Gente Che Gioca > Gioco Concreto
shahida
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---E non parlo di guerre e bombardamenti: basti considerare l'embargo imposto all'Iraq dopo la prima guerra del Golfo e teso ad esasperare la popolazione fino al punto da spingerla a rovesciare Saddam dall'interno. Nel corso di circa sette anni le conseguenze dirette dell'embargo hanno causato la morte di almeno 150.000 bambini (e questa è la stima minima, alcune fonti arrivano a parlare di 500.000 vittime in eccesso rispetto ai tassi di mortalità precedenti alle sanzioni).
--- Termina citazione ---
Sono perfettamente d'accordo con te e direi che questi argomenti sono TUTTI possibili scenari di Shahida.
Peccato che non si possa parlare di politica su GcG, altrimenti ti asseconderei il discorso parlando dell'embargo a Cuba, che non è ancora stato tolto dopo 50 anni...
Mauro:
Io gente che non approfondisce l'ho vista da entrambe le parti; un mio ex collega era sempre pronto a dare contro a Israele, quando usciva una notizia o un video che li metteva in cattiva luce; ma era parimenti pronto a sostenere la falsità di qualunque notizia o video che li mettesse in buona luce. In entrambi i casi, tempo dedicato all'approfondimento: zero.
Non so quale sia il clima generale in Italia, ma di gente che dà contro a Israele perché sí (come di gente che la sostiene perché sí) ne ho vista parecchia.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-10-31 14:01:24 ---Sono perfettamente d'accordo con te e direi che questi argomenti sono TUTTI possibili scenari di Shahida.
Peccato che non si possa parlare di politica su GcG, altrimenti ti asseconderei il discorso parlando dell'embargo a Cuba, che non è ancora stato tolto dopo 50 anni...
--- Termina citazione ---
Puoi aprire un discorso in QUALSIASI spazio pubblico o privato (mail, G+, altri forum specializzati, siti, o che so io) e mettere qui il link. ^_^
La restrizione che vige su GcG serve per evitare "risse tra tifoserie" (e parlando di politica è molto facile "prendere in mano le bandiere"), non per impedire che si parli di qualcosa di "scomodo" tra utenti.
Moreno Roncucci:
La proibizione di parlare di politica si riferisce comunque a OFF TOPIC di politica
Per parlare di Shahida, non parlare di politica sarebbe impossibile (Shahida E' un gioco fortemente politico. Già l'idea di mettersi "nei panni dell'altro" è una cosa fortemente politica), ma finchè si rimane nell'ambito del gioco, e non si iniziano a scontrare gli schieramenti, va bene.
Questa infatti è la cosa alla base di tutta la serie "story now": se ci mettiamo a parlare della situazione arabo-israeliana attorno ad un tavolo finiamo per sparare slogan, mentre il mettere tutto sul piano personale e umano di personaggi che stiamo giocando, ci fa uscire dal piano degli slogan.
Il concetto di "Actual Play" applicato alle opinioni politiche... 8)
Paolo Busi:
--- Citazione da: Iacopo Benigni - 2012-10-30 18:50:23 ---
Paolo la domanda importante da farsi: sarebbe opportuno?
La resistenza italiana pensi sia meglio rappresentarla come una serie dii gesti incolsunti e scelte individuali oppure come un processo che partendo da motivazioni etiche personali diventa un movimento di liberazione. I gesti di una resistenza "vittoriosa" vanno al di la della guerriglia e dei sabotaggi, sono soprottutto segnati dalla solidarietà e dal consenso popolare.
La mia risposta è si, ma ci vorrebbe nel frattempo un gioco che dipinga la resistanza come giusta o perlomeno come necessaria, non solo inevitabile.
--- Termina citazione ---
Non so, Iacopo, come sia meglio rappresentare la Resistenza, però vedo che sulla Resistenza è in atto un meccanismo di rimozione simile a quello della storia recente del Medio Oriente. E non sarebbe male offrire uno strumento per non dimenticare la pesantezza di certe scelte, proprio per non perdere la dimensione del singolo, dell'individuo davanti alla Storia. E mi pare di capire che Shahida offra un mezzo privo di retorica per entrare dentro certe scelte.
Un esempio: mia madre (classe 1937) passò una giornata intera in una piazza di non so quale paese in Abruzzo, assieme a sua madre, suo fratello e sua sorella davanti a due mitragliatici tedesche per venire fucilata se entro una certa ora mio nonno non si fosse presentato. Come lascito di quel giorno, settant'anni dopo, mia madre balbetta quando si emoziona. Ora prova a chiederle se la scelta di mettere a rischio, non la tua vita, ma quella di tua moglie e dei tuoi figli per un ideale - qualunque esso sia - è giusta o sbagliata.
Quando ho letto di Shahida e di una famiglia presa in mezzo da una guerra civile questo episodio è la prima cosa che mi è venuta in mente, da qui la domanda.
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