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[MH] Hell, Norvegia
Francesca Da Sacco:
Quest'ultima sessione di MH Hell, Norvegia è stata davvero una bella sorpresa.
Già la scorsa sessione e mezzo erano state buone, hanno dato spunti interessanti, ma ieri sera o eravamo in stato di grazia o abbiamo cominciato a sviluppare tutti gli elementi che avevamo buttato nel calderone ^^ Spero sia quest'ultima, a dire il vero.
Abbiamo ripreso dopo un paio di settimane che non giocavamo e con una Selkie in meno per impegni di Renato, ammetto che mi sentivo abbastanza freddina, colpa anche dei problemi al pc, più o meno sistemati 2 secondi prima di andare in hang out, così sono partita con una sfilza di domande, per riscaldare animi e ricordi.
Ragnar, cosa pensi di
Olaf (Png): Siamo molto amici, è maturo e con lui mi sento sicuro, al contrario di mio fratello Gunnar, per cui provo affetto ma che non considero maturo.
SIRI (PG di Daniele): sono diffidente ma curioso, è davvero disinibita, più di me e questo mi infastidisce. Ha odore di pericolo.
ELISABETH (PG di Michela): Mi sembra poco interessante, non la vedo quasi, ha un odore strano, artificiale.
Siri, cosa pensi di:
RAGNAR: è sempre stato inutile, ma l'altra sera mi ha eccitata, mi sono sentita dominata, può farmi male, è selvaggio e incontrollabile.
Harald (PnG): Un bravo ragazzo attirato in una ragnatela, ma lo sto usando, non voglio relazioni, niente legami sentimentali.
ELISABETH: mi è simpatica, forse posso provare affetto per lei, la vedo come una sorella minore, la vorrei portare nel mio mondo ma invidio la sua purezza.
Elisabeth, che pensi di:
SIRI: è il mio punto d'arrivo, voglio la sua ammirazione e il suo affetto. Sono già entrata nel suo gruppo, ma voglio catalizzare la sua attenzione, tutta per me.
RAGNAR: forse ha notato qualcosa di me che non voglio mostrare. Lui mi incuriosisce, vorrei conoscerlo meglio.
ANJA (PnG) Non credo sia adatta a Ragnar. E mi piace di più che Ragnar sia interessato a Siri, ma l'aiuterò come promesso.
Guardo le risposte che mi sono appuntata su un foglio (che perderò domani ^^), la mente vaga un attimo, poi mi rendo conto che sembrano tutti abbastanza tranquilli. E un certo PnG non è ancora comparso, così comincio con quello.
Siri, rientri a casa, che ore sono? Circa le 2 mezza, tre.
Vedi che, seduto sulla poltrona, tuo padre ti aspetta.
Siri si mette subito in allarme, Fenna mi dice che di solito quando il padre fa così è perché poi la va a trovare nella sua stanza. Ed è parecchio che non succede più, da quando lui l'ha fatta abortire.
Lei va in stanza, ma sente i passi che salgono le scale. Quando fa per chiudere la porta, si accorge che la chiave non c'è più. Poi la maniglia gira e compare Lui. C'è però qualcosa di diverso in Siri, adesso, decide di non essere più una vittima indifesa, ma di reagire e reagisce come sa. Lo Eccita (con uno dei tanti ottimi tiri del Fenna). Lui la assale, la riempie di sberle (ma le lascerà solo un lieve livido sullo zigomo, perché sa dove colpire) e ci va a letto, facendo così scattare la mossa sessuale della Queen. Il padre pedofilo diventa "Uno di Loro" e Siri (appena acquisita la mossa Flusso Costante) riesce a captare le sue emozioni. Odio per lei, perché non è stata una vittima passiva, questa volta, ma lo ha sedotto, disgusto per sè perché è caduto nella sua trappola.
La situazione tra Siri ed il padre si è evoluta ed è cambiata.
Dopo questa scena d'apertura, parecchio densa, mi sembra che ci siamo scaldati per bene.
Una delle scene che mi son piaciute di più, a parte questa iniziale, è stato l'incontro prima di Siri e poi di Elisabeth con Gunnar, il fratellone di Ragnar... nell'Abisso.
La sessione scorsa Siri ha cercato qualcosa su Ragnar nell'Abisso e ha incontrato una presenza/voce che l'ha terrorizzata ma anche incuriosita, così questa volta è andata nella foresta a cercare questa Voce prepotente e ferale.
Un altro Sguardo nell'Abisso l'ha portata ad incontrare un lupo, grosso, scuro, dal pelo invernale e lo sguardo beffardo. Lei gli ha sparato un Eccitare e lui le si è strusciato addosso e le ha morsicato una mano, prima di sparire (successo parziale su Eccitare: le promette qualcosa che pensa lei voglia, cioè di rivedersi).
