Autore Topic: Bravura e Divertimento  (Letto 12074 volte)

Matteo Suppo

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Bravura e Divertimento
« il: 2012-11-29 16:35:55 »
Tesi: essere bravo non ti garantisce di giocare con frutto a nessun gioco.

Abilità ed essere bravi
Giocare di ruolo richiede delle abilità:

  • Memoria
  • Capacità di accettare gli input
  • Capacità di elaborare strategie
  • Capacità di recitare
  • Bla Bla Bla (sono tante)

Non tutti i giochi richiedono le stesse abilità: giocare al Gusto del Delitto o a Un Penny per i Miei pensieri non richiedono capacità di elaborare strategie, e dungeons and dragons e il Mondo dell'Apocalisse richiedono un minimo di memoria per via di tutte quelle paroline scritte.

Poiché ognuno di noi possiede abilità differenti, ci saranno giochi in cui è più bravo e giochi in cui è meno bravo. Mi dicono per esempio che son bravo a Cuori di Mostro, ma posso garantirvi che ad Avventure in Prima Serata faccio cagare.

Quindi per dire... se uno è bravo a Dungeons&Dragons 3.5 o bravo a Cuori di Mostro non è automaticamente Bravo. Nessuno può essere Bravo con la B maiuscola, che è poi il motivo per cui fa sorridere chi afferma di esserlo.

La fregatura

Che hanno in comune Dungeons&Dragons, Cuori di Mostro, Bacchanalia, Penny e Ultimo viene il Coyote, ma anche Monopoli, Risiko, Dixit? Si giocano con altre persone.

Mi è successo di fare partite noiose a qualsiasi gioco: Dungeons&Dragons, Il Mondo dell'Apocalisse, Risiko.
Mi è successo di fare partite noiose anche in giochi in cui sono bravo, tipo Il Mondo dell'Apocalisse.

Questo perché il divertimento non arriva (solo) dalla propria bravura. Se sono bravissimo a Risiko ma gli altri giocano a scazzo non mi diverto. Se gioco a Dungeons&Dragons, e io sono il Master, e io sono bravo, e faccio reagire i PNG, e faccio cattivi memorabili, e faccio pericoli interessanti, ma i tiri vengono fuori di merda, non mi diverto*. Se gioco al Mondo dell'Apocalisse ma gli altri non giocano con passione il loro personaggio non mi diverto.

Le cause del Non Divertimento sono tantissime, e le cause del Divertimento sono altrettante. La bravura, intesa come somma delle tue abilità personali, non ti garantisce il divertimento.

Come ha detto Serenello leggendo dietro le mie spalle "Il divertimento non è una funzione biettiva della bravura del singolo giocatore".

Corollario: Perché analizzare il divertimento
La nostra profonda ignoranza nel sapere cosa contribuisce davvero al Divertimento è il principale motivo per cui non possiamo nasconderci dietro a un "Ma io mi diverto". Perché? Cosa rende la giocata memorabile? Quali sono gli elementi che l'hanno permesso? In che modo si intersecano, in che modo contribuiscono? Si cancellano? Si rinforzano? Vanno in risonanza? Cosa è successo al tavolo che ha provocato queste cose? Come fare a ricrearle?

Questo non è niente di più di quanto espresso dal punto 1.1 del manifesto di GenteCheGioca.

* Ignorare i tiri nasce da questo, mica da manie di grandezza
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Niccolò

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #1 il: 2012-11-29 16:40:53 »
Citazione
Poiché ognuno di noi possiede abilità differenti, ci saranno giochi in cui è più bravo e giochi in cui è meno bravo. Mi dicono per esempio che son bravo a Cuori di Mostro, ma posso garantirvi che ad Avventure in Prima Serata faccio cagare.

Quindi per dire... se uno è bravo a Dungeons&Dragons 3.5 o bravo a Cuori di Mostro non è automaticamente Bravo. Nessuno può essere Bravo con la B maiuscola, che è poi il motivo per cui fa sorridere chi afferma di esserlo.

aggiunta: uno può essere bravo a fare l'mc e non il giocatore o viceversa. dopotutto anche Messi, bravissimo a giocare a calcio, come portiere farebbe schifino...

Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #2 il: 2012-11-29 17:19:37 »
Bellissimi post.

Non posso far altro che essere d'accordo su tutta la linea!
^_^
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.

Patrick

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #3 il: 2012-11-29 17:42:00 »
Grazie dell'esposizione Matteo, chiara ed elegante ^^
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Moreno Roncucci

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #4 il: 2012-11-29 18:36:11 »
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Mattia Bulgarelli

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #5 il: 2012-11-29 19:16:18 »
Domanda per triex: ma essere bravo in un determinato gioco, ceteris paribus, ti fa divertire di più?

Per quanto mi riguarda di solito sì, anche se mi piace anche il gusto di scoprire un gioco nuovo e capire come funziona (e, quindi, diventare bravo in quel gioco).

Per fare esempi concreti, potrei citare praticamente ogni GdR che ho giocato: conoscere "un pochino di più" del funzionamento del gioco me lo faceva godere di più... ma io sono un dannato geek, quella razza rara che vuole vedere gli ingranaggi dell'orologio e che se sa il trucco del prestigiatore si gode di più lo spettacolo.
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Giorgia

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #6 il: 2012-11-29 19:48:18 »
Bel post ma non capisco il corollario, potresti spiegarmelo?  Non capisco il collegamento con la prima parte del tuo post e probabilmente mi sfuggono le conclusioni.
   
Ma con "Il divertimento non è una funzione biettiva della bravura del singolo giocatore" intendevi dire che non è direttamente proporzionale alla bravura del singolo giocatore?
« Ultima modifica: 2012-11-29 20:15:10 da Giorgia »
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile. Una traduzione libera per Dungeon World http://www.dungeonworld.it

Patrick

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #7 il: 2012-11-29 20:48:45 »
no, credo intenda che non basta solo esser bravi per divertirsi ^^
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Matteo Suppo

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #8 il: 2012-11-29 20:52:11 »
Mi verrebbe da risponderti di sì, Mattia.In realtà non lo so con certezza, perché ottenere la parità di condizioni non è affatto facile, nel mondo del gioco di ruolo.


Tanto per dire, l'ultima campagna di Cuori di Mostro che ho fatto è stata spettacolare. Quali sono stati i fattori? Un sacco di cose:
  • la scelta dei libretti
  • le meccaniche di gioco
  • la città in cui si era ambientata
  • l'abilità dei giocatori di giocare con passione
  • l'intimità dei giocatori
  • lo stato d'animo dei giocatori durante ogni sessione
  • l'abilità dell'MC
  • le bevande (tra birra e coca cola c'è differenza)
  • la stabilità dell'hangout (da non sottovalutare)
  • la conoscenza dei miti
  • l'essere stati adolescenti
E chissà cos'altro mi sto dimenticando. A occhio direi che ognuna di queste cose ha influito positivamente sulla giocata, più che altro per confronto con altre giocate e altri giochi.


Però in realtà non lo so con esattezza, perché ognuna influisce sottilmente anche sulle altre, o viene cancellata. Io ero incazzato quando ho cominciato l'ultima sessione. Questa cosa l'ha resa più bella? Boh.


Per questo dico che siamo ancora ignoranti. Abbiamo esplorato il sistema, le regole e il setting, ma queste cose no.


Giorgia, Patrick, intendo entrambe le cose ^^


Per quanto riguarda il corollario non c'è un vero e proprio collegamento. O meglio, c'è ma nella mia mente e non è facile farlo spuntare fuori.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #9 il: 2012-11-29 22:02:14 »

Ultimamente sento parlare un sacco di "bravura" di giocatori e master.


