Mi piacerebbe essere un ragazzo ribelle, violento, cresciuto in un Ramo tra i più "problematici", una "grande città". Padre alcolizzato, madre che tradiva. Classica famiglia piena di litigi, di urla e disperazione, anche se ereditieri di una piccola fortuna che li fa vivere agiati e consente al ragazzo di sprofondare nella biblioteca del nonno. Il ragazzo cresce portandosi dentro tutti gli ingredienti per imboccare una cattiva strada. Profondamente ateo, ribelle, intollerante verso la Fede. Solo nelle amicizie, filosofo a tempo perso si crea una filosofia di vita tutta sua, credendo solo nelle leggi della natura e non in quelle dell'uomo o di presunti "dei". Ma la sua vita va a rotoli in fretta: il suo modo di vivere dissoluto, ribelle e criminoso lo porta a gesti estremi, compreso l'omicidio, all'età di diciotto anni.
Ricercato legge e dal suo Ramo natio, pensa che il rifugio più sicuro in assoluto sia divenire un Convertito, entrare a far parte dei Cani sotto falso nome, quindi fugge a Bridal Falls per dichiararsi Convertito, inventandosi di venire da altrove. Quale nascondiglio migliore? Nessuno ne saprà mai più niente di lui, si farà una bella vita entrando a far parte dei Cani, gli basterà fingere di essere un tipo zelante, e non appena le acque si saranno calmate, se ne andrà via. Notato subito per la sua intelligenza, il ragazzo entra a far parte dei Cani due anni dopo la sua "conversione", in realtà una semplice commedia. In realtà egli non crede, è un impostore, uno che teme sempre, nei posti dove viene mandato, che qualcuno possa riconoscerlo, e tutto andare in fumo. Aspetta qualcosa, ma non sa neppure lui cosa, per partire ed andarsene. Forse, un profondo rimorso, che gli nasce ogni giorno di più mentre vede i suoi compagni Cani zelanti nel loro dovere. Forse, si sta davvero convertendo, piano piano...
...lo sapevo, le "poche righe" sono diventate uno wall... -.- scusate, deformazione professionale