Lei si guarda la mano, che di fatto non ha nulla, intontita dalla forza dell'esperienza.
Elisabeth non riesce a capire, si sente lasciata fuori da quella esperienza, così decide di guardare anche lei nell'Abisso, ma fallisce. Entra in un abisso, più disturbante del solito, si guarda intorno in una foresta piena di occhi nascosti che la fissano, lei corre e va quasi a sbattere contro un uomo nudo, biondo, con occhi strani, che sembra divertito a vedere quella ragazzina indifesa nel suo regno.
Si tratta, rivelo, di Gunnar, il fratello di Ragnar, il quale marchia Elisabeth con un morso sulla spalla (Mossa dura Annuncia brutte cose a venire: perché l'ha marchiata e a cosa condurrà tutto ciò mi sembrano delle belle brutte cose, che vanno ad incastrarsi su alcuni piani che avevo per Gunnar e con nuove idee).
Un'altra scena che mi ha colpito è stata quella tra Ragnar e Olaf.
Olaf è un png dolce, calmo, in netta contrapposizione a Ragnar. Dopo un po' di battibecchi, Olaf bacia Ragnar. Un bacio sulle labbra, che però fa scattare una rabbia furibonda in Ragnar. Davide lancia un Manipolare sul PnG per fargli accettare con le buone il rapporto (non lo vuole Eccitare, quindi Manipolare mi è sembrata adatta e fredda come scelta). Davide tira uno dei pochissimi suoi successi pieni della serata e io spendo la stringa che Olaf ha su Ragnar per abbassarlo a 9. Olaf mette Ragnar davanti ad una decisione: se mi vuoi, mi devi sottomettere con la forza, sennò non esiste che mi sottometto volontariamente.
E Ragnar lo fa. Lo riempie talmente di botte che alla fine Olaf non ha più forza di reagire, e poi lo lascia sulla neve, mezzo morto, in un tardo pomeriggio già nero come la notte (siamo in Norvegia a ottobre inoltrato!).
In questa scena ho deciso di rischiare il PnG (che tra l'altro mi piace molto). Non avevo certezze di come avrebbe reagito Ragnar, non fino in fondo, ma visti i dubbi sulla sua sessualità, molto strozzati, ho voluto metterlo alle strette e fargli prendere delle decisioni.
Il fatto che sia tornato e abbia aiutato il povero Olaf mi ha confortato, anche se ha aperto ulteriori e più pesanti contrasti col fratello.
Il resto lo ha raccontato Michela e poi spero che Daniele e Davide dicano la loro :)
Da parte mia mi meraviglio della sintonia in cui siamo entrati, andando, di comune accordo, a sviluppare temi difficili. La pedofilia è un tema che ho molto a cuore e che credo in un MH stia benissimo, poi è ovvio che di per sé è molto pesante e non tutti potrebbero volerlo affrontare.
Davide Falzani:
Allora, serata assolutamente incredibile, devo dire che spegnere il cervello è stata davvero dura!
È ovvio che per far sì che queste serate si "manifestino" ci sia bisogno di una sintonia tra i giocatori molto elevata e devo dire che, a posteriori, probabilmente la prima scena, quella di Siri che viene stuprata per l'ennesima volta dal padre, davvero forte e dannatamente intensa, mi ha praticamente calato in una realtà talmente drammatica che quello che ho fatto dopo è stata solamente una logica conseguenza.
Ragnar si è stampato nella mia immaginazione in maniera vivida, quasi eccessiva, che a un certo punto mi mancavano letteralmente le parole, ho dovuto interrompere un attimo la scena per spiegare in maniera dettagliata i suoi sentimenti, il suo profondo odio nei confronti del sesso, la profonda delusione che gli ha causato Olaf, una persona che credeva suo amico, matura e di grandi principi, che invece si è rivelato essere l'ennesimo mostro che voleva il suo corpo. Dopo averlo ridotto in fin di vita, dopo averlo abbandonato morente sotto un albero, completamente nudo, Ragnar ha cominciato a sentire i "morsi" del senso di colpa e così è tornato dietro, lo ha soccorso e lo ha portato a casa sua del tutto cosciente del fatto che quando suo fratello si fosse accorto della cosa, per lui sarebbe stato un brutto momento. L'ultima scena, quando il fratello lo ferisce gravemente e lo insulta, ho sentito forte l'impulso di ribellarmi ma poi, Ragnar, ha deciso che poteva sopportarlo, che forse era giusto e che comunque doveva rispetto al suo fratello come capobranco, una delle poche certezze che gli sono rimaste.
Voglio segnalare anche la riflessione di Daniele a partita conclusa: noi stiamo interpretando dei mostri ma con il cuore umano mentre tutto quello che ci circonda è decisamente "più mostruoso" di quello che siamo noi!
Ho ancora i brividi…
Daniele "fenna" Fenaroli:
Ho già scritto su G+ che è stata una sessione fantastica.
Lo ribadisco.
Ho un paio di "precisazioni", in realtà sono il punto di vista mio e di Siri in merito ad alcune cose.
Siri ha una paura fottuta del padre lui è il mostro, lui è in controllo su di lei, lui è la causa per cui ogni sua relazione, ogni suo gesto è vuoto e vuotato da ogni sentimento.
Siri si sfascia di alcool, di droga e di sesso, ma dentro di se è vuota, anche la musica non le da niente, sa di essere brava, magnetica e sa come usare esercitare il suo potere, ma tutto questo non conta molto.
Sulla scena dello stupro ha già detto tutto Francesca, aggiungo solo la parte tecnica e qualche dettaglio.
Il mostro gode della sofferenza e del controllo sulla figlia, gode del fatto di controllarla e questo non fa altro che aumentare il suo senso di colpa e frustrazione, questo ora Siri lo sa, lo sente, come se le pulsioni del padre le sfiorassero la pelle. Però qualcosa è cambiato, lei ha il controllo, così le esce una risata e un "è tutto qui quello che sai fare". (Gelare, usando la stringa appena conquistata). Lei vuole umiliarlo, vuole che lui perda il suo potere su di lei, lo vuole vedere impotente. Lui sente qualcosa, qualcosa di forte e di disgustoso, così gli si ammoscia. Letteralmente.
Lascia la camera insoddisfatto e infastidito, mentre Siri ancora ride di lui. Siri sa che ritornerà però e questo le fa ancora maledettamente paura.
Siri e Elisabeth vanno nel bosco, lei guarda nell'abisso, per la prima volta sente qualcosa, qualcosa di oscuro, qualcosa che le fa paura, ma la affascina, una paura differente da quella del padre, qualcosa di animale, qualcosa che ha già sentito in Ragnar, ma di diverso, più forte e potente.
L'abisso di Siri è il posto dove, fin da piccola, si rifugia quando il padre la va "a trovare", un posto lontano, nei boschi, dove il tempo e lo spazio sono sfalsati, dove può sentire il rumore dei fiocchi di neve che cadono, dove il profumo degli aghi di pino è penetrante, un luogo lontano dal Mostro.
Quando ritorna dall'abisso, vede se stessa, vede i suoi lividi, vede come si è ridotta.
Sa che quella di fronte a lei è Elisabeth, lo sente come ha sentito i desideri del padre la sera prima.
Così si guarda allo specchio e non vorrebbe essere così, si sente vuota fuori e dentro e sente che l'unica cosa che le rimane sono le lacrime.
Quando Elisabeth riprende la sua forma comune non resta niente altro che abbracciare l'amica; Siri non ha mia avuto niente di così intimo come un amica: nessuno poteva sapere, nessuno poteva veramente guardare il vuoto che era dentro di lei, sennò il mostro glielo avrebbe fatta pagare. Lei lo sapeva. Così reagisce in automatico, come ha sempre fatto con tutti: bacia l'amica, la eccita (tiro riuscito pure qui), ma poco prima di fare sesso, un attimo prima che le cose si facessero fisiche veramente e Elisabeth rientrasse nel grande agglomerato di gente inutile e che la circonda, Siri si ferma, la abbraccia e basta.
Per la prima volta crea un legame.
Le cose, poi, si fanno pensanti.
Tutte e due, dopo il bosco, dopo aver guardato nell'abisso e essersi scontrate con l'essere ferino che stava li fuori, sono sfinite, Siri invita Elisabeth in casa. Il mostro è li. Il mostro è li e sta guardando Elisabeth. Siri ha paura, ma vuole capire, così guarda nella mente di suo padre e si terrorizza... il bastardo la vuole, vuole rubarle l'unica scintilla di umanità che le rimane. La desidera così visceralmente che i suoi pensieri scottano. Figlio di puttana.
Le due vanno in camera e il padre va da loro.
La scena si fa tesa perché, pensando che Siri stesse facendo la parte della classica adolescente Elisabet si trasforma ancora una volta in lei. Per la prima volta Elisabet capisce che c'è qualcosa che non va, vede il terrore sul volto di Siri, capisce che c'è qualcosa che non va. Siri ha una paura fottuta ed è preoccupata per lei.
Siri riesce in qualche modo a far andare via il padre, riesce ad allontanare il mostro da lei, ma sa che la partita è solo rinviata.
Elisabet a questo punto vuole sapere, così, di fronte alle vaghe scuse di Siri, la gela, vuole sapere. Siri non riesce a dirle la verità, almeno non completamente, ma Elisabet a quel punto capisce, che fra Siri e suo padre c'è qualcosa di strano, qualcosa che spaventa l'amica fino al midollo, qualcosa di ignobile.
[Micro rant. 1.0]
Io queste cose le facevo con AD&D... si si.
