Chiacchieriamo > Generale
Pietre miliari nel vostro percorso di giocatori
Lavinia:
Il contratto Sociale (Moreno mi correggerà se dico cavolate ^_^) è quello che ti permette di giocare sul piano umano.
La definizione con cui mi trovo bene è: voler giocare a questo gioco, con queste persone, seguendo queste regole.
Giocare a questo gioco: non ha senso giocare ad un gioco "per far contenti gli altri" o perché si teme di essere altrimenti esclusi. Se qualcuno non vuole giocare ad un dato gioco, o si trova un gioco che tutti vogliono fare oppure ci si gioca senza quella persona (esempio concreto: nel mio gruppo a uno dei ragazzi non piace Changeling: the Lost. Dato che questa persona in estate si prende una pausa dal gioco, Changeling viene giocato quando lui non c'è in modo da rispettare le esigenze di tutti).
L'importante è che nessuno giochi ad un gioco che non vuole giocare, perché istintivamente partirà maldisposto, si metterà di traverso facendo opposizione e simili, a volte in maniera non cosciente, oppure si annoierà e giocherà in maniera svogliata.
Con queste persone: magari non ci si trova bene a giocare con una persona in generale, o a giocare a certi giochi con questa persona. Ad esempio, un dato compagno di giochi potrebbe essere normalmente non problematico, ma non essere in grado di accettare la sconfitta in giochi più competitivi (come molti giochi da tavolo e alcuni giochi di ruolo). Questo può portare alla nascita di dissapori e ostilità. La soluzione è non giocare con questa persona (o non giocare a certi giochi con questa persona).
Ciò può portare a situazioni sgradevoli in cui il resto dei giocatori potrebbe sentirsi messo davanti a duna situazione "scegliete: me o lui", ma in realtà è perfettamente possibile accordarsi su compromessi (ad esempio giocare una settimana con l'uno, una settimana con l'altro), e in ogni caso confrontarsi onestamente sulla faccenda è preferibile all'avere dissapori che covano sotto la cenere e che spesso esplodono apparentemente all'improvviso in tempeste di drammi e litigi (diverse persone qui sul forum hanno avuto di queste esperienze). Parlandosi e comportandosi con maturità, solitamente si trova una soluzione.
Seguendo queste regole (vere e proprie e sociali): questo copre sia ciò che riguarda il gioco (esempio: nei giochi del Mondo di Tenebra spesso è necessario eliminare regole inutili, e quali vengono mantenute o modificate all'interno di un gruppo che gioca il dato gioco rientra in questo caso) che ciò che riguarda le interazioni sociali, esempio dal mio gruppo: il padrone di casa si occupa del bere, gli altri del cibo, per i compleanni si porta se possibile una torta, se si è in ritardo di più di 15 minuti si avvisa, se c'è da rimandare si avvisa almeno 2 giorni prima, mezz'ora di chiacchere prima di giocare poi si sta sul pezzo, se avverti problemi alt avolo dillo chiaramente e se ne parla con calma cercando di risolvere; l'unica volta che abbiamo avuto problemi con un giocatore è stato perché, nonostante gli fosse stato detto chiaramente più volte quali erano le regole su ritardi e assenze, aveva l'abitudine di tirare il pacco DOPO l'orario di inizio (mandare un messaggio dicendo che mancava alle 9 e mezza, quando ci si trovava alle 9).
Diversamente la richiesta esplicita di parlare dei problemi al tavolo e di confrontarsi in modo maturo ha consentito di "disinnescare" problematiche nascenti che se lasciate irrisolte avrebbero facilmente portato problemi più grossi.
Come vedi, si tratta di cose che in altri ambiti si considerano ovvi (ad esempio, se i miei amici vanno al cinema a vedere un film horror con l'intento di vederlo seriamente, probabilmente starò a casa dato che a me non interessa), ma che spesso all'interno dei gruppi di gioco di ruolo non ingranano e ci si trova a giocare a giochi che non piacciono, con persone con cui non si vuole giocare e con regole sociali che non si condividono anche per anni prima di accorgersi dell'assurdità della cosa. Ci sono comunque molti casi (come il mio) in cui queste cose vengono inserite spontaneamente.
