei post.

La giocata di ieri sera mi davvero sorpresa!
Non credevo di poter provare così tanta "chimica" nella creazione di trama con i miei giocatori.

E' stato semplicemente sublime.
Le idee sono passate tra le ns dita in un modo talmente fluido che l'orrore che ho estratto dal mio/nostro cervello mi ha imposto di rendermi difficile l'addormentarmi.
O___o

Ho avuto davvero "paura" di quello che stavo creando.
Non ho parole.

(Nota: da ascoltare mentre leggi: Sweet Dreams - Marilyn Manson - http://youtu.be/F7cPgonpbwo)

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Elle (pg Strega di +Marco Andreetto ) la scorsa sessione si era riappacificata con la sua amica Lucy (PNG).
Ma era venuta a sapere che aveva problemi col padre.

Io/Marco chiamo una scena mentre la vado a trovare a casa.
Manu mi descrive questa casetta con il colore scrostato, le erbacce in giardino e un odore nauseabondo dappertutto.
Naturalmente non c'è nessuno.

Io entro. Chiamo.

Nessuno.
Polvere sui mobili, casa trasandata, puzza, poca luce e silenzio.
Passo tra le stanze cercando qualcuno.

Nessuno.

Arrivo alle scale e con voce tremante chiamo Lucy.
Manu mi chiede: "urli?"
Io penso ecco che salta fuori qualcosa. Le dico:" con voce tremante e stridula chiamo forte."

Sento dei rumori.

Chiamo di nuovo.

A quel punto Lucy mi risponde da sopra.

Le dico che sono passata a trovarla.
Lei è sorpresa ma mi invita in cera sua.
Squallida e triste.
Prendo il coraggio a due mani e le chiedo di suo padre.
Lei svicola.
Decido di dare un'occhiata nell'abisso per sapere cosa le fa suo padre.

Il mio gaze è molto carino.
La prima volta ho detto alla Manu che volevo che un essere sovrannaturale entrasse in scena e chiacchierassimo. Lei mi ha chiesto cosa mi faceva paura. E li è nata una me in toni molto più dark/creepy.
È bellissimo quando interpretiamo questi due pg uguali ma diversi!

Cmq riesco.
Si apre la porta.
E io penso so che è lei
Ma ho paura.
Lei entra. Il tempo si blocca, quasi. E lei comincia a prendermi in giro
Perché ho sempre bisogno di lei.
Le chiedo cosa sta succedendo.
Lei mi chiede se mi ricordo quando ero bambina. Le notti al buio nel letto. Che sentivo rumori strani sotto il letto. Nell'armadio.
E la mamma mi diceva che se non facevo la brava l'uomo nero veniva a prendermi.

Io comincio a capire e a tremare.
Con la coda dell'occhio guardo il letto di Lucy e l'ombra sotto.
L'altra me sorride:" ti ricordi?"
Io nego. Ma lei sa che sto mentendo.
Se ne va.
Vado da Lucy ancora in accappatoio.
"dobbiamo andare"
Ma se sei appena arrivata mi dice lei.
Prendo il coraggio a due mani o quel poco che ne rimane e guardo sotto il letto...



Non vorrei.
Sento la paura irrazionale attraversarmi il corpo.
Mi inginocchio sul pavimento e guardo sotto il letto.
Gia mi immaginavo il suo volto, i suoi occhi.

Sotto il letto c'è una vecchia valigia mi dice l'MC.
Una grande valigia marrone rovinata con le borchie sulle giunture.

