Autore Topic: [Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.  (Letto 10215 volte)

Dario Delfino

  • Membro
  • Top 5: Shock, TBabe, M Bubblegum, Arena, Monhearts
    • Mostra profilo
    • Blog senza censura
[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« il: 2012-11-10 20:30:35 »

E' noto che il mondo dei gdr soffra di una profonda spaccatura.

Ci sono i giochi impropriamente chiamati tradizionali ed i giochi impropriamente chiamati indie.

Per individuare le due categorie sono state proposte ed utilizzate varie espressioni (ad es. Parpuzio e "giochi moderni") ed un binomio che è sembrato particolarmente efficace è "gdr coerenti" e "gdr incoerenti". Con questi termini diventa facile far rientrare nella "giusta" categoria sia i giochi tradizionali che in realtà non presentano la famigerata regola d'oro "il master è sopra le regole" (e che nemmeno obbligano di fatto i giocatori ad utilizzarla), sia i giochi che pur non seguendo la scuola forgita e/o non essendo una produzione indipendente si potessero comunque inquadrare come giochi, appunto, coerenti.

Il problema cardine di questa definizione (e non solo di questa: basti pensare che il termine parpuzio è bandito da alcuni forum) è che evidentemente ha una connotazione spregiativa nei confronti dei "giochi non coerenti", i quali, quasi per definizione, sono in qualche modo inferiori ai giochi coerenti.

A mio avviso queste espressioni inaspriscono ulteriormente la spaccatura dei giochi di ruolo. Chi difende i giochi incoerenti si sente (oserei dire giustamente) offeso da queste definizioni (nonché dai toni a volte pungenti con cui viene spessissimo ribadito implicitamente, o talvolta anche esplicitamente che, al di là del nome, i giochi coerenti sono di gran lunga superiori ai vari parpuzio) e si arrocca sempre più in una posizione di difesa.

Questo genera diverse conseguenze spiacevoli. Innanzitutto crea malcoltento in chi ama i gdr "vecchi", e questo oltre ad essere spiacevole in sè, causa innumerevoli liti sui forum e social network (be', anche di persona...), che a loro volta creano disinformazione.
Sì perché chi è costretto ad arroccarsi a difendere il suo gioco (cioè il gioco su cui ha speso una cospicua parte del suo tempo libero e talvolta anche una non indifferente quantità di denaro) tenderà a diffamare "la concorrenza" senza nemmeno porsi il problema di provare in prima persona qualcuno di questi giochi...

E si perdono potenziali giocatori! Sappiamo tutti che il nostro hobby è estremamente di nicchia, per cui perdere altri potenziali appassionati è una problema che non dovrebbe essere mai trascurato.

Infatti, un appassionato di gdr tradizionale che offeso si irrigidisce nella sua posizione non solo non giocherà mai a nessun gdr moderno (se non per confermare l'idea che se ne è fatto a priori), ma dirà (urlerà!) a tutti i suoi conoscenti, virtuali e non, che questi gdr nuovi fanno schifo, che i "forgiuncoli" sono un pugno di sfigati che dicono solo stron#ate, ed argomenterà questa tesi con una serie di informazioni false (sono giochi solo da one-shot, "fillerini", giochi ultra specifici e settoriali, eccetera) che metteranno chi non conosce i gdr moderni, ed anche chi non conosce i gdr in generale, molto sul chi vive...

Insomma si perdono tanti potenziali giocatori.

Del resto è difficile, difficilissimo, "convertire" con le sole parole gli appassionati di gdr tradizionale (leggete questo thread o il bell'articolo sull'inc book 2012 di Claudia e Michele per le probabili motivazioni), anche di persona. L'unico sistema universalmente ritenuto efficace è... GIOCARE.

I gdr coerenti sono così diversi dai tradizionali (le differenze sono più numerose e consistenti delle similitudini, secondo me) che l'unico sistema per capire come funzionino e come sia possibile che facciano quel che promettono, sembra essere quello di provarli di persona. Il che è anche vero, ovviamente, ma implica una fiducia (provare con onestà un gioco) che potrebbe mancare a causa della notevole disinformazione che denigra questi giochi.

E la disinformazione non colpisce soltanto i curiosi che hanno provato qualche gdr mainstream, ma anche chi di gdr ne ha solo sentito parlare e crede che siano roba da nerd brufolosi.

E quale potrebbe essere un sistema per evitare questo problema?
Be', innanzitutto continuare a fare quello che si sta facendo: fare pubblicità ai gdr e farli provare a tante persone, siano esse persone conosciute ad una fiera, o amici curiosi di provare una cosa nuova, o persino contatti conosciuti tramite g+. Provando in prima persona si renderanno conto di cosa questi giochi possano offrire e dunque potrebbero appassionarsi.

Purtroppo però questa soluzione si scontra con la brutta fama che hanno i gdr in generale ed i gdr indie nello specifico. In pratica se qualcuno ha sentito parlare di gdr farà un immediato collegamento col poco che ne sa: che è roba da sfigati.

E pensiamo invece ai curiosi che hanno voluto provare un paio di volte a giocare a questi strani giochi... e che si sono scontrati con un abominevole parpuzio (magari gestito da un master non troppo capace)...

Ecco queste persone difficilmente si siederanno ad un tavolo per fare un altro gdr... ed è un gran peccato.