Se il contratto sociale è solido, allora probabilmente si riesce a giocare bene divertendosi anche a giochi subottimali, dato che c'è uno sforzo collettivo nel voler giocare a quella cosa per ricavarne una bella esperienza; al contrario, un gioco solidissimo spesso fallisce se giocato fra persone con un cattivo o non rispettato contratto sociale, perché appunto o c'è qualcuno che non vuole realmente giocarci, o si creano tensioni che possono mettersi in mezzo al giocare vero e proprio. Per questo è l'insieme più grande al cui interno si colloca il resto: se non c'è un contratto sociale solido, è facile che qualcosa vada storto a prescindere dal resto.
Spero di essere stata chiara e non aver detto cavolate ^_^
Moreno Roncucci:
La Signorina Fantini ha the BMWatch Stamp of Approval.
Giorgia:
Grazie delle spiegazioni... diciamo che pur non usando quella terminologia avevo intuito qualcosa di simile... prima di uscire troppo dall'argomento cerco un 3d che avrei alcune curiosità a riguardo :)
Paolo Busi:
A parte D&D e CoC, il primo per entrare e il secondo per spaziare, direi Recon: una manciata di pagine di regolamento, due statistiche in croce,per fare i personaggi, il party obbligato dal gioco e via. Penso che meriterebbe una rivisitazione usando il sistema de IMDA.
Poi AiPS perché ha rivouzionato tutto, Spione (perché è un gioco di ruolo Politico) e Il Mondo dell'Apocalisse (perché dà al master due principi tanto banali quanto importanti: Sii fan dei personaggi e Guarda tutti attraverso un mirino.
Matteo Suppo:
--- Citazione ---Grazie delle spiegazioni... diciamo che pur non usando quella terminologia avevo intuito qualcosa di simile... prima di uscire troppo dall'argomento cerco un 3d che avrei alcune curiosità a riguardo
--- Termina citazione ---
Non farlo! Ti perderai nell'oscuro labirinto dei wall of text di Moreno! Nessuno ne è uscito uguale a prima! Io avevo i capelli corti prima!
Per far sembrare questo post in topic provvederò a raccontare la mia storia ludica. Poiché l'ho già fatto in 18 modi diversi, lo affronterò come una cronologia:
* 30 giugno 1985: Inizio a giocare Life: the Beginning
* da qualche parte negli anni 90: ai miei genitori viene regalata questa: http://img705.imageshack.us/img705/273/003dnd.jpg
* anni 96/97: sono un bambino ritardato (nel senso che io ero ancora un bambino, mentre i miei compagni di classe erano già dei coglioni)
* anni 97/98: inizio a leggere Dragonlance e scopro la scatola di d&d in soffitta, mai aperta. Ci comincio a giocare da solo.
* anni 99/00: che merda di vita, ragazzi
* anni 00/01: inizio a giocare a d&d 3 con i compagni di classe.
* anni 01/03: le più belle giocate del mondo (sì, come no)
* mi son rotto di contare gli anni: inizio a frequentare il dragone.net, e scoprire che bisogna interpretare sennò si rischia di tirare i dadi e poi è un casino.
* sempre nello stesso periodo: inizio a giocare online, fregandomene delle regole
* 2004: fanno una demo al centro sociale del nuovo mondo di tenebra, e visto che sono un bravo master mi tocca completarla. Poco male, le regole non servono, tanto
* Dopo: Inizio a leggere le cronache del ghiaccio e del fuoco e a partecipare al forum www.labarriera.net
* 2008: accade questo: http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=8876 . In pratica Mauro rompe i coglioni per mesi su Cani nella Vigna e io e altri lo sfottiamo. Epperò inizio a leggermi cose astruse sulla teoria del gioco, con parole assurde tipo CA
* esce la 4a edizione di d&d: la critico pesantemente, e poi la gioco
* Mi iscrivo a GCG: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=719.msg10983#msg10983
* Negli anni successivi: mi nascondo tra gli utenti, accumulando status e scalando la piramide sociale fino a quando vi avrò tutti in pugno
* Futuro: BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
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