So che non dovrebbe essere li so che non mi piace.
Sento qualcuno al tavolo che mi dice: "aprila".
Se non fossi Elle vorrei vedere cosa c'è dentro. Scoprire quali sorprese mi ha riservato Manuela.
E per un attimo anche Elle vorrebbe curiosare dentro quella valigia scoprirne i segreti ma il braccio non si muove.
Ho troppa paura.
Lui potrebbe tornare. O magari è gia in casa.
Mi alzo guardo Lucy e invece di chiederle dov'è suo padre le chiedo terrorizzata cosa c'è nella valigia.
Lei mi risponde ancora tranquilla e sorridente: " quale valigia?"
Sono terrorizzata.
La tiro giu.
"la vedi?"
Lei:" non c'è nessuna valigia."
Via via! Dobbiamo andarcene.
Sono pallida e faccio fatica a prendere il fiato.
Lei dolce si avvicina e mi chiede se va tutto bene.
Le dico che mi piacerebbe andare a casa mia.
Lei dice che non c'è fretta.
Le dico che ho una sorpresa per lei da me.
Lei dice di darle 10 minuti per vestirsi.
Non posso.
Le apro l'armadio e le prendo dei vestiti a caso.
Goffamente la aiuto a vestirsi.
Sta malissimo ma non m'importa. Dobbiamo andare.
Di corsa giu per le scale.
Nessuno.
La porta d'uscita.
Lei si ferma.
Mi manca il fiato. Era quasi fatta.
Mi volto.
Lei si tocca i capelli tutti scompigliati:" Elle credi che stia bene? Forse dovrei sistemarmi"
Vedo i suoi occhi che vorrebbero sincerità da me. La sincerità di un'amica che solo ieri è stata ritrovata e che mai avresti pensato di tradire.
Io, Elle, mento a me stessa cercando di colmare questa crepa che si sta aprendo nella nostra amicizia e mi dico che è per il suo bene.
Cerco di manipolarla. Successo pieno e io mi sento ancora più male.
"la guardo negli occhi e le dico che è bellissima e che a casa mia potrà scegliere tra i miei vestiti"


Il vialetto. La porta. Dentro.
Appena dentro veniamo investite dal frastuono di esplosioni e urla di dodicenne.
"Stakes" penso e la paura lascia spazio al senso di sicurezza di essere a casa al sicuro.
Lo chiamo. Non risponde. Mi avvicino e gli tolgo l'auricolare.

Lui spara delle cose che non ripeterò perche troppo oscene!

Sulla tv la scritta respawn tra 60 secondi lampeggia inesorabile.
Io gli dico di chiedere scusa all'ospite. Lui piagnucola qualcosa e minaccia poi vedo che è in apprensione per il countdown che scorre sulla tv. Lo manipolo. 8 Mi dice che lo farà se gli do subito l'auricolare. Io aspetto qualche secondo ancora gustandomi il potere di sorella maggiore. Poi glielo ridò. Lui si scusa veloce e senza molta cura per poi tornare al gioco pochi secondi prima dello 0.
Mi giro soddisfatta. Le bricconate del mio fratellino mi riportano la tranquillita nell'animo. ^.^
Saliamo in camera mia. Lucy è un disastro ma non glielo faccio notare. Lei sembra in pensiero. Le chiedo cosa non va.
Lei mi dice che vuole dare un colpo di telefono al padre per avvertire che è li.
"Attirare l'Uomo nero a casa mia!!!!!!!!" penso "non se ne parla nemmeno. Finche riesco a non farla uscire di qua siamo al sicuro." credo.