Uno stratagemma efficace per contrastare questo fenomeno è quello di presentare il gdr come un qualcosa di "completamente diverso", qualcosa che si potrebbe chiamare in un altro modo, "gdr moderno", "gdr coerente", "gdr new wave", "giochi di narrazione", o persino "bomboloni alla crema".

Ecco, secondo me buona parte del problema nasce proprio da qui.
Dal fatto che i gdr coerenti si vogliano definire gdr. Gli irriducibili del gdr tradizionale considerano i giochi new wave dei banali filler, validi solo per passarsi il tempo una volta ogni mille mai, aspettando di fare i "giochi seri". Gli altri possibili giocatori andranno incontro ad un muro di disinformazione, che, come abbiamo visto, talvolta potrebbe nascere persino da un'esperienza diretta...

Ebbene io ho deciso che non chiamerò mai più questi giochi gdr quando vorrò farli provare a qualcuno.

Però un nome bisogna pur darglielo e questo non potrà certamente essere "bomboloni alla crema". E nemmeno può bastare chiamarli soltanto "giochi": sono troppo diversi dai giochi in scatola. L'espressione "giochi di narrazione" poi secondo me è altrettanto fallace perché sarebbe troppo facile pensare ai giochi della White Wolf in cui c'è "il Narratore". E sarebbe poco efficace anche per chi non conosce nulla di questo mondo, perché a me, per esempio, "giochi di narrazione" fa venire in mente della roba estremamente noiosa basata sul parlare a turno...

L'espressione a cui ho pensato che meglio si addice ai gdr moderni è secondo me: "Giochi di Fiction Interattiva" (Gdfi in italiano e Ifg in inglese). Infatti ormai sono tanti i giochi in cui i giocatori non hanno "un solo ruolo", e l'espressione gdr ormai va piuttosto stretta.

Sono dell'idea che se i gdr coerenti si fossero chiamati da subito gdfi gli appassionati di gdr non si sarebbero mai sentiti offesi! Infatti chiamandosi in un altro modo il confronto coi "VERI GDR" sarebbe stato minore, e dunque sarebbe stato assai più facile far coesistere nella stessa persona la passione per il "vero gdr" e quella per questi gdfi, che hanno sì qualche somiglianza, ma fondamentalmente sono assai diversi.

Del resto si capisce già dal nome: nei gdfi si gioca solo per la fiction, quindi non per forza servono statistiche, dadi, realismo, game master, precisione, tabelle, manuali di 300 pagine, e così via. Quelle sono cose dei veri gdr.

I gdfi sono diversi. E sono anche tanti, diversi tra loro! Alcuni sono brevi, altri sono lunghi, alcuni hanno un tema specifico, altri sono più generici, alcuni sono facilissimi, altri sono più complicati....

Insomma, l'atteggiamento sarebbe stato assai più onesto, perchè si sarebbe scavalcata fin da subito uno stupido confronto.

E se ci pensate il confronto è proprio fuori luogo: il divertimento che c'è nei gdr tradizionali (le megacampagne, il veder crescere il proprio personaggio nel corso degli anni, il diventare sempre più forti, trovare oggetti e armi migliori, il godersi una buona storia raccontata da un bravo master, eccetera) è assai diverso da quelli dei gdr moderni, che, in effetti sono quasi tutti basati sulla fiction (appunto, gdfi).

E' vero, forse ci sarebbero delle eccezioni. Proprio il mio gioco Arena, ad esempio, ci va un po' stretto nel nome gdfi visto che è un gioco in cui si gioca per vincere e in cui la "storia" è volutamente poca e scarsamente approfondita. PERO', a ben pensarci, è un gioco che non può fare a meno della fiction, in nessun modo in nessun caso ed in nessun momento. Invece in giochi tipo dnd, quando c'è un combattimento capita che ci si limiti a tirare i dadi e fare un paio di calcoli per vedere quanti punti ferita togliere al nemico. Questo in Arena non succede mai, non ci si può mai e poi mai distaccare dalla fiction... e questo perché Arena , a differenza di dnd, è un gdfi, e non un gdr.

Concludo dicendo che a me l'espressione gdfi rende anche più sereno: mentre riesco senza difficoltà ad inquadrare nello stesso genere giochi assai diversi come Shock e Anima Prime, o Un penny per i miei pensieri e Contenders, faccio assai più fatica a far coesistere sotto lo stesso tetto giochi come Trollbabe e Dnd, o Polaris e Star Wars...
« Ultima modifica: 2012-11-10 20:56:56 da Dario Delfino »
Dario Delfino

Luca Maiorani

  • Membro
  • Odiatore di luoghi comuni
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #1 il: 2012-11-10 21:01:56 »
Sono abbastanza d'accordo con tutto il discorso, ho solo un appunto tecnico da fare.
il termine fiction in italia potrebbe essere mal interpretato, visto che molti considerano fiction quelle cosacce a puntate della rai e della mediaset.
Parlando con amici si capiva che non sapevano cosa intendevo con fiction. C'è chi scambiava il termine per ambientazione.
Se lo scopo è diffondere questi giochi in Italia, tra le persone più varie e disparate, viterei termini non italiani. L'italiano medio sa a malapena che "hello" vuol dire ciao.
« Ultima modifica: 2012-11-10 21:04:10 da Luca Maiorani »

Marco Costantini

  • Membro
  • Era una notte buia e tempestosa
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #2 il: 2012-11-10 21:30:28 »
Io ho risolto in una maniera un pochino più diretta e netta. Non parlo mai (tranne, purtroppo, quando bisogna rispondere a qualche topic strampalato su internet...ma anche i quel caso il meno possibile) di "coerente" "parpuzio" "focalizzato" ecc.
Parlo del gioco...nono, non del "gioco" in generale, ma del gioco con nome e cognome. Parlo di AiPS, Cani, AW.
Quando qualcuno fa una sparata sui "gdr forgiti" che sono così o non sono cosà, basta prendere un gioco (parpuzio o niu ueiv) e con un esempio concreto, smontare la nuvoletta di nulla.