Chi è "bravo" per me
Ora, io non credo che i giocatori siano tutti uguali. A me risulta chiaro che con alcune persone faccio carte false per giocarci, mentre di altre vivo benissimo senza.
Le qualità che per quanto mi riguarda rendono ambito un compagno di gioco sono tante. Però, almeno per me, sono molto diverse da quelle che vengono comunemente tenute in considerazione nei giochi tradizionali.


La cosa che io cerco sopra ogni altra nei miei compagni di gioco è una qualità che non necessariamente deriva dall'esperienza.
La si può possedere senza avere mai giocato in vita propria, come si può arrivare a conquistarla facendo un lavoro su se stessi o si può finire col perderla, giocando a lungo, quando vedi premiati altri tipi di comportamenti.


Questa qualità che cerco con tanta ostinazione potremmo forse chiamarla spontaneità.
E' quella che ti fa contribuire al gioco nel modo più sincero, senza preoccuparti troppo di dire la cosa più originale o spettacolare o sorprendente, ma semplicemente quella che senti più autentica e importante per te in quel momento. E' quella che ti fa dire certe parole al tavolo perché sono la cosa giusta in quel momento, anche se magari non ti fanno apparire più cool e finiranno col mettere a nudo una parte di te che non mostri tutti i giorni. E' quella che ti fa accettare di esporti al giudizio dei tuoi compagni di gioco pur di contribuire all'attività che state facendo insieme nel modo più sentito possibile.


Naturalmente ci sono tantissime altre qualità che sono desiderabili in un compagno di gioco: la capacità d'ascolto e la sensibilità verso gli altri, l'inventiva, la capacità di esprimersi, ecc. Ma per me, capacità di ascolto a parte, la sincerità di cui parlo sopra batte tutte le altre a mani basse.


Come giocano quelli "bravi" per me
Per questo quando gioco a l'Amore al tempo della Guerra con Mario preferisco mille volte sentirlo esitare cercando le parole prima di iniziare la sua "lettera" sentita e partecipe piuttosto che avere un Lui che parte subito a comporre un testo formalmente perfetto. Quelle pause sono musica per me, perché mi trasmettono tutta la sua emozione.
E ben volentieri lascio qualche istante a Paolo che fa Guerra prima di iniziare a frammare la sua scena. E so che forse non sarà la più spettacolare del mondo ma quello che ci metterà dentro sarà qualcosa che lui trova veramente orribile della guerra, non qualcosa che ci ha messo per stupire gli altri giocatori con la sua incredibile originalità. E di certo colpirà di più anche me per questo motivo.


La campagna di Cuori di Mostro appena finita che anche Matteo nomina è stata così bella anche perché siamo stati tutti molto aperti e sinceri nel modo in cui abbiamo giocato. Sono convinta che lo straordinario affiatamento che ne è venuto fuori sia proprio figlio di questa cosa, perché questa disponibilità nei tuoi compagni di gioco si percepisce.(*)


Giocatori di tradizionali alle prese coi bomboloni
Allo stesso modo mi è capitato di giocare bomboloni con persone riconosciute come Bravi Giocatori o Bravi Master in ambienti più tradizionali e restare delusa. Certo, erano "bravi" a loro modo, ossia sapevano tenere la scena, si esprimevano bene, sapevano sempre cosa inventarsi. Però era come se anche loro stessi si guardassero da fuori. Non mettevano se stessi in quello che facevano, non si esponevano, stavano dando spettacolo, recitavano un copione (magari ben scritto).
Queste giocate mi hanno lasciata fredda e indifferente, con la speranza che finissero presto, eppure, a loro modo, per il loro ambiente, queste persone sono considerate "brave" e magari ricercate come compagni di gioco.


E una bombolonara come me?
Di contro io lo so benissimo che il gioco tradizionale non fa per me. Se mi mettete a fare il master potete mungermi le ginocchia da quanto mi diverto, le schede complesse mi mettono l'ansia e ricordarmi tutte le regolette mi fa dormire (sì, lo so, sono uno stereotipo vivente del mio sesso. Esticazzi U.U), ma soprattutto avere tutti i miei contributi filtrati da qualcun'altro mi provoca l'idrofobia.
E nemmeno con tutti i bomboloni sono un fenomeno, eh! Innanzitutto non mi piacciono tutti allo stesso modo e, a parte questo, in alcuni mi accorgo benissimo da sola che i mei contributi sono nettamente meglio che in altri.


