Chiacchieriamo > Generale
Men look different, Women look like submissive supermodels
Mattia Bulgarelli:
Marco, stai prendendo il tuo punto di vista e lo stai generalizzando DI BRUTTO.
Il tuo esempio sul nudo integrale (femminile tollerato e maschile di meno) su DeviantArt non dimostra un accidente... se non che questa disparità esiste.
La tua "logica" quindi diventa: "c'è una disparità socialmente accettata, sarebbe inutile sforzarci di appianarla finché c'è una disparità socialmente accettata".
E quindi che facciamo, aspettiamo che sparisca da sola per magia? ?_?
Zachiel:
No, Mattia, io non la giustifico con il fatto che esiste.
Io dico che la soluzione non sta nel cercare di portare le cose in pareggio "qualsiasi sia il modo". Sessualizzare anche la figura maschile non risolve il problema.
Lorenzo Gatti:
--- Citazione da: Zachiel - 2013-03-13 14:32:52 ---Forse quando anche la popolazione maschile sarà abituata a vedere il proprio sesso sessualizzato apertamente sarà più facile riparlarne. Fino ad allora resto convinto che il puro pareggiare i numeri sia efficace solo se lo si fa abbassando la sessualizzazione delle donne e non viceversa (ma mi rendo conto che sia un problema che le donne difficilmente realizzano, perché non sono abituate a guardare altrove disgustate se vedono un'immagine di una donna nuda - o forse, sono ormai abituate a non farlo*).
*Insomma, guardiamoci in faccia, le immagini di figaccioni a petto nudo ci sono già in giro per riviste e vetrine di profumerie. Ma nudi integrali, quelli di donna sono molto più diffusi. Aprite la prima pagina di deviantArt (mica di youporn) e ditemi se non ne trovate almeno uno.
--- Termina citazione ---
Per quanto riguarda le illustrazioni stereotipate e sessiste, è sufficiente rendersi conto del problema per ridurre il cattivo gusto nei propri lavori e influenzare i gusti di chi ci è vicino (pubblico e artisti).
Ma purtroppo c'è il secondo livello: prendersela con le ideologie sessiste o altrimenti deplorevoli nei giochi stessi.
Deve prevalere il politically correct o la libertà d'espressione? Scrivere un gioco ambientato in una società patriarcale e magari razzista è accettabile? A quali condizioni? Compromettere la coerenza e la plausibilità di quello che si scrive per essere più "aperti" (ad esempio deliberate stranezze e anacronismi come permettere legionarie donne nell'antica Roma) è onesto?
La mia personale opinione è che si possa affrontare qualsiasi argomento con un atteggiamento più o meno critico, e nel caso di un gioco di ruolo sono più i giocatori che gli autori ad avere la responsabilità.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Lorenzo Gatti - 2013-03-14 09:48:13 ---Compromettere la coerenza e la plausibilità di quello che si scrive per essere più "aperti" (ad esempio deliberate stranezze e anacronismi come permettere legionarie donne nell'antica Roma) è onesto?
--- Termina citazione ---
Un caso concreto: Lo Spirito Del Secolo (che cito di nuovo!) ha un bellissimo paragrafo verso l'inizio del manuale, in cui si parla del periodo storico a grandi linee e si parla anche dei vari "-ismi" culturali e politici che OGGI non sarebbero più accettabili per un pubblico moderno.
Che c'erano, bisogna prenderne atto, ma su cui non è il caso di insistere visto il tema del gioco (ottimista, celebrativo dei conseguimenti umani e della SCIENZA! in genere).
Intendiamoci: "mettere in scena" in qualsiasi mezzo artistico un fenomeno storico e culturale NON vuol dire necessariamente accettarlo o approvarlo.
Si può fare un film sulla dittatura X nel Paese Y negli anni Z che sia una CRITICA a quel regime, oppure, all'opposto, che sia una APOLOGIA dello stesso regime.
Lo stesso vale anche per "il fanservice": una donnina sexy e poco vestita può avere un senso molto, molto diverso nel contesto.
E il contesto della "cultura fantasy" è MOLTO, MOLTO diverso da "giochiamo una storia in cui una donna ha possibilità limitate per motivi storici" ed è più simile a quello che descrive Lavinia nel suo articolo sull'INCbook dell'anno scorso.
http://www.internoscon.it/pdf/INC_Book_2012.pdf (vedi pag. 47 e segg.)
Mattia Bulgarelli:
Qui c'è un kickstarter di un gioco che vuole fare (se ho capito bene) la parodia dell'ONNIPRESENZA delle tipe inutilmente seminude in copertina: http://www.kickstarter.com/projects/burrowowl/busty-barbarian-bimbos
Contiene altri esempi di copertine "a tema" (che io ero troppo pigro per cercare individualmente).
E qui c'è un post con una breve, efficace e pungente contro-requisitoria ^_- sull'argomento "venderemmo di meno se non ci mettessimo le tette in copertina": https://plus.google.com/u/0/105643205000971419734/posts/AH9bNvk8hYD
E chiariamoci: le tette a me piacciono. Solo... est modus in rebus.
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