Autore Topic: [Dilemma - Resoconti]: Tra Magia e dirigibili in una Praga steampunk  (Letto 2451 volte)

L'ESPERIENZA DI LUDWIG, ALA INDACO
 (è lunghissima!!!)

L’inizio di tutto, per Ludwig, è stato il richiamo: una sfumatura del tempo attratta da un uomo su un campo di battaglia ricoperto di cadaveri. Lui solo è sopravvissuto, perché è Nikolaj l’immortale. La larva vede la sua infelicità e gli dice che la sua capacità lo può rendere un condottiero di eserciti oppure che può imparare a conoscersi meglio, guardandosi dentro e guardando i “comuni mortali”. La Vita invece della Morte. Nikolaj capisce che forse è ora di cambiare e lascia l’esercito.
Michela, patrono di quest’Era, mi offre l’Ala Indaco per come ho posto alla Chiave due alternative agli antipodi.

Le Chiavi sono tutte e tre varie e bellissime, hanno vite complicate, soffrono per ingiustizie.
La mia Ala, ora ammantata di sfumature di indaco e con il nome umano di Ludwig, vuole conoscere tutte e tre le Chiavi, vuole lasciare il segno su tutte. Non capisce i dubbi e le esitazioni di Mykhail, per lui è tutto naturale anche se per nulla semplice.

Andrea lo conosce in un campo di lavoro dove il giovane sta aspettando che si concludano le indagini sul suo caso. Se fosse un bianco avrebbe i domiciliari, ma è uno schiavo senza impiego, quindi resta lì a spaccar pietre. Ludwig non riuscirà a cambiare la sua situazione questa volta, dovrà attendere mesi per donare ad Andrea una parte di sé, ma ogni incontro è importante e questo è quello che più mi è rimasto, seppure interrotto violentemente dall’Ala Rossa.
 Ludwig torna da Nicolaj e lo trova intento a vendere ogni suo avere per partire, forse per sempre. Non pensa ai servitori che lavorano per lui da una vita, non pensa ad altri che a se stesso. Ludwig gli presenta una alternativa (e lo tagga :) “Non vendere la tua casa, lasceresti senza lavoro i tuoi vecchi servitori, se hai bisogno di soldi, lavora. Viaggia e in ogni luogo fermati, abbassati al livello della gente comune, soffri con loro, mangia e lavora con loro. Diventa un uomo comune, tu che sei immortale”.
E così Nicolaj, segnato Martire, parte.
Felix lo ritroverà in India, mesi dopo, impiegato in una tintoria. I mesi da Martire lo hanno portato a lavorare per poche rupie, magro e stanco, eppure felice perché vive come un uomo comune. Potrebbe diventare un asceta (in India il passo successivo sarebbe diventare un dio in terra ;P) ma l’Ala Arancio riesce a ridargli una direzione Egoista, così da riportarlo in patria.

La storia con Caterina, la mutaforma, è la più difficile. Ludwig la incontra per la prima volta all’Accademia di Magia, trasformata in ragazzo, studente brillante. In quest’epoca le donne non hanno diritto a studiare magia. Ludwig l’avvicina, ma un fallimento di Scrutare nel profondo lo porta a svelare LUI una cosa di sè alla ragazza. Qualcosa che lui non vorrebbe svelare. Cioè che sa che lei non è Carl ^^
Ovviamente lei fugge e la scena finisce con molta amarezza e senza nulla di fatto.
La volta successiva decido di andarci giù più decisamente, mancano poche scene al termine dell’ Era e lei non è ancora stata segnata da nessuno. La condizione di egoista che ha fin dall’inizio la sta portando verso il precipizio... ho già tutto chiaro in mente, come rimetterla a posto, ma i dadi sono in agguato. Un altro fallimento di Scrutare e un successo scarso della mossa per segnarla Martire la convincono a capire che Ludwig è disperato (per come non riesce ad aiutarla!) e a farsi convincere a lasciare l’Accademia di Magia, cercando un’altra strada per imparare. Lo fa, ma se ne pente!!! Perché il successo è scarso, quindi non è segnata e neppure soddisfatta!
Il tempo sta davvero scadendo, vorrei fare altre scene, ma Caterina è diventata un caso disperato. Neppure Mykhail riesce a segnarla in alcun modo.
Ovviamente decido di provare fino ad ottenere un successo. Nel frattempo, Caterina, arrabbiata dalle porte chiuse e dall’indifferenza generale, usa le maniere forti per far sentire il problema delle donne che hanno il Dono ma non possono essere istruite. Fa saltare un ufficio pubblico e ovviamente finisce in galera.
E qui riesco finalmente a segnarla!!! Tornerà a pensare anche ai due fratellini che per mesi ha costretto a lavorare per pagarle gli studi e lavorerà con maggiore pazienza per trovare sbocchi per la sua sete di magia.
Nell’ultima scena, Ludwig la aspetta fuori dalla prigione e la conduce a casa, verso una nuova vita, piena di propositi (diventare educatrice come prima cosa).
La scena dell’addio è ovviamente con lei.
A dire il vero Caterina mi è entrata nel cuore fin dal primo incontro, in cui era trasformata in ragazzo per studiare. Quando ha letto (per la prima volta) nel profondo di un’Ala che cercava di leggere lei ^^

L’ultima scena, sopra una nave volante ancorata alla torre del porto di Praga, mentre il cielo si colora di tutte le sfumature dell’arcobaleno, è stata dolce ma anche priva di sorprese, ero sicura al 98% che la mia Ala sarebbe caduta (anche se lui aveva qualche dubbio in più). Felix ascende perchè sa che Nicolaj e Andrea non si sarebbero trovati davvero soli con Ludwig nei pressi mentre Mykhail non si è legato con nessuno quindi non ha davvero motivo di restare. Ludwig spera che nella prossima Era imparerà ad amare.

La sfumatura d’indaco resta sospesa nell’aria mentre Ludwig cade per cominciare un nuovo capitolo della sua esistenza. L’ultimo.

Narro io l’epilogo per tutte e tre le Chiavi, visto che le ho taggate tutte.
Dieci anni dopo, a villa Jaroslav sono cambiate molte cose: le ali dell’edificio son state ristutturate, dopo gli anni di abbandono. Quella più vivace, con elementi indiani e colori sgargianti è l’Ala Arancio, l’altra, più sobria, viene chiamata Ala Rossa perchè lì dentro “Non si giudica e non si viene giudicati” (frase preferita di Mykhail). In quell’ala sorge ora la scuola per signorine fondata da Caterina, dove si insegna (segretamente, almeno per ora) la magia alle ragazze.
Ludwig e Caterina si sono sposati, Andrea è diventato un avvocato di liberti (gli schiavi che hanno comprato la loro libertà) ma non ha mai formato una famiglia. Mentre Nicolaj viaggia.
In cuor suo spera che, nella sua lunga vita, gli capiterà di nuovo di incontrare un’Ala Arancio, che forse non si ricorderà di lui, ma che lui saprà riconoscere.




Manuela Soriani

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Bellssimo e toccante!
Sembra una sisnossi di un racconto.

^__^

Dolcissimo.


In cuor suo spera che, nella sua lunga vita, gli capiterà di nuovo di incontrare un’Ala Arancio, che forse non si ricorderà di lui, ma che lui saprà riconoscere.


Qui sono un po' commossa.
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.

Francesca sa scrivere, decisamente. ^_^ Bellissimo resoconto.

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