Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[Slow Down] Parpuzio è il vero gdr. Davvero.
Mirko Pellicioni:
Sinceramente non vedo perchè dovremmo cambiare il nome a una cosa solo perchè alcuni si irritano! Problemi loro.
questi sono a tutti gli effetti GDR giochi dove di interpreta un ruolo! Punto!
Lo fanno in modo diverso da D&D punto e basta.
Se poi lo facciano meglio o peggio lo dovrebbe decidere chi li gioca. Se vuoi avere l'esperienza di D&D usi D&D se vuoi avere un'altra esperienza giochi altro, punto!
Semmai è ora di far capire che questi giochi non sono nati per essere "meglio" in modo assoluto, se vuoi giocare alla D&D con Cani hai una brutta sorpresa, ti esplode in faccia!
Io l'altro giorno parlavo con un'amico dopo la demo ad AIPS (che ora adora!) e mi chiedeva come mai per me AIPS era meglio del famigerato D&D. Io gli ho risposto candidamente: una fiction TV come in AIPS la fai con D&D? All'inizio mi ha risposto di si ma io ho incalzato: si ma con che parti del regolamento? A questo punto l'ho visto in difficoltà e ha ammesso che con D&D roba che avevamo appena giocato (da regole senza il master che risolve tutto!) non sarebbe mai venuta.
Punto e fine del discorso, questo è il punto focale, con questi giochi fai quello per cui sono scritto al meglio, perchè sono ben scritti playtestati ecc. ecc.
Vuoi farlo anche con D&D perchè ci sei affezionati? Cavolacci tuoi FINE!
Per il resto, cavoli loro io li continuerò a chiamare GDR! ;)
Leonardo:
--- Citazione da: Dario Delfino - 2012-11-11 11:43:11 ---Ma forse l'equivoco nasce dal fatto che evidentemente si fa fatica a distaccarsi dal termine gdr.
I giochi di fiction interattiva NON sono giochi di ruolo. I gdfi non sono una banale sottocategoria dei gdr: sono UN'ALTRA COSA!
--- Termina citazione ---
Devo ammettere che probabilmente sono molto più tradizionalista di te e che alla fine tendo ancora a rifarmi al Big Model, che continuo a ritenere la formulazione teorica attualmente più sofisticata di tutto quanto ruota attorno ai gdr da tavolo. Inutile dire quindi che sono in disaccordo con la maggior parte di quanto scrivi a proposito della necessità di distinguere quelli che tu ritieni giochi sostanzialmente diversi.
Quello che stai facendo è tracciare una linea assolutamente arbitraria, per quanto ti sembri invece talmente evidente da stupirti di fronte al fatto che altri non condividano le tue stesse esigenze. A parte pochi casi borderline, praticamente tutti i giochi post rivoluzione forgita che mi vengono in mente sono per me configurabili come gdr: condividono infatti l'esistenza di una narrazione negoziata (cioè mediata dal Sistema) come fulcro attorno al quale ruota l'intera esperienza di gioco, indipendentemente da quale sia lo "scopo" o, per meglio dire, l'esigenza ultima a cui la creazione di questa fiction risponde.
I giochi incoerenti non si distinguono per il fatto di generare una attività diversa bensì per il fatto di avere un design confuso che rende più difficile per i giocatori lavorare di concerto per la soddisfazione di una comune esigenza ludica.
Ovviamente, la risposta alla domanda "quanto si assomigliano due attività?" è strettamente dipendente dalla scala di osservazione, ossia dalla distanza a cui tu, osservatore, ti poni nell'analizzarle. Per questo si finisce inevitabilmente per tirare una linea arbitraria a demarcazione, facendo intervenire valutazioni soggettive e gusti personali. Dal momento che ritengo piuttosto futile elevare una esperienza personale a metro di valutazione globale, preferisco cercare di non tracciare proprio la linea, lasciando che il termine gdr finisca per abbracciare tutte quelle attività che hanno in comune le caratteristiche di cui sopra.
D'altra parte, considera a titolo di esempio la fotografia di reportage e quella commerciale di still-life. E' evidente che entrambe condividono una serie di caratteristiche (ad esempio, l'uso di strumenti di lavoro simili e una comunanza dei principi fondamentali sui cui si fonda la fotografia in generale, come la gestione della luce), eppure sono due generi fotografici talmente diversi che di solito richiedono specializzazioni diverse e finiscono per fare in modo che i professionisti di uno dei due campi raramente siano esperti anche nell'altro. Eppure la maggior parte delle persone non ha problemi a far ricadere entrambi sotto la più generale etichetta di "fotografia".
Iacopo Frigerio:
condivido quanto detto da Leonardo, sul piano epistemologico...
Ma vorrei anche aggiungere delle argomentazioni sociali. Anche ammettendo di cominciare a usarlo, poi chi convincerà i distributori a creare la categoria GdFI nei loro cataloghi? Chi convincerà i negozianti (che hanno rappresentato una fetta considerevole delle vendite dei giochi Coyote, molto più di Play e qualsiasi altra manifestazione eccettuata Lucca)? L'anno prossimo dovremo tutti evitare di iscrivere i giochi al Best of Show perché non sono giochi di ruolo ma finirebbero per concorrere in quella categoria?
