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spin-off da [IMdA] Riflessioni sui triangoli... per DDR su domande

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Giulia Cursi:
L'MC deve sempre valutare chi ha davanti, io in base al gruppo che ho o al giocatore a cui mi rivolgo mi pongo in maniera diversa. Per questo non si può dare un vero e proprio consiglio unico, il gruppo incide tanto.
Io so che quando faccio una domanda a un giocatore posso avere due reazioni: mi dice che non è abbastanza forte, oppure mi dice che è troppo invasiva. Per questo sconsiglio caldamente di iniziare una campagna di uno di questi giochi con tutta gente sconosciuta, perché come MC potresti ritrovarti a camminare sui gusci d'uovo.

Esempio di non fiducia da parte del giocatore: Jesus l'Operatore fa' il tiro d'inizio sessione e sceglie consegne, gli chiedo che cosa deve consegnare e dove... la risposta è "Una scatola che non devo aprire e un posto descrittomi come una piazza"... allora chiedo a chi deve consegnarlo o chi lo ha ingaggiato... risposta "non lo so non l'ho visto in faccia e mi ha detto solo di portarlo lì".
Per due sessioni ho avuto questa scena e fallendo i tiri Jesus s'è trovato in mezzo a due imboscate, la seconda volta gli ho offerto indizi e dietro le quinte avevo deciso che quei compiti glieli commissionava un png che lo voleva morto. Un png deciso durante la prima sessione che aveva schiavizzato lui e l'Arsenale.

Questo è un caso in cui il giocatore non "collabora" lasciando a te tutto il lavoro, io ho preso il tutto e glel'ho buttato addosso a suon di mosse dure, ma sarebbe stato più facile se Stefano avesse risposto qualcosa alle mie domande.

Pippo_Jedi:
@giulia: interessante ma appena appena fuori topic... più che il problema del giocatore 'poco cooperativo' e cosa questo possa voler dire ero interessato al modo di porre le domande, però prendo una parte di quello che dicevi per rispondere a serenello sulla faccenda della brutta abitudine da perdere...

E' la MIA brutta abitudine: mi sono accorto che le mie motivazioni sono quelle, mi correggo. Può non essere vero in generale secondo me: ad esempio, ipotesi, Daniele di Rubbo non ha questo problema al suo tavolo X, quando gioca con Gianni e Giulia, perchè loro sanno bene come funziona il tutto e anzi il fatto di avere domande aggressive li sprona a risposte interessanti anche quando queste sono completamente opposte alla provocazione...
credo che il confine positivo/negativo sia sul fatto che è comunque positivo quando si sanno fare (mc) / ricevere (giocatori) provocazioni e prenderle come tali

esempio
MC: chi è la bionda e perchè te lo fa venire duro?
giocatore: è mia sorella e non me lo fa venire duro affatto! è esattamente l'opposto di ciò che mi piace in una donna. Le voglio bene come sorella, però ehwwww

Se però questa cosa non succede allora sempre meglio esplicitare la cosa, se si conoscono le persone direi, o andare su domande che sono provocatorie ma più soft...

insomma: non tutti reagiscono ad una provocazione allo stesso modo e non tutti potrebbero considerare la stessa cosa una provocazione... o distinguerla da un fatto stabilito da MC.

no?  :)

ps
grazie patrick! :-P

Serenello:

--- Citazione da: Pippo_Jedi - 2013-03-08 17:38:02 ---E' la MIA brutta abitudine: mi sono accorto che le mie motivazioni sono quelle, mi correggo. Può non essere vero in generale secondo me: ad esempio, ipotesi, Daniele di Rubbo non ha questo problema al suo tavolo X, quando gioca con Gianni e Giulia, perchè loro sanno bene come funziona il tutto e anzi il fatto di avere domande aggressive li sprona a risposte interessanti anche quando queste sono completamente opposte alla provocazione...
credo che il confine positivo/negativo sia sul fatto che è comunque positivo quando si sanno fare (mc) / ricevere (giocatori) provocazioni e prenderle come tali

--- Termina citazione ---

Cioè, intendiamoci, io non parlo di positivo o negativo in termini metafisici, io parlo delle regole del gioco.

Come fai a "Fare domande e costruire sulle risposte" se quella che fai è una affermazione e non una domanda? Quella su cui costruisci è la tua bellissima "storia del master".
Io intendevo questo.

E se puoi il giocatore è schivo, glielo si dice. Ci si parla a fine sessione si aggiusta.
IMDA non è sicuramente un gioco a cui ti siedi al tavolo e parte un turbinio di divertimento.
Tutti quelli che conosco hanno dovuto fare almeno una stagione di prova prima di imbroccare per bene il funzionamento del gioco e farlo girare. E' normale.

Quando ho detto "è una brutta abitudine è va persa" ho usato un eufemismo addolcito per dire "stai ancora giocando a Parpuzio, smettila e segui le regole scritte nel manuale".


--- Citazione da: Giulia Cursi - 2013-03-08 17:28:33 ---L'MC deve sempre valutare chi ha davanti, io in base al gruppo che ho o al giocatore a cui mi rivolgo mi pongo in maniera diversa. Per questo non si può dare un vero e proprio consiglio unico, il gruppo incide tanto.

--- Termina citazione ---

Su questo sono particolarmente in disaccordo.

Non stiamo parlando di D&D, che c'è scritto tutto e niente.
Le regole di IMDA sono chiare. Facciamo X e otteniamo Y. *

E il plurale è voluto, perchè è una cosa che il gruppo deve fare assieme.

Quando faccio una domanda (domanda, non affermazione!) e un giocatore non mi risponde gli spiego che non funziona così. Gli spiego che gli sto dando l'occasione per dare un tono al mondo in un colore tutto suo, che piaccia a lui e che lui vuole vedere nel quadro complessivo. Non mi scervello di certo per vedere la faccia felice di qualcuno che non si è impegnato minimamente per far funzionare la partita.

Siete MC, giocatori con un ruolo leggermente diverso da quello degli altri, non macchinette che infili la moneta e producono divertimento. Se prendete il gioco da questo punto di vista finite solo col non divertirci e mandarvi il gioco in odio.




* In realtà non sono così chiare, se no non saremmo qui a discuterne :P
Però c'è scritto "fai questo per ottenere quello" rispetto a D&D in cui c'è scritto solo "devi ottenere quello" senza spiegarti come farlo.

Ernesto Pavan:
Confermo quanto dice Serenello; tempo fa posi a Vincent una domanda analoga e lui rispose così.

Daniele Di Rubbo:
In realtà vorrei precisare che la maggior parte delle domande che faccio come MC sono del tipo aperto che dice Paolo. Solo ogni tanto mi diverto a fare affermazioni forti e a vedere come reagisce il giocatore. Comunque sia non mi impunterei se un giocatore mi contraddicesse la domanda (grazie ad Ernesto per il link); come ho detto sopra, prenderei la sua alternativa. Giusto nel caso le risposto servissero sempre e solo a schivare la domanda e mettessero il personaggio in un limbo in mezzo al nulla, mi fermerei e porrei il problema. Non sono esattamente il tipo di MC che ti stupra il PG (quelli che giocano con me mi potranno smentire).

Da parte mia, come giocatore, tendo a non mettermi in posizioni neutre quando l’MC mi fa le domande. “Cosa hai fatto di cui ti vergogni?” “Ho ucciso un innocente” e così via.

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