Abbiamo fatto solo un giro completo di scene, del pilot, dopo il pitch (perchè siamo dispersivi e cianciamo tantissimo. poi ci lamentiamo che ci distraiamo.. ma nel lamentarci ci distraiamo ancora. XD) ma i personaggi sono già usciti abbastanza bene.
Ad ogni modo, voglio parlare di Viola e di come l'ha partorita la mia mente malata.
E' un'idea che mi si è insinuata in testa - fino a diventare un chiodo fisso - durante la settimana, in attesa della prima sessione.
Volevo creare un'Intelligenza artificiale, che si sente più umana che robot.
Una cosa alla AI o alla Blade Runner, insomma.
Un burattino che vuole diventare un bambino vero.
E ne è uscita lei.
Per me è anche una sfida. Un personaggio “pragmatico” è decisamente fuori dai miei schemi.
Ma è anche vero che le idee iniziali che ho sui pg, vengono felicemente sfatate durante le sessioni.
COMUNQUE!
Parto guardando la sua scheda, così da provare ad andare in ordine.
Per sceglierle il nome prima sono andata a naso, poi ho cercato il significato.
Amo abbinare i nomi ai tratti caratteriali dei pg. me li fa caratterizzare in un qualche modo particolare e personale.
Perciò ho fatto una veloce ricerca online e ho scelto i significati più ricorrenti/che mi piacevano di più.
Viola “denota una natura dolce e violenta, tenera e aggressiva, ferma e arrendevole. Da questo le deriva un fascino irresistibile, con cui incanta e seduce senza neppure usare le parole.” e ci sta. È un androide che cerca di comportarsi da umano e di capirne e farne suoi i modi di fare. È educata e disponibile, ma al contempo dotata di una potenza e di una forza distruttiva sovrumana. È pur sempre un robot.
Alba “significa Bianco, Biondo. è una persona estremamente capricciosa e dolce, infatti il suo romanticismo la porta ad essere una sognatrice. Non è adatta agli affari, ma è entusiasta della vita. Amante della buona cucina, spera di poter avere una vita tranquilla e regolare. Sentimentalmente si lega molto ed è tendenzialmente fedele” ed infatti è biondissima e con l'aria un po' spersa, in un mondo che sta imparando a conoscere. Ha le idee chiare su quello che vorrebbe, è un po' meno pratica quando si tratta di mettere in pratica una strategia per ottenerlo – infatti si appoggia sfacciatamente a Benjamin (il legame) in cerca di aiuto pratico.
Ha anche un doppio cognome, che fa fine e dà un tocco di classe.
Viola viene dal futuro. È capitata nella Parigi del 2083 per un qualche motivo a lei non chiaro, a causa di una qualche anomalia nel laboratorio della “sua mamma”. Si è trovata smarrita e sola in mezzo ad un parco pubblico, in una zona degradata della città. Ed ha incontrato Ben, il suo angelo custode. O almeno così lo ha visto lei, che ne ha fatto un punto di riferimento. Ben le ha anche dato un tetto e probabilmente pensa che la ragazza sia una povera ritardata/autistica/bambina speciale.
In realtà non è così, ma lui ancora non sa che è un'intelligenza artificiale e che se sembra avere dei disturbi compulsivi perchè le cose devono essere in ordine e a posto.. è semplicemente perchè è stata programmata così, per essere ordinata ed efficiente.
Viene dal futuro, non ha ben chiaro come mai sia finita qui e ora... e vorrebbe tanto tornare a casa. Infatti il suo problema, che inizialmente avevo pensato potesse essere “vuole essere una persona normale” nel senso di essere sia accettata per al sua diversità che riuscire a superare le “barriere” che le impone avere un corpo per metà di metallo, è stato prontamente modificato in “ha nostalgia di casa”. Ha più mordente, la metterà sicuramente nelle beghe e soprattutto creerà qualche problema quando dovrà raccontare come stanno le cose e cercherà di farsi credere dagli altri.
Inoltre, il fatto di essere un robot in una società decisamente più arretrata da quella da cui proviene, le provocherà qualche problema nel momento in cui avrà bisogno della manutenzione ordinaria.
E ho mantenuto la sua sindrome di pinocchio come “leitmotiv” per l'interpretazione. Se a casa sua era “normale” il suo comportamento un po' compulsivo, qui non lo è e quindi deve imparare a comportarsi come le persone del quartiere.
Al momento di dover scegliere i tratti.. ho avuto il solito momento di panico.
L'idea di Viola era ben chiara nella mia mente, ma al solito non sapevo come esprimere i concetti in poche parole.
Alla fine ho scelto “donna bionica”, perchè lo è.
È dotata di una forza superiore alla media, l'agilità è quella di un atleta olimpionico, ha sensi sviluppati, un cervello imbottito di nozioni tecniche. Insomma, è una superdonna.
Poi volevo qualcosa che parlasse del suo carattere, al contempo “innocente” ma deciso. Che rendesse l'idea del fatto che, se scatenata, può diventare una vera e propria macchina da guerra. Ma le idee che mi son venute alla mente sono state cassate da me stessa nel momento in cui le esponevo agli altri per chiedere consiglio. Alla fine ho optato per “nel posto giusto al momento giusto” per sottolineare il fatto che, nonostante l'aria svanita, ha un certo intuito.
Il legame, beh.. quello poi mi ha dato il La per costruire su tutto il resto. Benjamin è, appunto, l'appiglio di Viola. Conosciuto per caso, non sa che la ragazza è in realtà una macchina, è diventato una sorta di “sportello informazioni/angelo custode” e guarda a lui come ad un modello da seguire. Ho pensato che essere a Parigi e non avere ancora un nero nel cast era un po' strano.. v.v quindi Ben è di colore.
Viola lo trova un po' strano (sapesse cosa pensa lui di lei!) e commenta con disappunto il suo modo di vestirsi (se tiene i pantaloni con la vita troppo bassa, finirà sicuramente per rimanere in mutande!).
Il set personale non è un luogo, ma è un modo di fare di Viola. “Quando imita le persone” - e lo fa bene, sta sicuramente per succedere qualcosa di particolare, che la caratterizza.
Infine ho aggiunto qualche particolare personale.
Essendo un robot, ha sicuramente una manualità invidiabile, infatti le piace costruire le cose (e gran parte dell'arredamento della casa che divide con Ash è stato assemblato da lei). Era una cosa che faceva anche a casa, aiutando la mamma.
Ed ha un gusto per l'abbigliamento un po' naive, che si stacca decisamente dallo stile della zona in cui vive ora. è stata educata (programmata) ad essere gentile e cordiale con le persone e lo è con tutti, al primo impatto. ma non si farà remore a usare le maniere forti se la situazione verrà a richiederlo.
Al momento di decidere che legami intercorrono tra i pg, è saltato fuori che:
-il Dr. Toulouse è un antenato della creatrice di Viola, per quello hanno anche un cognome in comune e se la ritroverà alla porta a bussare in cerca di aiuto per tornare a casa;
-Ash è il suo coinquilino/amico, e pare accettare le sue stranezze senza battere ciglio così come lei fa con i comportamenti bizzarri del ragazzo;
-Kaelan è qualcuno con cui condividere le proprie conoscenze e imparare cose nuove, sarà un po' il suo HD esterno quando l'altro si dimenticherà le cose. (NO, non chiedetevi come faranno ad interfacciarsi..
)
e.. basta.
Non abbiamo fatto molto e con un giro solo di scene non posso sbilanciarmi oltre.