E' un metodo che straconsiglio a tutti :)
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Niccolò

  • Membro
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #3 il: 2012-11-11 00:01:56 »
perchè non lo cambiano i tradizionalisti, il nome del loro gioco? :D

Giorgia

  • Membro
  • Giorgia Menozzi
    • Mostra profilo
    • Traduzione libera e gratuita di Dungeon World
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #4 il: 2012-11-11 00:16:41 »
IMHO non ha senso introdurre una definizione se invece che aiutare genera confusione e necessita di spiegazioni complicate, di eccezioni e di postille.

Concordo con
Citazione
Parlo del gioco...nono, non del "gioco" in generale, ma del gioco con nome e cognome
tutto quello che dovrebbe contare è divertirsi insieme giocando, sul come arrivarci beh ognuno ha la sua via, ne migliore ne peggiore delle infinite altre.

A quanto so si fa fatica a definire cosa sia un gioco di ruolo e nonostante questo si vorrebbe pretendere di fare sottocategorie.. mi chiedo davvero il senso di tutto ciò: si ha davvero così bisogno di definizioni e di distinguersi dagli altri? A quale scopo? 

---- EDIT ----
Trovo molto più utile una classificazione che funzioni sugli obiettivi, per cui che ne so:
costruire insieme una storia, oppure competitivo con un obiettivo da realizzare per ogni personaggio

Oppure sulla mole del regolamento
« Ultima modifica: 2012-11-11 00:43:46 da Giorgia »
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile. Una traduzione libera per Dungeon World http://www.dungeonworld.it

Alessandro Piroddi (Hasimir)

  • Membro
  • Choosy Roleplayer
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #5 il: 2012-11-11 02:16:13 »
Mi rendo conto di aver usato molti "TU".
Li s legga come generici ed impersonali, mi raccomando :)

...
...
...

Questa causa della nomenclatura mi è molto cara... ma è perdente in partenza :P

Questi giochi sono GIOCHI DI RUOLO non perchè li chiamiamo così, ma perchè SONO fatti così... come si dice no?
Se cammina come una papera, ha il colore di una papera e fa qua qua come una papere, beh, è una papera!

Nei forum e nelle community, se uno cerca un Call of Cthulhu senza i soliti problemi di Call of Cthulhu non gli si consiglia certo Cluedo o Arkham Horror ... gli si consiglia Trails of Cthulhu o Tremulus.

Quando qualcuno chiede "un bel gioco per esplorare il mio lato oscuro" ti troverai sempre quelli che dicono Vampire! e altri che dicono LMVcP! e allora che fai? gli spieghi che sono giochi diversi ma vanno bene uguale per "giocare ruoli"?

Fidati, te lo dice uno che l'idea dei "Fiction Games" l'ha avuta da un paio di anni :P
A meno di avviare da zero inventandocela di sana pianta una nuova categoria merceologica, con forum dedicati e impermeabili rispetto a quelli del gdr tradizionale, con canali di distribuzione dedicati, etc... a meno di tutto questo (che non vedo fattibile) stiamo sempre là a distinguere potato da potato :P

Possiamo creare sottocategorie quanto ci pare... giochi all'americana vs alla tedesca, family vs hardcore, piazzamento vs asta vs miononnoincarriola...
Ma alla fine sono dita dietro a cui nascondersi.
La spaccatura è INEVITABILE per il semplice fatto che i bomboloni nascono per rispondere alle esigenze che i Tradizionali non riescono a coprire, per risolvere i problemi che i Tradizionali causano... i bomboloni SONO fatti meglio! ...anche solo per il semplice e lapalissiano fatto che il lavoro del designer CONTA.

Tal gioco non ti piace e preferisci Vampiri?
Benissimo.
I gusti non possono essere discussi.
Enjoy yourself.
Ma OGGETTIVAMENTE Vampire (e tutti i giochi basati su quella scuola di design) NON FUNZIONA!
Per giocarlo e divertirtici devi TU PARTECIPANTE fare uno strenuo lavoro di ri-adattamento alle esigenze tue e del tuo gruppo, ammesso e non concesso che a livello sociale siate tutti abbastanza maturi e affiatati da accordarvi su come giocare tutti assieme senza potervi poggiare su un regolamento chiaro e comune, e che anzi vi tira ognuno da una parte diversa.

Che poi la versione tribale di Vampire che usi con i tuoi amici sia il gioco che ami di più al mondo ... affari tuoi.
Contento tu, contenti tutti, e nessuno osa metterci bocca (anche se non pochi sopraccigli si alzano).
Ma partendo da simili presupposti non c'è modo che una parte non si senta in qualche modo "offesa" dall'altra!

