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Cold Soldier - Sin "Cold" City

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Tri@de:
La guardia non si accorge di nulla.
Il prototipo arriva alle sue spalle e con un colpo gli recide la gola. Stramazza al suolo e spara qualche colpo
per morire pochi secondi dopo.
Guarda il corpo della guardia e poi si dirige verso l'entrata della casa.
Sfonda la porta e si dirige verso le scale. Una donna che era nella cucina, ranicchiata sotto il tavolo
lo vede e comincia a strillare.
Lui la guarda e poi riprende a salire la scalinata. Al piano di sopra si sentono dei passi che si avvininano.
Dopo pochi secondi incomincia un frastuono di colpi che vanno a segno sul prototipo, ma lui non si ferma.
Alla fine della scala una guardia sta scaricando tutto il caricatore verso di lui.
La sua faccia è un misto di incredulità e orrore quando vede che il corpo continua ad andare verso di lui.
Il prototipo prende il mitra per la canna e lo alza verso l'alto, mentre con l'altra mano trafigge in pieno
petto l'uomo.
Da dietro continuano i colpi. Il prototipo si volta e in quel momento anche all'altra guardia finiscono i colpi.
Preso dalla paura l'uomo si getta dal balcone.
La donna al piano di sopra continua a gridare.
Ora il non morto si dirige nella stanza della bambina. Il letto è vuoto. Si ferma.
Il oltre al grido si sente un respiro veloce. Si china e guarda sotto il letto.
La bambina è ranicchiata li sotto.
Si rialza. alza una lama e la punta sopra il materasso, proprio dove sotto c'è la bambina.
La donna di sotto ha smesso di urlare. La bambina ora ha smesso di respirare.
Lentamente, col sangue, scrive il messaggio che Aaron voleva, poi scende le scale ed esce dalla casa. Ora è tutto silenzio.
Il corpo si dirige verso il quartier generale.Lentamente. Nell'ombra.

Il maggiordomo scosta le tende, apre la finestra e posa il giornale sul comodino.
"Buongiorno signor Reed"
Aaron si tira su dal letto e prende subito il giornale.
"Spero che sia una bella giornata, signore."
Mantre il maggiordomo parlava scrutò la prima pagina.
La testata diceva "Giovane figlia di Josh Bokinsky uccisa da ignoti."
"Si.. la giornata comincia splendidamente..." sorrise.

Tri@de:
Aaron scende al livello 3.
Lo sguardo tradisce l'impeto di ira  che lo attraversa.
Un gruppo di scienziati stanno armaggiando sul prototipo.
Aaron sbatte una busta sul tavolino in alluminio "Non doveva andare cosi Doug!"
incomincia a gridare.
Quello che sembra il dirigente degli scienziati gli si avvicina "Cosa Signor Reed?"

Aaron riprende in mano la busta e gliela sventola davanti alla faccia poi la ributta sul tavolo. Il gesto fa fuoriuscire delle foto sul tavolo.
Doug prende le foto e rimane shoccato: ritragono il prototipo che esce dalla casa di Bokinsky e arrivano al quartier generale.
"Ma...Ma..." Doug aveva la gola secca.

"Pensavo fosse implicito che doveva sbarazzarsi di eventuali guardoni!" Sbuffò un soffio di fumo nella stanza.
Un camice bianco si voltò "Qui non si può fumare..."
Aaron lo guarda con la coda dell'occhio poi torna a parlare "Mi vogliono ricattare. Dobbiamo rimettere in opera il prototipo."
"Certo! L'obiettivo?"
"Un giornalista. Giulian Anderson. Vuole fare soldi extra su di me. Io voglio che non ne rimanga nulla."
Doug prende appunti.
"Deve ucciderlo nella sede del giornale. Lo sto facendo seguire da un po di tempo. E' uno di quelli che si ferma dopo l'orario di lavoro, 5 giorni di 7. Si trattiene per due o tre ore, solitamente. Le foto sono li dentro. Deve far sparire tutti di documenti e il pc. Dovrebbe essere un lavoro tranquillo."
"Ma perche il prototipo? Non era meglio una bomba a casa? A lavoro? Un sicario?".
"Tendo a non fidarmi molto delle persone che possono parlare. Quindi nessun sicario...vivo. Per la bomba, far arrivare dell'esplosivo qui costa parecchio. Per non parlare del casino mediatico che succederebbe dopo. Immagini un attentato ad un giornale? Talebani, terroristi, stretta della polizia ad ogni angolo. Troppi contro. Usa il prototipo..."
Aaron si avvicina alla faccia di Doug, quasi a toccare col sigaro la guancia dell'uomo: "...e vediamo di non farlo vedere troppo in giro"
"Certo signor Reed" Balbetta Doug.
Aaron si volta verso l'uscita e passa vicino all'uomo che prima aveva parlato:
"Ah...Doug! Licenzia questo imbecille"

Giorgia:
E' di nuovo calata la notte e per la seconda volta la figura inquietante del non morto percorre le strade desolate della città, indossa un lungo soprabito ed entra indisturbato nella redazione di uno dei piccoli quotidiani locali.
Ci sono poche scrivanie, tutte ingombre e la vittima è come al solito solo, non alza nemmeno lo sguardo dal monitor all'ingresso della figura.

Tri@de:
"Sono io Jona! Devo finire un paio di cosette e me ne vado..." il battere dei tasti non si ferma un momento.
Il prototipo avanza verso l'uomo.
Il ticchettio continua.
"Jona, oggi sei silenzioso. Problemi con la ragazza?"
Ora la battuta dei tasti rallentava sensibilemente.
"Jona! Che hai?"


--- Codice: ---Pescata dell'MC
fiori 10
fiori 8
picche 4

Pescata del soldato
fiori 5

--- Termina codice ---

Tri@de:
Giulian si volta e vede il non morto a tre passi da lui. Con gli occhi sgranati urla e incespica facendo cadere una sedia.
Continua ad indietreggiare cercando di riprendere la posizione eretta ma inciampa e cade rovinosamente su un classificatore facendolo cadere a sua volta.
Il tonfo della lamiera è assordante.
"Aiuto! AIUTOOOO!"
Il prototipo cerca lentamente di districarsi dal casino creato da Giulian per fuggire.
Delle luci di torce arrivano dal corridoio principale. Passi veloci suonano sempre più nitidi.
Un signore sulla sessantina, brandiva uno scopettone come se fosse una mazza da baseball.
"Chi è lei?!" gridò il signore accendendo le luci della stanza.
"Fermati! Chi sei?!" ripetè piu forte.
La voce di Giulian arrivava alla guardia che non riusciva a vederlo "è morto Jona! E' MORTO!"

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