"Vado io a telefonargli" le dico sorridendo tesa.
Altra bugia.
Altra crepa nella nostra amicizia ritrovata.
Sono una merda.
Ma lo faccio per lei.
"tu puoi scegliere dei miei vestiti e metterteli"
Lei è contenta e mentre apre le ante per guardare nel mio armadio io esco dicendo che vado a telefonare.
Lei prima di lasciarmi andare mi da un biglietto col numero di suo padre sorridendomi fiduciosa.
Sono una merda.
Ma lo faccio per lei.
Mi ripeto.
Scendo le scale. Passo vicino al telefono. Butto il biglietto. Aspetto 20 minuti e poi risalgo. Non saprà mai che non ho chiamato.
Torno in camera mia. Lei è davanti allo specchio. Seduta. Ha scelto dei pantaloni e una camicia che adoro!
Sta cercando di pettinarsi con la mia spazzola.
C'è qualcosa in lei. Non so. Mi avvicino.
Lei non mi chiede se ho telefonato e io non ci penso. (Maledetta Manu >.<)
È cosi dolce. La desidero ma non solo come amica. Le prendo la spazzola. Turn someone on. 11. Le spazzolo dolcemente i capelli accompagnando con la mano lo scorrere della spazzola tra i suoi capelli. I colpi di spazzola che diventano carezze. Con la mano libera le sfioro la guancia. Il mento. La sua candida pelle.
Lei si gira. L'innocenza dei suoi occhi esprimono ora anche desiderio.
Lo stesso strano desiderio che sento bruciare dentro di me.
Mi avvicino. La bacio.
A me non piacciono le ragazze!
Ma com'è dolce il suo sapore...
Lei si stacca. Mi chiede se è sbagliato quello che stiamo facendo.
Io dubito ma la desidero cosi intensamente che le rispondo:" come può essere sbagliato qualcosa di cosi bello?".
La bacio ancora.
Non sto ragionando. La voglio. Voglio la sua innocenza. Quella bellezza che nasconde dentro.
Finiamo sul letto.

Giu, La porta di casa sbatte.
Eccolo ho pensato. Adesso arriva l'uomo nero a prenderci.

Non me ne frega niente. Respiro affannata mentre le bacio la candida pelle del seno.

Lei mi ferma.
"Ho sentito un rumore" mi dice.

"Lo so" penso. Ma se deve succedere voglio vivere questo momento prima.
"sarà mia mamma" cerco di rassicurarla.
Lei si nasconde il petto:" e se entra e ci trova?"
Qui sono stato molto tentato di "costringerla" con un turn perche la desidero cosi tanto.
Ma è cosi innocentemente preoccupata che non me la sento di approfittarmi di lei...
Mi rinfilo la magliettina nera e scendo.
Trovo Stakes sul divano.
Gli chiedo se è arrivato qualcuno
Lui senza darmi bado mi dice: " la mamma"
Come se fosse la cosa piu scontata del mondo.
(E lo è. Maledetto MC)
vado in cucina e trovo mia mamma che sistema la spesa.
Le sorrido.
Le dico che di sopra c'è lucy e che si fermerà a cena.
Lei, comprensiva come sempre, mi dice che non c'è problema ma si premura di chiedermi se suo padre lo sa.
(maledetto Mc)
Mento. È una bugia innoqua.
(non mi accorgo che avevano ragione quando dicevano che se avessi detto le bugie l'uomo nero sarebbe venuto a prendermi XD )
"certo che lo sa. Ha detto che non c'è problema."

Suona il campanello.
È lui. Lo so.

Mia mamma mi guarda.

Non mi muovo. Non so se avere piu paurabdel mostro alla porta o delle bugie che vengono a galla.

Suona di nuovo.

Mia mamma mi dice: " su Elle vai ad aprire..."

Tentenno ancora. Le gambe non si muovono.
Penso che se va lei scoprirà le bugie.
Meglio il mostro. Credo.

Vado verso la porta. Vedomla sagoma dietro la porta vetro.
Una sagoma nera alta. Mi fermo. Vorrei non essere qua. Penso a una qualsiasi scappatoia. Non c'è. Vorrei andar su e scappare dalla finestra ma non posso lasciare Stakes e mamma qui con lui.

Attimi lunghissimi e poi apro.
È proprio lui.
Altissimo davanti a me.
Vorrei trovare un incantesimo per cacciarlo ma ultimamente la magia mi ha causato piu casini che altro >.<
Ho paura. Ma la concretezza di casa mia mi trattiene dal tremare di paura. Penso che non può succedermi niente di male in casa mia.
Gli chiedo cosa vuole.
Lui dice che cerca Lucy. Senza sorridere.
Gli chiedo e mi chiedo come fa a sapere che è qui.
Arriva mia mamma.
Lui le sorride, viscido.

