Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Il tradizionale è un gioco? Probabilmente no. [SLOW DOWN]

<< < (6/8) > >>

Loktar:
Premetto che io gioco ancora ai tradizionali, anche se il mio master, in pratica, utilizza dei principi che ricordano molto i nw.

Adesso, molto francamente, io mi diverto, ma la mia domanda è questa: in un vero tradizionale, è realmente un gioco?

Cioè, sicuramente è svago, intrattenimento, ma come posso interagire REALMENTE in una storia se questa è decisa dal master?

LA storia è creata da tutti? Non puoi avere un giocatore che decida per tutti.

La storia è creata da uno? Non è più un giocatore, ma neanche un arbitro, è DIO, e contro una divinità che può cambiare la realtà a suo piacimento, io non posso nulla.

Cioè, mi si permetta, NON C'E' GIOCO, sarebbe come giocare con o contro qualcuno che fa le regole al momento: "vinci" solo se decide di vincere.

Anche senza scomodare le definizioni da vocabolario, è palese che non c'è gioco: qualunque mia azione è influente solo SE al master va bene.

SOLO SE AL MASTER VA BENE

In pratica, io posso fare quello che voglio, ma alla fine è la sua storia che conta.

E' un bel film porno magari, ma io posso solo cambiare le inquadrature, le scene DEVONO rimanere quelle.

Non c'è gioco, c'è spettacolo, stop.

Non so se riesco a spiegarmi.

rgrassi:

--- Citazione ---Cioè, sicuramente è svago, intrattenimento, ma come posso interagire REALMENTE in una storia se questa è decisa dal master?
--- Termina citazione ---

Avrai lo stesso grado di interazione che hanno le avventure grafiche o testuali solo che al posto che esserci un programma software c'è un essere umano che nel migliore dei casi non cambia il codice e lo ricompila mentre sta giocando, nel peggiore dei casi ricompila a run-time e riscrive porzioni di codice.
Probabilmente questo mio delirio si ricollega al discorso di jack vice sulle similarità tra game design e system engineering e ad un altro thread abortito tempo fa sul fatto che il 'master' fosse semplicemente qualcosa di simile ad un server di mmorpg, in alcune derivazioni malsane.
Rob

Simone Micucci:
cerchiamo di non dogpilare Zachiel, per favore. In molti gli hanno dato la loro opinione. ^^

thondar:

--- Citazione da: Loktar - 2012-10-12 13:29:54 ---Adesso, molto francamente, io mi diverto, ma la mia domanda è questa: in un vero tradizionale, è realmente un gioco?

Cioè, sicuramente è svago, intrattenimento, ma come posso interagire REALMENTE in una storia se questa è decisa dal master?
--- Termina citazione ---
Cito lui ma rispondo anche agli altri.
Premesso che non so cosa intendi con "vero" tradizionale. Premesso che non so cosa intendi con interagire "realmente", per quanto ne abbia un'idea.

Ecco, ma tutto ciò non ha molto a che vedere con l'essere o non essere gioco dal momento che la definizione di gioco non parla di interazione "reale" e neanche di interazione. ora possiamo anche tralasciare le definizioni come ho consigliato io stesso e fare a capirsi. Se vuoi discutere dei difetti di un certo gioco fai pure. Se vuoi discutere quanto sia divertente fai pure. Non entrerò in questi argomenti per vari motivi. Ma quello che è sicuro è che lo considero un gioco. Siamo a un tavolo per divertirsi facendo qualcosa di attivo (che poi ci si riesca o meno, in caso trattasi di gioco con difetti) e interagendo, certo più che con un librogame. E' vero che è possibile giocarlo (uh? sempre gioco?) come librogame a scelta unica come dice Moreno ma se è per questo è possibile anche giocarlo a dare il manuale della testa di qualcuno... che vuol dire? giocalo come si deve e sarà certo più facile farti interagire per un DM che non per uno scrittore di librogame. Con altri giochi è più facile? questo gioco non ti piace? può darsi, ma ciò non cambia il punto del topic: sempre gioco è. Se poi vuoi parlare della reale influenza del giocatore sulla trama, bè... è un altro discorso sul quale passo

Loktar:
ATTENZIONE!!!

Quando gioco ad un testuale, un po' come in un libro game so che mi troverò di fronte a dei bivi, ma all'interno di un regolamento, l'autore del libro NON PUO' decidere che io prenda una strada rispetto ad un altra.

In un gioco di ruolo tradizionale, il master PUO' decidere quale strada debba prendere.

Il un libro game (che poi è un testuale) l'autore non è un deus ex machina una volta scritto il libro, nel tradizionale sì.

Il libro game "rispetta" il regolamento, il gdr alla D&D non ne ha bisogno in realtà.

Se scrivi "il master può fare quello che vuole", tutto il regolamento non ha più senso, sono soldi buttati.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa