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[ESTE IN GIOCO] Escape or die!

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Iacopo Frigerio:
A breve inserirò le mie considerazioni.
Intanto altrove sono state fatte delle considerazioni (mailing list del Flying Circus) e qui la riporto
le considerazioni sono state fatte da Zib, alias Fabrizio Bonifacio, meglio noto ai più come uno dei creatori di Sì, Oscuro Signore!.

Escape or Die - era una demo improvvisata e come tale andrebbe giudicata. Non mi sono divertito molto, ma non perchè sono stato tirato dentro da Iacopo o perchè siamo morti subiti. O meglio il problema è proprio li, come dicevo in Con, ci sono alcune meccaniche che non mi sembrano totalmente funzionali all'obiettivo che si propone; in particolare in un gioco che dovrebbe fare della velocità e frenesia la sua caratteristica principale  vengono puniti I giocatori sfortunati e non quelli lenti.
E comunque il pitch degli ultimi sei zombi sulla terra sarebbe stato meglio.
Giudizio: probabilmente da leggere/rigiocare.

Renato Ramonda:
Uhm... e' un gioco sulle storie di fuga da una minaccia mortale: la frenesia e la velocita' sono il medium. Lo scopo e' riuscire all'ultimo minuto o morire in maniera spettacolare ed improvvisa. L'elemento di "pura sfiga" del dado e' uno dei tre cardini del gioco (gli altri sono il timer e la scommessa spinta/rischio).

Sui giocatori lenti la 'punizione' io l'ho vista all'opera, ed e' la pressione sociale del resto del tavolo che gli urla "muoviti, muoviti, dammi una scena! non perdere tempo che se no schiatto!" :)

Poi certo... e' un gioco in beta che chissa' se arrivera' mai alla versione finale: un po' di spigoli da limare ce li ha...

LucaRicci:

--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]"muoviti, muoviti, dammi una scena! non perdere tempo che se no schiatto!"
--- Termina citazione ---


Io ero di quelli che sbraitava di più all'INC :-/ Ed è forse quello lo scopo: il giocatore lento viene punito dal gruppo.
Per la sfortuna...solo se si rischia. Ho ragionato l'ultima partita che con una buona dose di res management, si arriva alla fine abbastanza tranquilli. Se invece si vuole spingere, tocca affidarsi alla fortuna.

Non so, mi pare che il design ci sia ed è funzionale, ma forse deve essere colto dal tavolo (sicuramente non c'è scritto sulle regole: "Obbliga il tuo vicino a farti una scena, in fretta!")

Sulle limature neanche a parlarne, ho già espresso tutti i miei dubbi al riguardo :P

Iacopo Frigerio:
Premetto che la critica vuole essere costruttiva perchè questo gioco mi piace da matti, infatti credo che entro la prossima settimana lo testo anche in associazione...


--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]Sui giocatori lenti la 'punizione' io l'ho vista all'opera, ed e' la pressione sociale del resto del tavolo che gli urla "muoviti, muoviti, dammi una scena! non perdere tempo che se no schiatto!" :)
--- Termina citazione ---


Beh ma la punizione non è regolata da alcuna meccanica, quindi in parte disfunzionale, ti spiego perchè:
Quando abbiamo giocato sabato pronti via ai primi due turni eravamo messi molto male in due (tra l'altro consecutivi, io e Zib) nella nostra zona ovviamente puntavamo all'andare veloce, poi il gioco rallentava molto perchè essendo il secondo giro nessuno aveva la pressione dell'omino nero in posizione avanzata. Ma le conseguenze del rallentamento cadevano su me e Zib (io a 10, lui a 11).
Ovviamente abbiamo cominciato a fare pressioni sociali, ma nessuno si sente obbligato e la maggior parte degli altri ci ignoravano (più o meno) e andavano tranquillamente alla loro andatura.
Più o meno perchè addirittura è successo che un giocatore mi ha imposto il silenzio perchè stavo rompendo le scatole e non li facevo descrivere con calma. Quindi altro che pressione sociale.

Addirittura se sono stato abbastanza fortunato coi dadi e non ho mai avuto 12 mi conviene anche rallentare il gioco e fare morire uno degli altri giocatori che invece sono stati sfortunati, perchè mi si abbassa di due la "disperazione" (non ricordo più se si chiama così, ma ci siamo capiti, immagino). Lo dico perchè è esattamente quello che stavo pensando. Mancava poco al gong, io a 10 e Zin a 11, Zib era dopo di me, se me la prendevo con calma scadeva il tempo, zib moriva e io passavo a 8 in tutta tranquillità. è esattamente ciò che ho fatto (poi mi sono comunque beccato il secondo 12 in tre tiri, era proprio destino, probabilmente ero un personaggio nero) e il gong ha squillato sul mio tiro di dado.

Questo, secondo me è un cortocircuito che non dovrebbe generarsi..
Soluzioni ottimali adesso non ne ho.
Per fare brainstorming ho pensato assieme a un amico che il personaggio di turno mentre suona il gong prenda un punto di disperazione in più (o anche due) degli altri, generando il classico effetto patata bollente.

In pratica sono d'accordo con l'analisi di Zib, poi se voi e Fred non concordate, pazienza perchè comunque il gioco mi piace lo stesso!!

Renato Ramonda:
L'idea del punto in piu' per chi viene colto "di turno" (o, forse anche meglio, al giocatore che sta facendo il framing per il giocatore di turno) non e' male, e' da provare... temo soltanto che si generi l'effetto opposto: che per fare alla svelta ci si perdano dettagli divertenti (ma magari non necessari).

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