Autore Topic: L'incomprensibilità dell'ovvio  (Letto 1207 volte)

Mauro

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L'incomprensibilità dell'ovvio
« il: 2009-05-30 20:09:52 »
Da questo intervento: «Ho notato che stranamente se dici ad un giocatore "ok, hai del tempo per te, che scena vuoi fare?" lui sarà entusiasta di poter giocare ciò che vuole e lo interessa.
Di contro se gli offri la stessa opportunità, ma aggiungendo "...così rigeneri la Pool" l'effetto è radicalmente diverso ... viene percepito come l'obbligo (???) di fare una scena banale (???) tanto per recuperare qualche punto in attesa di poter fare davvero ciò che si vuole (???)».
È una cosa che ho notato anche io: giocatori che trovano difficile l'idea che, in Bliss Stage, la scena non sia sempre descritta dal master, e che ci ripensano quando gli fai notare che, semplicemente, "In quel momento il master è un altro giocatore"; oppure che il master possa cambiare (come se non avessero mai fatto master a rotazione); o che in Polaris si debba dire cosa accade senza poi un tiro che lo confermi o smentisca, mentre se fanno i master di D&D fanno simili affermazioni senza problemi.
C'è questa sorta di visione mistica di cose normalissime e conosciute, che solo per il fatto di essere in giochi non classici diventano astruse e incomprensibili; è capitato anche a voi?
« Ultima modifica: 2009-05-30 20:10:07 da Mauro »

Moreno Roncucci

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L'incomprensibilità dell'ovvio
« Risposta #1 il: 2009-05-30 21:15:43 »
Mah, è un insieme di cose anche molto diverse, e spesso le motivazioni sono perfettamente giustificate.  Un errore che noto in diversi sistemi fatti sull'onda dell'entusiasmo ma senza aver digerito molto bene certe tecniche sono momenti da "panico della pagina bianca" in cui dici a qualcuno "inventati qualcosa". Una situazione che porta a bloccarsi più che ad avere idee.

(e' una situazione che ho visto alcune volte per esempio nel play by forum di Levity, anche se lì è dovuta più al tipo di design e di obiettivi, il sistema di Levity mi sembra più creato per levarsi dalle scatole per non ostacolarti quando narri che per aiutarti a narrare, e in questo è agli antipodi delle idee forgite)

Nota invece come i giochi forgiti migliori non ti lascino MAI in questa situazione, usando metafore (AiPS), vere e proprie indicazioni tematiche e stilistiche (Spione) o tiri (CnV) associate ad indicazioni del sistema (tutti) per darti sempre un idea, uno spunto, un qualcosa su cui costruire.

Un altro caso, magari più vicino a quello che dice Hasimir, è il perdurare dell'idea che fare qualcosa per avere un vantaggio in gioco sia da "power player". Quindi, creare qualcosa così per crearlo, o quando sei in una situazione in cui non giochi per vincere (sei il GM) è OK, mentre invece se devi fare qualcosa che avvantaggia il tuo personaggio "giochi male". Per "guarire" devi entrare nell'ordine di idee che non si gioca per vincere, e che avvantaggiare il tuo personaggio è il tuo "lavoro" da fare così come il GM come "lavoro" lo svantaggerà, ma entrambi lo fate per la storia (e non, come magari sei abituato, tu giochi per vincere e il GM per la storia...)

Un altro caso, che sto vedendo sempre più spesso fra i nuovi giocatori di gdr indie, è l'idea che ci si debba lambiccare il cervello per tirar fuori qualcosa di strabiliante ogni volta. Così ci si blocca (e si bloccano gli altri) e si peggiora sensibilmente il gioco.  Al riguardo, ho già detto qualcosa QUI

Sono solo tre casi, di una casistica sconfinata. Bisognerebbe trattare ogni caso separatamente...
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

L'incomprensibilità dell'ovvio
« Risposta #2 il: 2009-05-30 21:57:20 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Un altro caso, magari più vicino a quello che dice Hasimir, è il perdurare dell'idea che fare qualcosa per avere un vantaggio in gioco sia da "power player"

Questa situazione l'ho vista anche io in Elar e in Memories of War.
La gente ha la convinzione di giocare "contro" il GM e neanche poi tanto... quindi si aspetta che qualcuno gli racconti la sfida su cui lui dovrà tirare i dadi. Poi dopo pochi conflitti la cosa va a posto, ma sulle prime, molti giocatori "veterani dei tradizionali" rimangono a bocca aperta.
Cosa che invece NON succede per niente con chi non ha nessuna esperienza di GdR, anzi... :)
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

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