- Ciao, sono Jonny Zen, mi piacciono i bomboloni ma no ho nulla contro gli altri giochi.
- ah, fico, che sono sti bomboloni?
- giochi fichi, fanno questo e quello e quell'altro.
- aaaah! capisco! sono gdr! a me piace Vampiri, giochi con me?
- errr, grazie ma passo, c giocavo anni fà ma ora preferisco Trollbabe.
- ma come?! che avrebbe sto Trollcoso di così meglio di Vampiri?
- non è "meglio", è che lo preferisco, gusti personali sai.
- aaah, va beh, parlamene un pò, magari piace anche a me!
- beh, il GM [insert Trollbale amazing features] e poi invece come Giocatore puoi [insert Trollbale amazing features]
- ma che schifo! se il GM non fa X allora è il caos, tanto vale giocare rule-less, se ti interessa ho un live qui pronto...
- no guarda non è come credi, se succede X poi accade Y e tutto funziona bene, anzi meglio perchè poi al tavolo ti viene da fare W ed è fighissimo!
- no no, sta cosa non fa per me, mi sentirei come se me la cantassi e me la suonassi... ma scommetto che a te servirebbe solo giocare con un Bravo GM... e poi a me non piace tutto sto METAGAME al tavolo.
- ma no, guarda, in Vampiri no, ma in questo gioco quà il metagame è buono... fidati, son giochi DIVERSI e questo funziona benissimo così.
- che c'etra? io ho giocato a millemila giochi DIVERSI (Warhammer, Vampiri, KULT, CoC, D&D3.xfinder) e ti assicuro che in TUTTI se hai un Bravo GM che picchia in testa chi fa metagame, ci guadagni e basta... o forse tu sei un POWERPLAYER?
- sigh ... Fus Ro Dah!

www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Ivano P.

  • Membro
  • Ivano P.
    • Mostra profilo
    • La mia amata associazione ^^
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #6 il: 2012-11-11 02:50:47 »

Sono circa d'accordo con tutto il messaggio di Alessandro



Citazione
Ma OGGETTIVAMENTE Vampire (e tutti i giochi basati su quella scuola di design) NON FUNZIONA!Per giocarlo e divertirtici devi TU PARTECIPANTE fare uno strenuo lavoro di ri-adattamento alle esigenze tue e del tuo gruppo, ammesso e non concesso che a livello sociale siate tutti


No, che non funziona non è un fatto oggettivo, o meglio lo diventa dopo una serie di ragionamenti fatti secondo una certa logica.
Il fatto resta che la gente ci gioca e si diverte (o è convinta di divertirsi).


Citazione
La spaccatura è INEVITABILE per il semplice fatto che i bomboloni nascono per rispondere alle esigenze che i Tradizionali non riescono a coprire, per risolvere i problemi che i Tradizionali causano... i bomboloni SONO fatti meglio! ...anche solo per il semplice e lapalissiano fatto che il lavoro del designer CONTA.


La distinzione c'è, alla fine la gente usa bomboloni al posto di new wave ma il concetto resta quello.
Ma non è inevitabile una spaccatura, è inevitabile il dover fare distinzione.
Io resto convinto che al tempo si poteva prendere benissimo NW come termine, dare un' aggiustata, una lucidata ed evitare molti attriti e molto caos dovuto alla mancanza di chiara distinzione.
Di certo è meglio di Indy per esempio, che pur viene usato come nome della famiglia a cui appartengono i giochi forgiti.


Questa è ovviamente una mia opinione, non è che voglio imporre nulla, mi piacerebbe che come si è diffuso bomboloni si diffondesse un altro termine più efficace, or ora difficilmente capiterà.


Io non ho spaccature nella mia cerchia di amici/giocatori, mi capita di giocare a Pathfinder come a Non Cedere il Sonno. Sin dalle prime partite è stato palese a tutti i miei amici questi due giochi facevano parte di due famiglie separate che richiedono diversi approcci.
Mi piacerebbe che si arrivasse su scala più ampia a una simile convivenza purtroppo ci son testoni da ambedue le parti






Citazione
A quanto so si fa fatica a definire cosa sia un gioco di ruolo e nonostante questo si vorrebbe pretendere di fare sottocategorie.. mi chiedo davvero il senso di tutto ciò: si ha davvero così bisogno di definizioni e di distinguersi dagli altri? A quale scopo?  [/size]



Secondo alcuni aiuterebbe a far arrivare certi messaggi meglio e (col tempo) con meno fraintendimenti, poi è palese che i new wave o bomboloni o quel che vuoi sono fatti con una filosofia alle spalle diversa dai classici.
Esistono altrettanto ovviamente delle zone grige (On stage, Ars Magica ecc.) ma tutte le classificazioni hanno i loro limiti, soprattutto in campo ludico-artistico.

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #7 il: 2012-11-11 06:03:27 »
Ma partendo da simili presupposti non c'è modo che una parte non si senta in qualche modo "offesa" dall'altra!

- Ciao, sono Jonny Zen, mi piacciono i bomboloni ma no ho nulla contro gli altri giochi.
- ah, fico, che sono sti bomboloni?
- giochi fichi, fanno questo e quello e quell'altro.
- aaaah! capisco! sono gdr! a me piace Vampiri, giochi con me?
- errr, grazie ma passo, c giocavo anni fà ma ora preferisco Trollbabe.
- ma come?! che avrebbe sto Trollcoso di così meglio di Vampiri?
- non è "meglio", è che lo preferisco, gusti personali sai.
- aaah, va beh, parlamene un pò, magari piace anche a me!
- beh, il GM [insert Trollbale amazing features] e poi invece come Giocatore puoi [insert Trollbale amazing features]
- ma che schifo! se il GM non fa X allora è il caos, tanto vale giocare rule-less, se ti interessa ho un live qui pronto...
- no guarda non è come credi, se succede X poi accade Y e tutto funziona bene, anzi meglio perchè poi al tavolo ti viene da fare W ed è fighissimo!
- no no, sta cosa non fa per me, mi sentirei come se me la cantassi e me la suonassi... ma scommetto che a te servirebbe solo giocare con un Bravo GM... e poi a me non piace tutto sto METAGAME al tavolo.
- ma no, guarda, in Vampiri no, ma in questo gioco quà il metagame è buono... fidati, son giochi DIVERSI e questo funziona benissimo così.
- che c'etra? io ho giocato a millemila giochi DIVERSI (Warhammer, Vampiri, KULT, CoC, D&D3.xfinder) e ti assicuro che in TUTTI se hai un Bravo GM che picchia in testa chi fa metagame, ci guadagni e basta... o forse tu sei un POWERPLAYER?
- sigh ... Fus Ro Dah!

This.

E' il motivo per cui tutti i tentativi di presentarsi come "il volto amichevole" degli indie,  e dire "sono giochi come gli altri", si sono rivelati velleitari e fallimentari.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Dario Delfino

  • Membro
  • Top 5: Shock, TBabe, M Bubblegum, Arena, Monhearts
    • Mostra profilo
    • Blog senza censura
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #8 il: 2012-11-11 11:43:11 »
Anche io come Marco fino ad ora mi sono limitato a parlare del singolo gioco, evitando di citare un'intera categoria (che, in pratica è spesso individuata solo in negativo: gdr non parpuzio). Questo va bene, è utile e pratico, ma di fatto significa evitare il problema, ignorarlo, far finta che non esista, quando invece è chiaro che si tratta di giochi che appartengono ad una stessa specie e che... non è quella dei gdr c.d. tradizionali.


Io mi annoio a dover spiegare che i giochi che faccio io (tutti e 50...) non c'entrano una mazza con altri 50 giochi che però si chiamano tutti e 100 allo stesso modo. E non è una differenza piccola come "giochi alla americana" e "giochi alla tedesca". TUTTO nei gdfi è diverso dai gdr: l'impostazione mentale, lo scopo, il modo in cui ci si diverte, l'importanza del manuale, il tempo di apprendimento, la durata.... tutto. L'unico punto in comune è che ci si siede attorno ad un tavolo e principalmente si parla.


Voler far rientrare nella stessa categoria i gdr ed i gdfi è come voler considerare ugualmente dei giochi di carte scopa, briscola, rubamazzetto... e dominion, race for the galaxy, munchkin... Sono categorie DIVERSE. Sì, entrambi usano carte, ma, cavolo, è un'altra cosa. E l'analogia è calzante anche per quanto riguarda il mezzo utilizzato: in briscola, scopa, rubamazzetto, ecc si utilizzano le carte italiane, sempre lo stesso identico mazzo, così come nei vari parpuzio l'impostazione mentale è sempre la stessa, mentre negli altri giochi di carte ci sono regole estremamente diverse, scopi diversi, ed ogni gioco si fa in maniera sensibilmente diversa dagli altri.


Il termine fiction, poi, è secondo difficilmente fraintendibile, anche perché l'inglese oggi è molto ben conosciuto ed utilizzato. L'italiano medio sa benissimo cosa vuol dire hello...


Ed il nome nuovo per i gdr-diversi-dai-vecchi-gdr non lo si può certamente imporre a chi è venuto prima! Come puoi dire a chi gioca ai tradizionali che quello che fanno non è un gdr? Il termine scelto è quello, che sia più o meno calzante è un altro discorso, ma certamente non si può cambiare retroattivamente una parola che ha un certo significato... :\


E non capisco bene quale potrebbe essere la confusione a cui fa riferimento Giorgia. Se ti presentassi Cnv, aips, cuore di mostro, bti, shock, ecc dicendoti che sono giochi di fiction interattiva cosa ti confonderebbe?


Ma forse l'equivoco nasce dal fatto che evidentemente si fa fatica a distaccarsi dal termine gdr.
I giochi di fiction interattiva NON sono giochi di ruolo. I gdfi non sono una banale sottocategoria dei gdr: sono UN'ALTRA COSA!


Ed il nome E' importante. Perché non ha senso ogni volta dover fare uno spiegone di mezz'ora per chiarire che Tb non c'entra una beata fava con pathfinder e tutti gli altri gdr...
- Oh, ciao Dario, quali sono i tuoi interessi?
- Be' mi piace leggere, suonare, guardare film e telefilm, giocare al computer, ai giochi da tavolo e ai giochi di ruolo.
- Ah, perciò ti piacciono quelle cose tipo dnd?
- No, veramente...
- Ho capito, ti piace il mondo di tenebra! Vampiri, Werewolf, sì sì tutto chiaro. (che sfigato)
- No, guarda... no. Devi sapere che esiste tutta una serie di giochi che sono estremamente diversi dai gdr tradizionali e che... blablablablabla. 