Altro esempio... Quest'anno, sfoggiando su tutte le mappe di Lucca Comics & Games il termine GDR nell'Indie Palace ho attirato almeno 7/8 gruppi di persone (per quanto abbia potuto notare io quando ero presente) che erano giocatori di ruolo, erano incuriositi dal vedere che giochi di ruolo c'erano, hanno giocato, si sono divertiti e hanno comprato un cumulativo di manuali stimabile attorno ai 400 euro (forse di più vado a spanne...). Clientela nuova, attirata proprio perché cercavano giochi di ruolo...
Mi si permetta di dubitare che otterrei lo stesso risultato se fuori mettessi Indie GdFI Palace.
Altro esempio... I giochi del sistema Gumshoe? Cosa sono? Lo spirito del secolo? Lo stesso Hot War... Dovrei cercare di venderli e lottare per far sì che il mondo riconosca GdFI solo perché qualcuno su internet rumoreggia? Se il gumshoe lo vende Janus è un GdFI se lo vende Giochi Uniti è un gdr? o è Janus che deve innaugurare la linea gdr e la linea gdfi? E su che base si dovrebbe dividerli?
L'Unico Anello che ha recentemente vinto come Best of Show e il Mondo dell'Apocalisse che ha vinto l'anno scorso?
Quanta credibilità avrei a parlare di Hot War come bellissimo gdfi e di fianco a me c'è il cartello celebrativo con scritto Hot War nomination BoS miglior Gdr?
Intendiamoci, il mio tono è davvero pacato, ma sono cosciente che attraverso la parla scritta non emerga e anzi sembri aggressivo, ma credetemi non lo è...
Bisogna capire che le categorie sono cose che vanno oltre al semplice 'oggi decidiamo di chiamarli mele al posto di pere', ci sono implicazioni sociali, commerciali, fenomenologiche... C'è dispendio di energie... E bisogna essere onesti con se stessi... Mi va bene non chiamare Spione e (probabilmente, non l'ho ancora letto) Shahida, ma tutti gli altri sono giochi di roleplay, perché spingono verso il roleplay come principale metodo di gioco... Non possiamo metterci a generare nuove demarcazioni prive di vero fondamento, o loro motivate da ragioni socio-commerciali. Neppure possiamo credere che un cambiamento così radicale possa comportare solo benefici senza creare grandi disagi.
Anzi genereremmo solo confusione...
Mirko Pellicioni:
E poi non per polemica è ora che i tradizionalisti accettino il fatto di dover condividere il loro spazio con altri GDR DIVERSI! PErchè quello che è importante che passi è che GDR e Parpuzio non sono sinonimi! Il GDR può ed è ben oltre Parpuzio. A molti in fiera li ho presentati e dimostrati così e come dice Iacopo a molti son piaciuti proprio perchè gli permettono di andare dove Parpuzio non può arrivare!
Se poi chi gioca la famigerato P. non accetta di condividere lo spazio e si sente "detronizzato" cavolacci suoi.
Giorgia:
Sul fatto che i gdr narrativi funzionino meglio di quelli tradizionali prefererirei aprire un altro 3d perchè IMHO dipende tantissimo dal gruppo.
--- Citazione ---E non capisco bene quale potrebbe essere la confusione a cui fa riferimento Giorgia. Se ti presentassi Cnv, aips, cuore di mostro, bti, shock, ecc dicendoti che sono giochi di fiction interattiva cosa ti confonderebbe?
--- Termina citazione ---
Diciamo che l'etichetta "fiction interattiva" potrebbe benissimo adattarsi a qualsiasi gioco di ruolo tradizionale, in quanto interpreti un personaggio e interagisci con altri per cui non la trovo esplicativa, trovo più sensato catalogare i giochi di ruolo per la presenza o meno di un master e per le regole di gioco.
Davvero i giocatori di ruolo tradizionale non riconoscono come gdr quelli con una forte componente narrativa? A me sembra piuttosto che ne ignorino l'esistenza e che l'esigenza di distinguersi sia più sentita da chi gioca a giochi "diversi" e che viene da determinate esperienze (a volte traumatiche)
Ma forse la mia è una visione parziale e fortunatamenti di fantomatici "loro" che non accettano di condividere lo spazio (paura di contrarre brutte malattie? Di uscire dalla nicchia?) non ne ho mai incontrati...
--- Citazione ---- Ciao, sono Jonny Zen, mi piacciono i gdfi ma non ho nulla contro gli altri giochi.
- Ah fico, che sono sti gdfi?
- giochi fichi fanno questo quello e quell'altro.
- Aaaaah! Capisco! Sono gdr!
- No, non sono gdr. Sono un'altra cosa.
- Mmm, boh. A me piace Vampiri, giochi con me?
- No, grazie. Non mi piacciono i giochi di ruolo.
--- Termina citazione ---
Nel mio caso lo scambio di battute sarebbe:
G: Ciao sono Giorgia mi piace giocare di ruolo.
GDRT: Fico e che giochi ti piacciono?
G: Un po' di tutto, dipende..
GDRT: Ah.. ma conosci D&D o vampiri? Ti andrebbe di giocare?
G: Certo che mi andrebbe, poi magari la prossima volta ti presento uno dei giochi che ho scoperto da poco, che ne dici?
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