La morale della favola
Cosa voglio dire con tutto questo?  Che se io sono un delfino, cosa me ne frega a me che un'aquila mi dica che lei è tanto più brava a volare? A me interessa nuotare veloce coi miei simili delfini e quell'aquila in acqua con noi annasperebbe e basta.


A me interessa giocare con la gente che mi da gusto, e so esattamente chi sono queste persone, quindi a ognuno il suo e poche pippe, in serenità.
Ma soprattutto mi fotte sega di chi considera qualcun'altro bravo finchè i giocatori che preferisco hanno voglia di giocare con me ^_^


(*)
Ah, e per tirare una volta di più acqua al mio mulino (kill the Group!!!), voglio sottolineare che tutte queste persone con cui ho fatto giocate entusiasmanti non fanno parte del mio "gruppo". Io non ho un "gruppo fisso", solitamente gioco con questo o quello di un'ampia cerchia di persone (parliamo di numeri a due cifre) a cui ogni tanto si aggiunge qualcuno di nuovo che conosco alle demo o alle con. Questo per dire ancora una volta che basta volere davvero giocare a quel gioco con quelle persone e farlo con integrità e si possono avere partite eccezionali anche in una o due sessioni e anche con persone con cui giochi 10 sere all'anno. Che si sappia ;)
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Rodrigo

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #10 il: 2012-11-29 22:12:50 »
Non sembra, ma è una risposta sera:
Io sono bravissimo a scegliere la gente con cui giocare. Il resto viene da se.
Paolo Cecchetto, proud owner of the Paper & Plastic blog.      

Mar

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Bravura e Divertimento
« Risposta #11 il: 2012-11-29 23:12:45 »

E' quella che ti fa contribuire al gioco nel modo più sincero, senza preoccuparti troppo di dire la cosa più originale o spettacolare o sorprendente, ma semplicemente quella che senti più autentica e importante per te in quel momento. E' quella che ti fa dire certe parole al tavolo perché sono la cosa giusta in quel momento, anche se magari non ti fanno apparire più cool e finiranno col mettere a nudo una parte di te che non mostri tutti i giorni. E' quella che ti fa accettare di esporti al giudizio dei tuoi compagni di gioco pur di contribuire all'attività che state facendo insieme nel modo più sentito possibile.


Fanmail. Non avrei saputo dirlo meglio. Sono d'accordo al 100%
« Ultima modifica: 2012-11-30 10:41:19 da Mar »
"Saruman believes it is only great power that can hold evil in check, but that is not what I have found. I found it is the small everyday deeds of ordinary folk that keep the darkness at bay... small acts of kindness and love"

Matteo Suppo

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #12 il: 2012-11-30 01:09:58 »
Claudia, secondo te quella spontaneità ha influito anche nella nostra partita di stasera al Gusto del Delitto?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #13 il: 2012-11-30 01:19:37 »
Claudia, secondo te quella spontaneità ha influito anche nella nostra partita di stasera al Gusto del Delitto?


Credo sia una cosa che si fa sentire di più in giochi più emotivi :)


Però, in misura minore, anche qui si fa sentire.
A qualcuno potrà sembrare stupido ma, per una persona timida, anche fare l'istrione per prendersi il dado bianco o nero o suggerire un nuovo laido retroscena per un personaggio investigato può non essere banale. Se lo ho fatto senza problemi e divertendomi è merito sia della pratica che ho fatto di queste cose che della compagnia di gente piacevole e like minded che avevo ^^
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Matteo Suppo

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Re:Bravura e Divertimento
« Risposta #14 il: 2012-11-30 01:22:30 »
Yep, è quello che dicevo: giochi differenti necessitano di abilità differenti.


E credo che la spontaneità si possa anche allenare :)
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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