Autore Topic: shahida  (Letto 22786 volte)

Ezio

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Re:shahida
« Risposta #45 il: 2012-10-31 16:48:26 »
Usare lo Story Now per la Resistenza è un pensiero già pensato, ma non diro altro...
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Re:shahida
« Risposta #46 il: 2012-10-31 16:59:21 »


Paolo la domanda importante da farsi: sarebbe opportuno?

La resistenza italiana pensi sia meglio rappresentarla come una serie dii gesti incolsunti e scelte individuali oppure come un processo che partendo da motivazioni etiche personali diventa un movimento di liberazione. I gesti di una resistenza "vittoriosa" vanno al di la della guerriglia e dei sabotaggi, sono soprottutto segnati dalla solidarietà e dal consenso popolare.


La mia risposta è si, ma ci vorrebbe nel frattempo un gioco che dipinga la resistanza come giusta o perlomeno come necessaria, non solo inevitabile.
Non so, Iacopo, come sia meglio rappresentare la Resistenza, però vedo che sulla Resistenza è in atto un meccanismo di rimozione simile a quello della storia recente del Medio Oriente. E non sarebbe male offrire uno strumento per non dimenticare la pesantezza di certe scelte, proprio per non perdere la dimensione del singolo, dell'individuo davanti alla Storia. E mi pare di capire che Shahida offra un mezzo privo di retorica per entrare dentro certe scelte.
Un esempio: mia madre (classe 1937) passò una giornata intera in una piazza di non so quale paese in Abruzzo, assieme a sua madre, suo fratello e sua sorella davanti a due mitragliatici tedesche per venire fucilata se entro una certa ora mio nonno non si fosse presentato. Come lascito di quel giorno, settant'anni dopo, mia madre balbetta quando si emoziona. Ora prova a chiederle se la scelta di mettere a rischio, non la tua vita, ma quella di tua moglie e dei tuoi figli per un ideale - qualunque esso sia - è giusta o sbagliata.
Quando ho letto di Shahida e di una famiglia presa in mezzo da una guerra civile questo episodio è la prima cosa che mi è venuta in mente, da qui la domanda.


Si può sempre fare un Hack...
Solo che... sarebbe un hack dove non si parla della resistenza italiana, ma si parla del PERIODO che ha caratterizzato la resistenza e dovrebbe accettare scelte diametralmente opposte, tipo membri della stessa famiglia che disdegnano i partigiani e si alleano alla Repubblica di Salò, oppure anche collaborazionisti; tanto quanto membri della famiglia partigiani rossi, che si scontrano con membri della famiglia partigiani bianchi e che si scontrano con membri della famiglia partigiani liberali filo-guardia di finanza (che ricordiamo sempre essere stata L'UNICA forza armata che si è schierata col popolo...), e altri ancora che non si schierano, ma vorrebbero che l'Italia sia "vinta" dai rossi, e che litigano con altri che non si schierano ma vorrebbero gli americani in casa.
Cioè, Shahida è un gioco aperto, non è un gioco che ti vuole stimolare a diventare un terrorista.
Puoi tranquillamente giocare Shahida evitando qualsiasi forma di terrorismo esplicito... semplicemente, prima o poi moriranno tutti (ok, l'ho fatta facile :P era per spiegare che non c'è un drive etico esplicito nel gioco, proprio perché è Story Now).
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Niccolò

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Re:shahida
« Risposta #47 il: 2012-12-08 14:20:36 »
Usare lo Story Now per la Resistenza è un pensiero già pensato, ma non diro altro...

Spero solo non lo scriva un emiliano di sinistra, se no sai che scontatezza?

Moreno Roncucci

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Re:shahida
« Risposta #48 il: 2012-12-08 19:25:39 »
Nick, ormai gli emiliani di sinistra sono gli unici che se lo RICORDANO, che c'è stata la resistenza...

(ho avuto un incontro traumatico con il livello attuale di memoria storica fra "i giovani d'oggi" durante il tour condotto da Ezio a Reggio Emilia. E non perchè non ci fosse interesse fra i presenti, anzi. Ezio è un ottima guida ed erano tutti interessati. Semplicemente, di un sacco di cose nessuno gli aveva mai detto niente, nessuno gliel'aveva fatto sapere, nessuno gli aveva mai accennato la cosa: né famiglia, né scuola, né media)

Credo che un gdr sulla resistenza italiana sarebbe un atto "politico" quanto e più di quanto lo sia stato lo scrivere Shahida, e per gli stessi motivi: toccare cose che si vogliono fare dimenticare.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Niccolò

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Re:shahida
« Risposta #49 il: 2012-12-08 20:54:44 »
Beh no. Se lo ricordano bene anche i nostalgici... :-)

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