Che noia.


Rifacciamo.


-Oh, ciao Dario quali sono i tuoi interessi?
- Be' mi piace leggere, suonare, guardare film e telefilm, giocare al computer, ai giochi da tavolo e ai giochi di fiction interattiva.
- Eh? Cosa sono 'sti giochi di fiction interattiva?
- Fondamentalmente sono giochi in cui si crea una storia tutti insieme.
- Ah, ho capito. Tipo dnd!
- No, non c'entra niente. Magari ci assomiglia vagamente ma è proprio un altro genere.
- Mmm, tipo il mondo di tenebra? Vampiri, Werewolf...?
- No, no! E' proprio un'altra cosa! Mmm, è un po' come suonare in un gruppo jazz in cui sei contemporaneamente autore e spettatore della musica che si sta creando.
- Ah... Interessante.
- Se vuoi qualche volta giochiamo insieme, se ti va!




E ripeto: il nome è importante. Nome omen, dicevano i romani. E' una questione che è cara a tutti. Se non fosse per l'equivoco che si genererebbe con l'omonima casa editrice un nome valido potrebbe essere "giochi di narrattiva"... Non so se mi spiego. E', ribadisco, una categoria di giochi troppo diversa dai vecchi gdr per non meritare un nome proprio. E NON è affatto una sottocategoria dei gdr, è un altro genere. I gdfi sono una sottocategoria dei GIOCHI, non dei gdr.


Perché restare ancorati ad un nome che genera confusione? Perché voler imporre a tutti i costi un confronto diretto coi vecchi gdr, che, di fatto, sono un'altra cosa? Perché limitarsi ad essere un sottogenere di un qualcosa in cui non ci si identifica più? Se i gdr vecchi fossero la musica metal i gdfi non sarebbero né musica powermetal, né epic metal, né nu metal, né deathmetal né niente. Sarebbero un altro genere musicale, tipo il jazz, o forse la musica elettronica.




Perché soffrire dei retaggi legati all'espressione gdr quando i giochi nuovi NON SOFFRONO dei loro difetti "intrinseci ed inelimibabili"? Non ha senso. E' solo per ragioni storiche che non si è ancora cambiato nome. Ma si è rivelato necessario individuare comunque una sorta di sottocategoria (gdr indipendenti, gdr new wave, gdr next generation, gdr narrativisti, ecc). Nessuna sottocategoria però raggiunge né raggiungerà mai il senso e la dignità di questi giochi, e questo, semplicemente, perché non sono gdr, così come la musica elettronica non è un sottogenere della musica metal.


Illuminante in tal senso è stato il mio amico Gabriele che dopo aver giocato ad Arena ha detto che "era l'opposto di un gdr", o Ezio che nello spiegare Montsegur diceva chiaramente, e a ragione, "capirete meglio questo gioco se partite dal presupposto che NON è un gdr. E' un'altra cosa." Un Gdfi appunto.
E come dimenticare Patrick che ribadiva a chiare lettere che Microscope non è un gdr?




Per passare dai gdr vecchi ai gdr moderni c'è voluto un pizzico di coraggio e di onestà. Non è facile ammettere con se stessi che ci sono tanti e tanti giochi che sono fatti meglio di quelli ai quali si è abituati e nei quali si è investito tanto, tantissimo tempo e denaro. Non è facile ammettere che in 40 pagine di manuale scritte bene c'è molto più divertimento e coerenza delle 400 che si sono studiate con fatica. Non è facile capire che la parte più divertente dei gdr è la storia e che il resto non è poi così importante. Non è facile staccarsi dal vecchio schema a cui si è abituati. Se si vuole spiegare un Rolemaster a qualcuno che conosce vampiri dnd, gurps & company è molto facile: gli si dice che è un gdr e già si entra nella corretta impostazione mentale.


Ma questa formazione mentale è sbagliatissima per tutti (TUTTI) i gdr nuovi, i gdfi... è proprio deleteria! E non importa quanto il gioco assomigli a quelli vecchi (punti esperienza, classi, gm... vedi il mondo dell'apocalisse...) l'intero approccio al gioco è totalmente differente, ed utilizzare i vecchi schemi è sempre sbagliato e porta all'inevitabile "rottura" del gioco e del divertimento. E questo perché? Perché non sono gdr...


Dicevo, c'è voluto coraggio ad ammettere che i giochi nuovi fossero superiori a quelli vecchi, ora ce ne vorrà un'altra manciata per ammettere che i giochi nuovi sono talmente diversi che appartengono ad un'altra categoria. Bisogna avere le palle di ammettere che non sono gdr. Del resto, perché non farlo?




- Ciao, sono Jonny Zen, mi piacciono i gdfi ma non ho nulla contro gli altri giochi.
- Ah fico, che sono sti gdfi?
- giochi fichi fanno questo quello e quell'altro.
- Aaaaah! Capisco! Sono gdr!
- No, non sono gdr. Sono un'altra cosa.
- Mmm, boh. A me piace Vampiri, giochi con me?
- No, grazie. Non mi piacciono i giochi di ruolo.
Dario Delfino

Patrick

  • Membro
  • a.k.a. patmax17
    • Mostra profilo
    • Mio DeviantArt
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #9 il: 2012-11-11 12:36:12 »
giochi di narrazione interattiva?
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #10 il: 2012-11-11 13:07:09 »
Sinceramente non vedo perchè dovremmo cambiare il nome a una cosa solo perchè alcuni si irritano! Problemi loro.
questi sono a tutti gli effetti GDR giochi dove di interpreta un ruolo! Punto!
Lo fanno in modo diverso da D&D punto e basta.
Se poi lo facciano meglio o peggio lo dovrebbe decidere chi li gioca. Se vuoi avere l'esperienza di D&D usi D&D se vuoi avere un'altra esperienza giochi altro, punto!


