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Parpuzio?!?

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Giorgia:
Niccolò se tu pensi che i l'esempio della Ka sia chiarificatorio immagino che dobbiamo partire dal concetto stesso di definizione.

Diciamo che nel tuo esempio ci rientrano troppe cose per potersi capire, se io non ho mai visto una ka e non so che cos'è e tu me la definisci come "una cosa che si guida sulla strada" io non capirò mai. Quella NON è una definizione è una conseguenza del fatto di appartenere alla categoria "veicolo a motore con quattro ruote"

Ora tornando a parpuzio le tre definizioni non sono equivalenti perchè io ho giocato a giochi alla D&D senza usare la regola zero, ora per la prima definizione ho giocato a parpuzio, per la seconda e  la terza non necessariamente, quindi se una definizione (qua poi sono 3 quelle finora proposte) non riesce a fare chiarezza ha sbagliato il suo scopo e IMHO bisognerebbe modificarla.

Dicevi che è univoca ma non tutti la sanno spiegare bene, beh io sinceramente non l'ho ancora capita, ma ho visto che ci sono diverse accezioni del termine. PRIMA si dovrebbe dare una definizione POI si può ragionare sulle possibili conseguenze di "giocare a parpuzio"  ;) 

Niccolò:
io non posso essere responsabile per quello che scrivono gli altri, ma come ho detto le tre cose che segnali sono tutte giuste, solo che devi guardarle secondo chiavi diverse. ti ho anche detto quali sono queste chiavi.

la mia descrizione descrive il "flusso di gioco" di parpuzio. pensala come un diagramma di flusso - descrive in maniera succinta il metodo che i gruppi di parpuzio usano per accordarsi su cosa succede o meno nella fiction del gioco.

la descrizione in 6 punti di moreno, invece, descrive alcune tecniche usate dal master, all'interno di questo diagramma di flusso, per nascondere il fatto che al punto 3) della mia descrizione in pratica il tutto si risolve in "decide il master". sono "segnali rivelatori", come i canini lunghi del vampiro, o l'eccessivo pelo corporeo di un lupo mannaro. o la kafia di un elettore di vendola. non sono una definizione vera e propria, e non contraddicono in alcun modo i miei punti.

quanto alla terza definizione, scrivi


--- Citazione ---io associavo parpuzio alla regola zero

--- Termina citazione ---

e la regola zero quale sarebbe per te? non è "puoi ignorare le regole scritte nel manuale per far divertire il gruppo"? se è questa, non è la stessa cosa del punto 3) della mia descrizione? il punto dove dico che il master può, in pratica, dirti "ci riesci", "non ci riesci", "fai questa cosa scritta nel manuale" o "fai questa cosa non scritta nel manuale"? "ci riesci", "non ci riesci" e "fai questa cosa non scritta nel manuale" non sono tutti e tre modi di "ignorare le regole scritte nel manuale"? e non lo fai forse "per far divertire il gruppo"?

Giorgia:
Provo a spiegarmi meglio:
con DEFINIZIONE si intende un insieme di termini che descrivono il più oggettivamente possibile un oggetto/situazione/concetto, non delle esemplificazioni del concetto stesso.

Dato che si sta parlando di una teoria mi piacerebbe sapere LA definizione condivisa di parpuzio, da cui poi trarre conseguenze, esempi e poter ragionare.

Spero di essere stata chiara adesso e aver risposto indirettamente al tuo post.

Quindi sostanzialmente si definisce parpuzio.....

Niccolò:
ti manca un passaggio.

dnd non usa la regola zero per definizione. usare la regola zero significa mettere tutte le regole scritte sui manuali di dnd che SI DICE DI STARE USANDO in quello spazio del mio punto 3) caratterizzato dal grassetto.

quello che conta è ciò che fanno le persone reali, al tavolo. sono li a farsi intrattenere dal master, il master li intrattiene, le regole scritte sui manuali vengono applicate a sua discrezione? è parpuzio.
le segui, nella buona o nella cattiva sorte? è un gioco.

nessuna PARTITA è parpuzio per definizione, prima ancora di cominciare. ci sono però dei giochi, come adnd2, dnd3 o vampiri, che facilitano l'instaurarsi del "clima di parpuzio", sia perchè lo suggeriscono direttamente, sia perchè usare il sistema di gioco descritto al loro interno va bene giusto per un numero ristretto di cose (in genere, i combattimenti tattici) e se non ti piacciono quelle cose, la "saggezza comune" per 10 e più anni ti ha trasmesso che per fare cose diverse (come ad esempio vedere una storia concretizzarsi in gioco) ti serve Parpuzio. chiaramente la cosa ha smesso di reggersi quando sono arrivati giochi che fanno cose diverse dal combattere senza bisogno di far ignorare le regole a un intrattenitore-arbitro speciale.

Niccolò:
per ribadire ulteriormente, secondo me la definizione condivisa di parpuzio è

"parpuzio è un gioco che funziona così:

1) il master descrive ciò che i personaggi esperiscono
2) i giocatori dicono cosa fanno
3) il master dice se ci riescono, se non ci riescono o se devono fare qualcosa di particolare per riuscirci
4) dopodichè il master descrive le conseguenze o convalida la relativa descrizione fatta dai giocatori con la sua approvazione o un tacito assenso, e si ritorna a 1."

c'è qualcuno sul forum che non condivide questa affermazione?

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