Mia mamma mi manda a chiamare Lucy.
Io penso di andare nel rifugio antiatomico che uso come sanctuary per fargli un maleficio. Ma non ho niente di suo. Merda.
Salgo le scale. Entro in camera. Ho il fiatone e cerco di non tremare.
Lucy mi guarda.
Devo salvarla. Salvarmi. Salvare la mia famiglia.
Magari mi sbaglio. Magari se gliela lascio staremo tutti bene.
Ho bisogno di sapere.
Gaze into the Abyss.
10
Toc toc. Toc toc...
Qualcuno bussa alla porta dietro di me. Il tempo attorno a me è bloccato. So che è lei.
Apro la porta. Lei entra. L'altra me.
Mi guarda come con i suoi occhi dolcissimi ma è come se guardassi il lato oscuro di me stesso quando la guardo. Mi da i brividi.
Mi chiede cosa voglio, ancora. È stanca di dovermi aiutare.
Le chiedo cosa succedera se lucy va con suo padre.
Lei mi chiede se voglio vederlo o se voglio sentirlo raccontato.
Un brivido lungo la schiena.
Le chiedo quale mi farà meno paura.
Lei inizia a raccontarmi che le farà del male. Che sarà terribile.
Io vorrei non ascoltare la descrizione delle terribili cose che le farà ma devo essere forte per essere d'aiuto.
Mi viene da piangere.
Le chiedo che cosa posso fare per combatterlo.
Lei inizia a prendermi in giro. Ride.
Mi da i brividi.
Mi dice che lui era uno stregone una volta ma la magia puo essere pericolosa.
Mi chiede qualcosa di mio.
Io mi blocco.
Penso a voce alta:" è pericoloso dare ad una strega qualcosa di personale."
Lei mi rassicura con voce suadente.
Sembra una sorellina che mi chiede un regalino.
Cedo.
Le do il mio braccialetto di fiorellini d'argento.
Mi chiede di metterglielo.
Sembra la sorellina che non ho mai avuto...
È felice.

Poi mi guarda e il suo sguardo torna strano, cattivo: " l'unico modo per spaventare l'uomo nero è con un uomo nero piu grande di lui."

Io resto un po' imbambolata. E penso qualcosa di più oscuro o qualcosa di piu forte.
Poi ho un'idea. Il ragazzo di Lucy, Drake fa parte della squadra di football. Saprà contrastarlo!
Sono euforica! Le do un bacio sulla guancia. Lei mi guarda schifata e mi chiede se puo andarsene.
Io le dico di si, poi, mentre sta entrando nell'armadio la blocco.
"E la valigia sotto al letto?" le chiedo.
Lei sorride e se ne va.

Corro da Lucy che riprende a muoversi normalmente.
"Giu c'è tuo padre ed è fuori di testa!"
Lei sbianca:" non l'hai avvertito per telefono?"
Io:" certo."

Bugia.
A questo punto ho paura di scoprire dove porteranno tutte queste bugie...

"chiamiamo il tuo fidanzato. Ci difenderà"

Lei mi da il suo telefono.
Nervosa faccio il numero.

Presto. Presto. Rispondi.

Dall'altra parte: " Si, dolcezza..."

Per un attimo penso: " chissa cosa pensera sentendo la mia voce."
Poi urlo nel telefono:
"PRESTO VIENI AL NUMERO 13 DI BAKERS AV. SIAMO IN PERICOLO. C'È SUO PADRE QUA!!!"

Sento all'altro capo il suone del telefono che cade.
Le ruote che stridono sull'asfato.
E Drake che urla alla gente di spostarsi.
Mentre io e Lucy guardiamo la porta della mia cameretta, sperando che non si apra...
« Ultima modifica: 2013-04-28 16:43:29 da Marco Andreetto »
Co-Creatore di Dilemma.  -  A gentile richiesta difficilmente dico di no.  -   You may say I'm a dreamer. But I'm not the only one. I hope someday you'll join us...

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