Semmai è ora di far capire che questi giochi non sono nati per essere "meglio" in modo assoluto, se vuoi giocare alla D&D con Cani hai una brutta sorpresa, ti esplode in faccia!


Io l'altro giorno parlavo con un'amico dopo la demo ad AIPS (che ora adora!) e mi chiedeva come mai per me AIPS era meglio del famigerato D&D. Io gli ho risposto candidamente: una fiction TV come in AIPS la fai con D&D? All'inizio mi ha risposto di si ma io ho incalzato: si ma con che parti del regolamento? A questo punto l'ho visto in difficoltà e ha ammesso che con D&D roba che avevamo appena giocato (da regole senza il master che risolve tutto!) non sarebbe mai venuta.


Punto e fine del discorso, questo è il punto focale, con questi giochi fai quello per cui sono scritto al meglio, perchè sono ben scritti playtestati ecc. ecc.


Vuoi farlo anche con D&D perchè ci sei affezionati? Cavolacci tuoi FINE!


Per il resto, cavoli loro io li continuerò a chiamare GDR! ;)

Leonardo

  • Membro
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #11 il: 2012-11-11 13:48:19 »
Ma forse l'equivoco nasce dal fatto che evidentemente si fa fatica a distaccarsi dal termine gdr.
I giochi di fiction interattiva NON sono giochi di ruolo. I gdfi non sono una banale sottocategoria dei gdr: sono UN'ALTRA COSA!

Devo ammettere che probabilmente sono molto più tradizionalista di te e che alla fine tendo ancora a rifarmi al Big Model, che continuo a ritenere la formulazione teorica attualmente più sofisticata di tutto quanto ruota attorno ai gdr da tavolo. Inutile dire quindi che sono in disaccordo con la maggior parte di quanto scrivi a proposito della necessità di distinguere quelli che tu ritieni giochi sostanzialmente diversi.
Quello che stai facendo è tracciare una linea assolutamente arbitraria, per quanto ti sembri invece talmente evidente da stupirti di fronte al fatto che altri non condividano le tue stesse esigenze. A parte pochi casi borderline, praticamente tutti i giochi post rivoluzione forgita che mi vengono in mente sono per me configurabili come gdr: condividono infatti l'esistenza di una narrazione negoziata (cioè mediata dal Sistema) come fulcro attorno al quale ruota l'intera esperienza di gioco, indipendentemente da quale sia lo "scopo" o, per meglio dire, l'esigenza ultima a cui la creazione di questa fiction risponde.
I giochi incoerenti non si distinguono per il fatto di generare una attività diversa bensì per il fatto di avere un design confuso che rende più difficile per i giocatori lavorare di concerto per la soddisfazione di una comune esigenza ludica.

Ovviamente, la risposta alla domanda "quanto si assomigliano due attività?" è strettamente dipendente dalla scala di osservazione, ossia dalla distanza a cui tu, osservatore, ti poni nell'analizzarle. Per questo si finisce inevitabilmente per tirare una linea arbitraria a demarcazione, facendo intervenire valutazioni soggettive e gusti personali. Dal momento che ritengo piuttosto futile elevare una esperienza personale a metro di valutazione globale, preferisco cercare di non tracciare proprio la linea, lasciando che il termine gdr finisca per abbracciare tutte quelle attività che hanno in comune le caratteristiche di cui sopra.

D'altra parte, considera a titolo di esempio la fotografia di reportage e quella commerciale di still-life. E' evidente che entrambe condividono una serie di caratteristiche (ad esempio, l'uso di strumenti di lavoro simili e una comunanza dei principi fondamentali sui cui si fonda la fotografia in generale, come la gestione della luce), eppure sono due generi fotografici talmente diversi che di solito richiedono specializzazioni diverse e finiscono per fare in modo che i professionisti di uno dei due campi raramente siano esperti anche nell'altro. Eppure la maggior parte delle persone non ha problemi a far ricadere entrambi sotto la più generale etichetta di "fotografia".

Iacopo Frigerio

  • Membro
  • Il Signor Coyote
    • Mostra profilo
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #12 il: 2012-11-11 14:53:22 »
condivido quanto detto da Leonardo, sul piano epistemologico...

Ma vorrei anche aggiungere delle argomentazioni sociali. Anche ammettendo di cominciare a usarlo, poi chi convincerà i distributori a creare la categoria GdFI nei loro cataloghi? Chi convincerà i negozianti (che hanno rappresentato una fetta considerevole delle vendite dei giochi Coyote, molto più di Play e qualsiasi altra manifestazione eccettuata Lucca)? L'anno prossimo dovremo tutti evitare di iscrivere i giochi al Best of Show perché non sono giochi di ruolo ma finirebbero per concorrere in quella categoria?

