Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Manuale di Sopravvivenza
Matteo Suppo:
Se ti dà fastidio non farlo. Conta come essere imbarazzati. Diciamo che se non ti fa dire 'ok mi piace' allora non serve.
Abbracciare aumenta la fiducia negli altri, ma ci son tanti modi per farlo. Ho parlato anche di una cena o un aperitivo, per esempio.
Giorgia:
E' vero che l'abbraccio aumenta la fiducia negli altri, ma senza motivo e tra persone non in confidenza lo troverei inopportuno e poco naturale poi certo ad ognuno il suo...
Domanda: mi sembra che tu dia molta importanza alla componente di vicinanza fisica, ma via hangout come compensi?
Matteo Suppo:
Via hangout compensiamo parlando molto della giocata in seguito. Non è un caso se dopo ogni partita a Cuori di Mostro ci son pagine e pagine di resoconti della giocata.
Tu invece come fai?
Giorgia:
Dato che spesso gioco con amici sento meno il bisogno di "rassicurazioni" ovvero sentendomi a mio agio con il gruppo posso espormi senza troppi problemi.
Le volte in cui ho giocato in un gruppo quasi totolamente nuovo mi ha aiutato molto sentire intorno un'atmosfera rilassata.
Credo che non riuscirei facilmente a giocare senza freni in un gruppo totalmente nuovo.
--- EDIT ---
Ho ampliato la mia risposta che era un po' telegrafica.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Matteo Suppo - 2012-12-08 15:49:17 ---Nono, commenta pure, sennò lo ficcavo in Segnalazioni
--- Termina citazione ---
Ecco il mio commento ripreso da G+ e corretto.
A me è successo un milione di volte, o forse due (e parlo del "farsi male emotivamente, e non in senso buono/catartico").
Giusto pochi giorni da parlavo con Manuela di queste "best practices" che elenchi anche tu, ed in particolare di quando non avere remore a far fare ai tuoi personaggi quello che ritieni opportuno cozza con supporta gli altri nel loro gioco.
Nel mio "gruppo storico", anche molto, molto prima che qualcuno ci chiamasse "clan", si giocava "sui sentimenti" (e puoi capire perché abbiamo avuto una detonazione pesante al mio "GM Burnout" mentre parpuziavamo).
Giocando ognuno "quello che mi piace", in giochi che parlano di sentimenti, non è difficile che si formino delle coppie di personaggi (PG-PG, PG-PnG - nei giochi in cui la distinzione ha senso, certo, ma ci siamo capiti).
Ora, questi personaggi tenderanno, visto il tema del gioco e visto il princìpio suddetto, a "giocare tra loro".
Se il gioco fa sì che i personaggi coinvolti siano...
a) considerati "di proprietà" di un solo giocatore (es.: "il mio PG", "il mio PnG")
b) giocati sul medio-lungo periodo
...non è difficile che i giocatori di questi personaggi inizino ad ignorare il princìpio supporta gli altri: i giocatori si auto-giustificano con il primo principìo, giocando quello che gli pare, la loro storia d'amore virtuale.
L'ho visto succedere dentro e fuori parpuzio, con novellini e giocatori esperti, l'ho fatto io stesso (sotto giuramento mentirò negando tutto, ovviamente) e ho visto quanto è una rottura di [OMISSIS] quando lo fa qualcun altro e quanto viene voglia di dire "uhè, piccioncini, esiste anche il resto del gruppo di personaggi e del gruppo di giocatori, sapete?"
Nel mio caso specifico l'idea era "non mi date rispetto come GM, ve ne [fregate] della storia che sapetequantocihomessoaprepararla, mi sento autorizzato a giocare per divertirmi io e voi fate quel che vi pare, tanto lo fate lo stesso".
Indovinate un po' quanto è finita bene... >_<
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