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[SLOW DOWN] [INCbook '13] Entusiasmo prima di tutto!

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Giulia Cursi:

--- Citazione da: Simone Micucci - 2012-11-07 20:58:38 ---Alla fine il contagio è una questione di disponibilità e fiducia. Qualcuno deve essere disponibile a "contagiare", a condividere piccole parti di se e del proprio tempo, a dedicare questo suo tempo e questa sua esperienza ad un altro. E questo qualcun altro deve essere disponibile a "farsi contagiare", ad accettare i consigli e le esperienze altrui.
Se c'è questo rapporto di fiducia reciproca, di pazienza, di disponibilità e di entusiasmo...allora avviene il contagio.

--- Termina citazione ---

Penso anch'io che alla fine sia anche una questione di fiducia, non si può accettare una parte di un altro senza fidarsi di lui/lei.
Però credo servano anche coraggio e curiosità:
- La curiosità di provare cose nuove o incontrare nuove persone e conoscerle. Cani? Ma non mi piace il western! Dai prova! (è una figata di gioco).
- Il coraggio di accettare ciò che gli altri ci danno e di dare lo stesso, se i miei compagni non avessero dato tutto nella campagna di Cuori di Mostro di Woodhaven, io non avrei mai avuto il coraggio di condividere tanto; però è lampante che dopo due sessioni il mio rapporto con Lapo ad esempio sia passato da conoscenti a amici stretti.



--- Citazione da: Matteo Suppo - 2012-11-08 01:19:43 ---Credo che una contaminazione debba essere un po' come una mossa dura del mondo dell'apocalisse. Bella e terribile, significativa e irrevocabile.

--- Termina citazione ---

A volte però questa contaminazione avviene anche senza che tu te ne renda conto subito. :)

Niccolò:

--- Citazione da: Nenhiril - 2012-11-08 10:59:17 ---

--- Citazione da: Matteo Suppo - 2012-11-08 01:19:43 ---Credo che una contaminazione debba essere un po' come una mossa dura del mondo dell'apocalisse. Bella e terribile, significativa e irrevocabile.

--- Termina citazione ---

A volte però questa contaminazione avviene anche senza che tu te ne renda conto subito. :)

--- Termina citazione ---

come ne il mondo dell'apocalisse: misdirect!

Giulia Cursi:
Vi è mai successo che qualcuno vi facesse provare un gdr un po' horror ad esempio e da lì abbiate scoperto un'interesse per la letteratura o la cinematografia horror?

Io ad esempio adoro i gialli di Agatha Christie e quando abbiamo giocato a Il Gusto del Delitto Simone si è detto interessato a leggerne qualcuno, perché gli ho fatto notare quanto mi trovassi bene con la struttura della trama e tutti i vari elementi di colore.
Inoltre gli ho parlato di tutte le varie somiglianze tra i libri e il gioco e questo lo ha fatto interessare.


Di base cosa vi spinge a voler condividere questo con gli altri? Personalmente quando qualcosa mi piace non vedo l'ora di farla conoscere, specialmente se so che ci sono alcuni miei amici che l'adorerebbero quanto me se non di più!
Ma riguardo le demo che faccio di Mondo dell'Apocalisse le motivazioni che mi spingono sono diverse:

1) Conoscere giocatori nuovi e magari nuovi amici.

2) Far provare un gioco amatissimo a chi entra nella community e magari non ha mai provato nessuno di questi bomboloni.

3) Far conoscere loro altri giocatori e almeno una persona oltre me che sta da diverso tempo nella community.

4) Divertirmi con altre persone. (questo è il motivo principale!^^)

Mauro:

--- Citazione da: Nenhiril - 2012-11-12 16:30:45 ---Vi è mai successo che qualcuno vi facesse provare un gdr un po' horror ad esempio e da lì abbiate scoperto un'interesse per la letteratura o la cinematografia horror?
--- Termina citazione ---
È una cosa un po' diversa, non so se possa esserti utile, ma io ho letto The Wall anche per vedere qualcosa di ambientato in Varsavia all'incirca nel periodo di Grey Ranks e per avere spunti da usare nel gioco; poi ho letto anche Hiroshima, stesso autore, sia per l'argomento, sia perché l'altro mi è piaciuto.

Fabio Succi Cimentini:
A me è capitata la magia col Mondo dell'Apocalisse: mi ha dato un'angolatura nuova al filone post-apocalittico, che fino ad ora guardavo senza troppo interesse. O era troppo tamarro o troppo plumbeo, e condito con un'estetica o del fetish-tamarro o della scarsità totale) che mi diceva poco. M'è servito quel maledetto gioco, in sforzo combinato con Fallout 3 che giocavo più o meno nello stesso periodo, per vedere tutti i lati della ricostruzione di una società, del rapporto politico/simbolico col passato, della scarsità che costringe il formarsi di nuove soluzioni... insomma, una prospettiva che ora trovo molto preziosa. E mi ha fatto reinteressare al gioco di ruolo proprio nel momento in cui entrava la fase hangout/onde di nuove entrate/così via, che sappiamo non essere andata malaccio  ;D

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