Ultimamente sento parlare un sacco di "bravura" di giocatori e master.
Chi è "bravo" per meOra, io non credo che i giocatori siano tutti uguali. A me risulta chiaro che con alcune persone faccio carte false per giocarci, mentre di altre vivo benissimo senza.
Le qualità che per quanto mi riguarda rendono ambito un compagno di gioco sono tante. Però, almeno per me, sono molto diverse da quelle che vengono comunemente tenute in considerazione nei giochi tradizionali.
La cosa che io cerco sopra ogni altra nei miei compagni di gioco è una qualità che non necessariamente deriva dall'esperienza.
La si può possedere senza avere mai giocato in vita propria, come si può arrivare a conquistarla facendo un lavoro su se stessi o si può finire col perderla, giocando a lungo, quando vedi premiati altri tipi di comportamenti.
Questa qualità che cerco con tanta ostinazione potremmo forse chiamarla spontaneità.
E' quella che ti fa contribuire al gioco nel modo più sincero, senza preoccuparti troppo di dire la cosa più originale o spettacolare o sorprendente, ma semplicemente quella che senti più autentica e importante per te in quel momento. E' quella che ti fa dire certe parole al tavolo perché sono la cosa giusta in quel momento, anche se magari non ti fanno apparire più cool e finiranno col mettere a nudo una parte di te che non mostri tutti i giorni. E' quella che ti fa accettare di esporti al giudizio dei tuoi compagni di gioco pur di contribuire all'attività che state facendo insieme nel modo più sentito possibile.
Naturalmente ci sono tantissime altre qualità che sono desiderabili in un compagno di gioco: la capacità d'ascolto e la sensibilità verso gli altri, l'inventiva, la capacità di esprimersi, ecc. Ma per me, capacità di ascolto a parte, la sincerità di cui parlo sopra batte tutte le altre a mani basse.
Come giocano quelli "bravi" per mePer questo quando gioco a l'Amore al tempo della Guerra con Mario preferisco mille volte sentirlo esitare cercando le parole prima di iniziare la sua "lettera" sentita e partecipe piuttosto che avere un Lui che parte subito a comporre un testo formalmente perfetto. Quelle pause sono musica per me, perché mi trasmettono tutta la sua emozione.
E ben volentieri lascio qualche istante a Paolo che fa Guerra prima di iniziare a frammare la sua scena. E so che forse non sarà la più spettacolare del mondo ma quello che ci metterà dentro sarà qualcosa che lui trova veramente orribile della guerra, non qualcosa che ci ha messo per stupire gli altri giocatori con la sua incredibile originalità. E di certo colpirà di più anche me per questo motivo.
La campagna di Cuori di Mostro appena finita che anche Matteo nomina è stata così bella anche perché siamo stati tutti molto aperti e sinceri nel modo in cui abbiamo giocato. Sono convinta che lo straordinario affiatamento che ne è venuto fuori sia proprio figlio di questa cosa, perché questa disponibilità nei tuoi compagni di gioco si percepisce.(*)
Giocatori di tradizionali alle prese coi bomboloniAllo stesso modo mi è capitato di giocare bomboloni con persone riconosciute come Bravi Giocatori o Bravi Master in ambienti più tradizionali e restare delusa. Certo, erano "bravi" a loro modo, ossia sapevano tenere la scena, si esprimevano bene, sapevano sempre cosa inventarsi. Però era come se anche loro stessi si guardassero da fuori. Non mettevano se stessi in quello che facevano, non si esponevano, stavano dando spettacolo, recitavano un copione (magari ben scritto).
Queste giocate mi hanno lasciata fredda e indifferente, con la speranza che finissero presto, eppure, a loro modo, per il loro ambiente, queste persone sono considerate "brave" e magari ricercate come compagni di gioco.
E una bombolonara come me?Di contro io lo so benissimo che il gioco tradizionale non fa per me. Se mi mettete a fare il master potete mungermi le ginocchia da quanto mi diverto, le schede complesse mi mettono l'ansia e ricordarmi tutte le regolette mi fa dormire (sì, lo so, sono uno stereotipo vivente del mio sesso. Esticazzi U.U), ma soprattutto avere tutti i miei contributi filtrati da qualcun'altro mi provoca l'idrofobia.
E nemmeno con tutti i bomboloni sono un fenomeno, eh! Innanzitutto non mi piacciono tutti allo stesso modo e, a parte questo, in alcuni mi accorgo benissimo da sola che i mei contributi sono nettamente meglio che in altri.
La morale della favolaCosa voglio dire con tutto questo? Che se io sono un delfino, cosa me ne frega a me che un'aquila mi dica che lei è tanto più brava a volare? A me interessa nuotare veloce coi miei simili delfini e quell'aquila in acqua con noi annasperebbe e basta.
A me interessa giocare con la gente che mi da gusto, e so esattamente chi sono queste persone, quindi a ognuno il suo e poche pippe, in serenità.
Ma soprattutto mi fotte sega di chi considera qualcun'altro bravo finchè i giocatori che preferisco hanno voglia di giocare con me ^_^
(*)
Ah, e per tirare una volta di più acqua al mio mulino (kill the Group!!!), voglio sottolineare che tutte queste persone con cui ho fatto giocate entusiasmanti non fanno parte del mio "gruppo". Io non ho un "gruppo fisso", solitamente gioco con questo o quello di un'ampia cerchia di persone (parliamo di numeri a due cifre) a cui ogni tanto si aggiunge qualcuno di nuovo che conosco alle demo o alle con. Questo per dire ancora una volta che basta volere davvero giocare a quel gioco con quelle persone e farlo con integrità e si possono avere partite eccezionali anche in una o due sessioni e anche con persone con cui giochi 10 sere all'anno. Che si sappia
