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Appunti, discussioni e sviluppi del gioco

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Lorenzo_l:
Ho ritrovato un libro di Calvino che tratta di storie e tarocchi: "Il castello dei destini incrociati"
alcune persone si incontrano attorno ad un tavolo all'interno di un castello
nessun sa chi è l'altro e non non riescono a parlarsi, ma provano a raccontare le proprie storie
usando dei i tarocchi e creando storie concatenate l'un l'altra dalle carte.

E' un lavoro minore di Calvino IMHO, tuttavia trovo molto bella la premessa, quello che da l'inizio alla storia...
Potrebbe essere un ottimo spunto per ambientare TAROT ;)
Sono due paginette (4 facciate).. le ho scannerizzate: LINK (click)

Lorenzo Gatti:
Per mettere al centro del gioco una sessione di cartomanzia e la corrispondenza simbolica tra carte e storie, e non argomenti più comuni come la relazione interpersonale tra cartomante e richiedente, io farei "interpretare" a tutti i giocatori le carte. Il cartomante e il richiedente possono cominciare il gioco come non-personaggi del tutto indeterminati; il secondo, naturalmente, non rimarrà tale.
Si possono distribuire i tarocchi tra i giocatori e man mano che la lettura procede (con uno schema consistente di molte carte, non certo quattro) i giocatori a turno scelgono e spiegano una delle loro carte, narrando qualche aspetto del passato, presente e futuro del richiedente.
Per esempio, bisogna girare una carta che rappresenta un'influenza che durante l'infanzia del richiedente ne ha plasmato la personalità (capovolta se è stata una cattiva influenza): il giocatore di turno può scegliere il nove di coppe (carta quasi a caso, non discutiamola...) capovolto, e raccontare di quando e come il richiedente è passato traumaticamente dal benessere a un tunnel di affidamenti, istituti e assistenti sociali, o dritto, e raccontare di come certi problemi familiari si sono risolti fornendo pace e opportunità.
Aspetti critici:

* essere d'accordo su interpretazioni piuttosto definite delle carte, magari adottando delle convenzioni (es. le 16 figure rappresentano personaggi, gli arcani maggiori eventi o personaggi veramente importanti).

* coinvolgere gli altri giocatori, per esempio rispondendo alla stessa questione con due carte, una positiva e una negativa, di due giocatori diversi
* collegare le carte stesse, magari rifacendosi a dettagli delle illustrazioni.

Lorenzo_l:
Ciao grazie per la risposta!


--- Citazione da: Lorenzo Gatti - 2013-03-15 12:43:04 ---Il cartomante e il richiedente possono cominciare il gioco come non-personaggi del tutto indeterminati; il secondo, naturalmente, non rimarrà tale.
--- Termina citazione ---

Si questa è una buona idea... anche nel caso si giochi in più persone. Mi stò informando di come si svolge nella "prassi comune" una lettura di tarocchi tra più Lettori e Consultanti...


--- Citazione ---Si possono distribuire i tarocchi tra i giocatori e man mano che la lettura procede (con uno schema consistente di molte carte, non certo quattro) i giocatori a turno scelgono e spiegano una delle loro carte, narrando qualche aspetto del passato, presente e futuro del richiedente.
--- Termina citazione ---

Anche questa è un idea... io mi immagino il turno di gioco un po' diverso, ma il tuo sembra più  facile da sviluppare.
Più simile all'idea che mi ero fatto dopo la lettura dei pasi del libro di Italo Calvino.


--- Citazione ---
* essere d'accordo su interpretazioni piuttosto definite delle carte, magari adottando delle convenzioni (es. le 16 figure rappresentano personaggi, gli arcani maggiori eventi o personaggi veramente importanti).

--- Termina citazione ---

L'interpretazione delle carte resta un punto dolente. Le carte non sono di facile interpretazione ed abbassarle ad uno o pochi
elementi interpretativi ridurrebbe drasticamente la possibilità di lettura, benchè è vero che la faciliterebbe. A mio parere sarebbe meglio dare una lista generica di interpretazioni per ogni carta, dalla quale poi ogni giocatore potrebbe trarne ispirazione, rimanendo in questo modo libero di interpretarle anche a modo suo.
Non saprei se inserire anche le figure (Fante, Regina, Re, Cavallo)... è certamente un'idea. In tal caso sarebbe più facile dare loro la funzione di personalità secondarie, ma anche principali, a seconda dei casi.