[Micro rant. 1.1]
L'epic metal NO!
Renato Salzano:
Ed eccomi, il giocatore mancante (e "impegni" vuol dire che ho fatto io un'errore e ho fatto sovrapporre le due sessioni di MH che gioco - Summerland e Hell appunto... potete insultarmi ora). E mi spiace del casino che ho combinato, che mi pare essere stata una buona sessione molto intensa.
Mi piace molto che si siano delineati bene i PG, in particolare come desideri e paure. E' una delle cose che poi fa scorrere bene MH da quel poco di esperienza che ho fatto, quindi brava alla Francesca per esserci riuscita.
Ho letto tutto, e credo che anche qui finirò più come il PG più "isolato" rispetto agli altri PG (ma magari no, vediamo). Sarà anche la mia tendenza a giocare più PG "normali" (e pucciosi) che pesantemente drammatici (ma va bene, in fondo poi le mie scene faranno da "respiro" come accaduto a Summerland).
Bjørk è già abbastanza delineata nella mia testa, e sono sicuro che Francesca con le giuste domande (anche se ho messo in mezzo temi più "sottili" di quelli di Siri e Ragnar) riuscirà anche qui a far emergere i desideri e paure di Bjørk (che ho già in parte delineato su questo thread).
E ora attendo con piacere il momento in cui mi infilerò in gioco in una situazione che si è fatta bella calda e intensa :)
Davide Falzani:
Ieri sera nuovo appuntamento settimanale della campagna, vediamo cosa ha combinato il nostro lupo mannaro preferito:
La prima scena della serata è stata tutta di Ragnar, visto come era stato lasciato nelle grinfie del suo fratellone che sembrava voler abusare di lui. Gunnar in realtà voleva soltanto metterlo alla prova e quando Ragnar, per l'ennesima volta nella sua vita, stava per sottomettersi al capriccio sessuale di un'altra persona, lui gli ha sferrato un potente calcio e ha ulteriormente aperto la ferita sulla testa del fratellino. Poi, infuriato, è corso in camera da letto e ha trascinato con le cattive Olaf fino al soggiorno. A questo punto intima a suo fratello di ucciderlo lì, davanti a lui, dopodiché avrebbero lasciato quella città per sempre.
Mi vedo costretto a tirare per manipolare Gunnar e ottengo un successo intermedio: gli faccio notare che se facevo davvero quello che lui voleva, sarebbe finita che ci avrebbero braccato e ucciso proprio come i nostri genitori e gli ho chiesto il permesso di portare via Olaf. Lui in tutta risposta mi dice che se voglio portarlo via devo prima batterlo in combattimento: ovviamente accetto, senza lasciar trasparire nessuna emozione come se semplicemente fosse qualcosa di inevitabile. A questo punto utilizzo la mia mossa "sensi acuiti" e scopro che il punto debole di mio fratello è il ginocchio. Altro successo intermedio, lo carico di testa e con il mio cranio gli frantumo il ginocchio, finendo però anche di aprire la mia ferita sulla fronte. Gunnar si fa aiutare e lo trascino fino in cucina dove lo appoggio sopra una sedia, corro a cambiarmi d'abito, imbraccio il mio martoriato amico e vado via.
Fa davvero molto freddo, Olaf è un peso morto e io sono gravemente ferito così dopo un po' sono costretto a riposarmi sul ciglio della strada: Olaf comincia a chiedere scusa per quello che è successo e io di getto lo bacio, un bacio molto lungo e appassionato che si chiude con questa frase"questo è amore?". Dopo un po' ci mettiamo in marcia e fortunatamente passano con la loro automobile Elizabeth e Bjork che ci soccorrono e ci caricano sulla macchina. Io evito di parlare dell'accaduto sviando le domande ma mi infurio quando vedo Bjork sdraiarsi sopra il mio uomo (eh, a questo punto è mio!) anche se lei poverina voleva semplicemente curarlo e riscaldarlo, visto che era chiaramente in ipotermia. Fortunatamente Elizabeth riporta la calma e ci offre riparo per la notte nella sua casa: mentre sto mettendo Olaf a letto, scopre del tutto casualmente il segreto che si cela dietro la vera natura di Bjork. Capisco che siamo molto simili, che siamo due animali travestiti da umani, annuso la sua paura ma faccio comunque finta di niente perché non voglio metterla in difficoltà e soprattutto perché non mi interessa cosa quello strano essere possa volere (pare sia un uomo...)
Prima di chiudere mi siedo su una sedia, stringo le mie mani attorno alla mia testa pulsante di dolore e pongo quest'ultima domanda: cosa diavolo è l'amore?
Serata abbastanza tranquilla, di preparazione per eventi ben più movimentati e tragici ma comunque decisamente piacevole.
Lascio la parola ai miei colleghi per completare l'AP
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