Altro esempio... Quest'anno, sfoggiando su tutte le mappe di Lucca Comics & Games il termine GDR nell'Indie Palace ho attirato almeno 7/8 gruppi di persone (per quanto abbia potuto notare io quando ero presente) che erano giocatori di ruolo, erano incuriositi dal vedere che giochi di ruolo c'erano, hanno giocato, si sono divertiti e hanno comprato un cumulativo di manuali stimabile attorno ai 400 euro (forse di più vado a spanne...). Clientela nuova, attirata proprio perché cercavano giochi di ruolo...
Mi si permetta di dubitare che otterrei lo stesso risultato se fuori mettessi Indie GdFI Palace.

Altro esempio... I giochi del sistema Gumshoe? Cosa sono? Lo spirito del secolo? Lo stesso Hot War... Dovrei cercare di venderli e lottare per far sì che il mondo riconosca GdFI solo perché qualcuno su internet rumoreggia? Se il gumshoe lo vende Janus è un GdFI se lo vende Giochi Uniti è un gdr? o è Janus che deve innaugurare la linea gdr e la linea gdfi? E su che base si dovrebbe dividerli?
L'Unico Anello che ha recentemente vinto come Best of Show e il Mondo dell'Apocalisse che ha vinto l'anno scorso?
Quanta credibilità avrei a parlare di Hot War come bellissimo gdfi e di fianco a me c'è il cartello celebrativo con scritto Hot War nomination BoS miglior Gdr?


Intendiamoci, il mio tono è davvero pacato, ma sono cosciente che attraverso la parla scritta non emerga e anzi sembri aggressivo, ma credetemi non lo è...
Bisogna capire che le categorie sono cose che vanno oltre al semplice 'oggi decidiamo di chiamarli mele al posto di pere', ci sono implicazioni sociali, commerciali, fenomenologiche... C'è dispendio di energie... E bisogna essere onesti con se stessi... Mi va bene non chiamare Spione e (probabilmente, non l'ho ancora letto) Shahida, ma tutti gli altri sono giochi di roleplay, perché spingono verso il roleplay come principale metodo di gioco... Non possiamo metterci a generare nuove demarcazioni prive di vero fondamento, o loro motivate da ragioni socio-commerciali. Neppure possiamo credere che un cambiamento così radicale possa comportare solo benefici senza creare grandi disagi.

Anzi genereremmo solo confusione...
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #13 il: 2012-11-11 15:35:22 »
E poi non per polemica è ora che i tradizionalisti accettino il fatto di dover condividere il loro spazio con altri GDR DIVERSI! PErchè quello che è importante che passi è che GDR e Parpuzio non sono sinonimi! Il GDR può ed è ben oltre Parpuzio. A molti in fiera li ho presentati e dimostrati così e come dice Iacopo a molti son piaciuti proprio perchè gli permettono di andare dove Parpuzio non può arrivare!
Se poi chi gioca la famigerato P. non accetta di condividere lo spazio e si sente "detronizzato" cavolacci suoi.




Giorgia

  • Membro
  • Giorgia Menozzi
    • Mostra profilo
    • Traduzione libera e gratuita di Dungeon World
Re:[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
« Risposta #14 il: 2012-11-11 17:38:00 »
Sul fatto che i gdr narrativi funzionino meglio di quelli tradizionali prefererirei aprire un altro 3d perchè IMHO dipende tantissimo dal gruppo.

Citazione
E non capisco bene quale potrebbe essere la confusione a cui fa riferimento Giorgia. Se ti presentassi Cnv, aips, cuore di mostro, bti, shock, ecc dicendoti che sono giochi di fiction interattiva cosa ti confonderebbe?
Diciamo che l'etichetta "fiction interattiva" potrebbe benissimo adattarsi a qualsiasi gioco di ruolo tradizionale, in quanto interpreti un personaggio e interagisci con altri per cui non la trovo esplicativa, trovo più sensato catalogare i giochi di ruolo per la presenza o meno di un master e per le regole di gioco.

Davvero i giocatori di ruolo tradizionale non riconoscono come gdr quelli con una forte componente narrativa? A me sembra piuttosto che ne ignorino l'esistenza e che l'esigenza di distinguersi sia più sentita da chi gioca a giochi "diversi" e che viene da determinate esperienze (a volte traumatiche)
Ma forse la mia è una visione parziale e  fortunatamenti di fantomatici "loro" che non accettano di condividere lo spazio (paura di contrarre brutte malattie? Di uscire dalla nicchia?) non ne ho mai incontrati...

Citazione
- Ciao, sono Jonny Zen, mi piacciono i gdfi ma non ho nulla contro gli altri giochi.
- Ah fico, che sono sti gdfi?
- giochi fichi fanno questo quello e quell'altro.
- Aaaaah! Capisco! Sono gdr!
- No, non sono gdr. Sono un'altra cosa.
- Mmm, boh. A me piace Vampiri, giochi con me?
- No, grazie. Non mi piacciono i giochi di ruolo.

Nel mio caso lo scambio di battute sarebbe:
G: Ciao sono Giorgia mi piace giocare di ruolo.
GDRT: Fico e che giochi ti piacciono?
G: Un po' di tutto, dipende..
GDRT: Ah.. ma conosci D&D o vampiri? Ti andrebbe di giocare?
G: Certo che  mi andrebbe, poi magari la prossima volta ti presento uno dei giochi che ho scoperto da poco, che ne dici?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile. Una traduzione libera per Dungeon World http://www.dungeonworld.it

Tags: