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PbF NCAS 1 - Venga il tuo Regno
giullina:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]Lotto per sistemarmi quantomeno seduto per terra, aggrappandomi a qualsiasi cosa.
--- Termina citazione ---
Puoi farlo e quindi narrarlo senza problemi, non sta a me dirti se riesci ad alzarti o no. Non ci sono conflitti nel fatto che tu ti alzi, e in NCAS non c'è task resolution :) Perciò la prossima volta aggiungi pure del tuo, questa volta proseguo io.
Stendendo le braccia lugno la piastra di metallo ti aggrappi a quelle che sembrano, al tatto, colonnine saldate alla piastra. Appena ti ritrovi seduto, voltato in direzione della voce, la luce ritorna nell'intero edificio. Davanti a te sta, in piedi, il Sergente Peckem, dritto come un fuso. Il modo in cui è arrotolata la manica destra, vuota, è inconfondibile. Lo sguardo è quello di sempre. "Allora, Soldato, non ci è rimasto molto tempo, pensi di rimanere lì a fissarmi ancora a lungo? Vuoi una foto autografata, ragazzina?"
La luce intermittente della cantina rivela il suo viso. E' lui. Ma è anche verde, con qualche chiazza bluastra. Abbassando lo sguardo vedi subito che è tutto dello stesso colore, sia la pelle che gli abiti, e che le colonnine fredde a cui ti eri appoggiato sono i polpacci del Sergente. Un po' più in giù, la piastra, saldata alle scarpe. Anche quelle verdi, fredde, in metallo. "La Libertà ti chiama, Marine! Sei pronto a difenderla?"
Matteo Suppo:
Gambe di metallo? Protesi? Ma è tutto così...
Eppure è lui, non ci sono dubbi. Ma che succede, sto impazzendo?
Non ci è rimasto molto tempo. Per fare che cosa? La libertà ti chiama. Sei pronto a difenderla?
Quale libertà?
Sono ancora seduto a guardarlo sbigottito, poi i ricordi dell'addestramento tornano a galla, e mi esce spontaneo un:
"Si-sissignore, signore"
Mi concentro su come tornare alla carrozzella, e dopo qualche minuto di tremenda fatica, col sergente che mi guarda senza muovere un dito per aiutarmi, riesco a riportarmi in sella.
Sto vedendo le stelle per lo sforzo, e sono comunque sempre in cantina. Come diamine uscirò da lì? Guardo il sergente, in attesa di ordini. Un soldato con le ruote e un sergente di metallo. Non può non colpirmi l'aspetto grottesco della situazione.
giullina:
Guardando i tuoi sforzi, il sergente rimane impassibile. "Bene Wesson, ora che ti sei ricomposto, ti richiamo ufficialmente al servizio attivo sotto il mio comando." L'enrome soldatino di piombo si sposta a salti verso una botola sul pavimento che non avevi mai visto. Quando si piega per aprirla le giunture si ammorbidiscono e cambiano di colore, come metallo fuso. "L'esercito del Re ti aspetta, per la liberazione dei due mondi." Anche il viso sembra scaldarsi e rimodellarsi in un sorriso che non gli avevi mai visto. "Sarà la più grande Guerra di tutte, Wesson! Entra con me in Mad City!"
Matteo Suppo:
Mad cosa?
Guardo il soldato incredulo. Devo aver sbattuto la testa troppo forte cadendo. Cosa diamine vuol dire che sono richiamato al servizio attivo? Sono in carrozzella cristo santo!
"Aspetta un attimo" dico, ma mi sto già avvicinando.
E poi chi diamine sarebbe questo re?
"Che cosa significa tutto questo?" Sbircio nella botola, sperando di non venire spinto di nuovo.
Ehy...
"Sei tu che mi hai spinto giù dalle scale prima??!!"
giullina:
--- Citazione ---"Sei tu che mi hai spinto giù dalle scale prima??!!"
--- Termina citazione ---
"E' forse la prima volta che ti spingo a terra per farti rialzare? Wesson, non vorrai farmi credere che la mina ti ha fritto il cervello oltre che le gambe!" Il sergente rimane immobile accanto alla botola, aspettando che ti entri. "Stai forse discutendo un ordine del tuo Sergente?"
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