--- Citazione ---
* collegare le carte stesse, magari rifacendosi a dettagli delle illustrazioni.
--- Termina citazione ---

Il collegamenti d'idee tra le varie carte è una caratteristica implicita dei tarocchi. ;)

Lorenzo_l:
Ciao,
questa mattina ho avuto come una specie di illuminazione... ecco come ho pensato si potrebbe svolgere il gioco, questi sono da considerarsi solo degli appunti:

Ambientazione:
Ci trovammo seduti attorno ad un tavolo, in un ambiente sereno, silenzioso. Uno spesso panno viola lo ricopriva e al centro c'eraun mazzo di carte dei tarocchi, a faccia coperta. Guardandoci l'un l'altro ci accorgemmo con sorpresa di non conoscerci e a dire il vero non si ricordavamo nemmeno chi noi stessi eravamo. Non ci si conosce nel presente.
Uno dei comensali prese una carta a se, pose una domanda e rivelò la carta. Tutti notammo la somiglianza tra la carta e la persona che andava al di la del suo aspetto fisico e del suo viso e ci parve di capire che con quella carta la persona volesse dire "io" e che si accingeva a raccontare la sua storia.

Non so se ho fatto bene a usare un tempo verbale passato... forse sarebbe meglio un tempo presente visto che il gioco si svolge nel presente... ma così mi sembrava più evocativo.

Qui di seguito ho riportato un schemino che dovrebbe semplificare come ho pensato la meccanica di gioco.
Il primo giocatore, il Consultante, pesca una carta (le carte potrebbero essere sparpagliate sul tavolo o raccolte in un mazzo...) e nel farlo pone una domanda, senza aver visto la figura.
A questo punto gli altri giocatori, i Lettori, faranno delle domande guida innerenti la carta estratta. Le domande e risposte dovrebbero essere sullo stile di Penny: domande chiuse riguardo il presente alle quali il Consultante deve rispondere con la frase "Sì" seguita da da un dettaglio mancante. Es:

Domanda C: Quando tornero a casa?
si estrae La Papessa (figgura femminile, materna, bla bla...)
Domanda L1: E da tanto che non vedi tua madre?
Risosta C: Si, e lei forse è triste.

...e così via! una domanda e la risposta che aggiunge un particolare indispensabile per descrivere ed iniziare nel migliore dei modi accettando in maniera propositiva lo spunto dei Lettori.

La carta verrà posta a sinistra del Consultante e rappresenterà lo stato attuale, l'inizio.
A questa carta seguiranno altre carte disposte nella parte superiore ed inferiore e a destra... e rapresenteranno nell'ordine, le forze superiori che regolano l'azione; l'amniente, l'esterno, che influisce sulla sittuazione attuale e il risultato finale.

Il gioco prosegue quindi con il Consultante che estrae una carta, la dispone sul tavolo e la interpreta. Si, è il Consultante ad interpretarla, ma i Lettori possono intervenire.
Gli interventi ho pensato potrebbero esere di tipo additivo e/o commutativo , e cioè con frasi rituali del tipo Oppure e ed Inoltre. Con "Oppure" il lettore propone un altrenativa, pesca una carta a caso, la pone girata di lato su di un altra carta, già presente sul tavolo, e la interpreta modificando la carta precedente. Con "ed Inoltre" il lettore prende una carta a caso e la appoggia adiacente ad una carta che si sta leggendo e l'interpretazione aggiunge informazioni.

Quando questi interventi sono possibili ?
"Oppure" potrebbe essere un escamotage del Consultante per farsi aiutare nella narrazione, ma anche un intervento diretto da parte dei Lettori, come succede in Penny qualora l'azione narrata sia rilevante e di primaria importanza nello svolgimento della narrazione.
"ed Inoltre" potrebbe essere giocato arbitrariamente dai lettori qualora volessero porre ulteriore legna al fuoco...

Ecco uno schema:


File

EDIT:
Non so se il grafico qui sopra sia chiaro... rappresenta la disposizione delle carte sul tavolo, le freccie giallineindicano l'andamento temporale da destra a sinistra, passato e futuro, e la scansione di lettura delle carte da quelle che agiscono nel passato, alle carte che influiscono il presente, a quelle che tendono al futuro.
Le freccie rosse] indicano interazione tra le carte.
Le carte azzurro scuro sono quelle giocate dal Consultante, mentre quelle azzurrine sono esempi di come possono essere giocati gli interventi dei Lettori...

Giorgia:
qual'è lo scopo del gioco? ricostruire il passato dele persone attorno al tavolo?

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