Autore Topic: [Witch] Alcune considerazioni sulla facilità di gioco  (Letto 3457 volte)

Mauro

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Leggendolo avevo avuto l'impressione che sia piú difficile (e fragile) di Montsegur, ma potenzialmente piú figo; confermo la prima parte, devo ancora inquadrare la seconda.

Credo possa essere piú figo perché in Montsegur i giocatori scelgono per sé stessi, mentre in Witch sono N giocatori che devono scegliere la sorte dell'ultimo, senza sapere se sia veramente innocente o no e anzi sapendo che magari la strega è colpevole (o innocente), ma non sa di esserlo, e quindi ogni comportamento che punti verso l'innocenza (o viceversa) può essere in buona fede, ma fuorviante.

La fragilità si rischia in caso si sia in cinque giocatori: la risoluzione dei conflitti si basa sull'accordo al tavolo e sul voto in caso non ci si riesca ad accordare; quindi, quando si deve decidere se la strega brucerà o no, dato che la strega non vota si hanno quattro giocatori, e in caso di pareggio... non si riesce a decidere il fato della strega. Di fatto, il gioco implode.

E passiamo alla difficoltà. Prima di tutto, leggendo il manuale avevo notato che, mentre Montsegur dà indicazioni sulle scene (primo Atto: introduci i personaggi; secondo Atto: introduci complicazioni; ecc.), Witch non lo fa: ti dice di fare una scena, ma non c'è una "struttura tematica" come quella di Montsegur. I suggerimenti di scene aiutano, ma si è lasciati un po' piú a sé stessi.

La cosa che ho notato giocando, e che può creare altre difficoltà, è la mappa delle relazioni; è questa:


Quasi tutte le relazioni, con l'unica eccezione di Berrick-Hayden (scudiero di Hayden), sono domande: perché Armond dubita che Elouise sia una strega? Perché Hayden disprezza Thorne? E avanti cosí.

La relazione che da Berrick va nel vuoto dipende da questo: Which of your companions can you trust the most?.

Nel caso di Thorne e Armond, è forse anche peggio: What dark secret does Thorne know about you?. Quindi Armond può stabilire qualcosa di Thorne, ma questo qualcosa non entra in gioco finché non è stato stabilito e comunicato nella storia; quindi, Thorne (e anche Armond) dev'essere giocato con quell'incognita in sospeso.

E sí: Ham è totalmente isolato. È la guida, è stato pagato da qualcuno (chi, è una delle domande) e accompagna gli altri fino alla meta.

Viene quindi difficile, almeno all'inizio, giocare sulle relazioni tra i PG, perché quelle relazioni di fatto sono sospese finché le domande non hanno risposta; e considerando che all'inizio non si conoscono i personaggi, dare una risposta in breve non è necessariamente facile.

Controllando Montsegur, ho notato che diverse relazioni sono anche legate a domande: cosa provi quando giaci con Pierre-Roger? Perché ti sei acconciata i capelli alla stessa maniera di Cecille? Ecc. La differenza è che in Witch parte rilevante delle domande influenza il comportamento: disprezzi qualcuno, conosci un segreto su qualcuno, sei terrorizzata da qualcuno, ecc. Quindi Hayden dev'essere giocato con disprezzo verso Thorne... ma non sai perché. Invece, "Cosa provi quando giaci con Pierre-Roger?" ti fa cercare e approfondire qualcosa che il PG prova, ma non t'impone un comportamento: Arsende può amare Pierre-Roger, come odiarlo, come essere indifferente; in tutti i casi può giacere con lui.

Inoltre, in Montsegur ci sono molti piú legami non legati a domande: ruoli sociali, parentele, ecc.

Sarebbe interessante usare le scene d'Introduzione - brevi scene che tutti i PG, tranne Elouise, hanno nel Prologo - per iniziare a rafforzare quella rete, ma visto che sono scene narrate, non giocate, un giocatore dovrebbe narrare anche le azioni di altri PG; anche questo non è semplicissimo.

Al momento, ma l'ho giocato solo una volta e con parecchie interruzioni, l'impressione è che una partita venuta bene possa essere bella; ma che non sia cosí immediato riuscire a far venire bene la partita.
« Ultima modifica: 2015-08-03 11:31:15 da Mauro »

girolamo

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Re:[Witch] Alcune considerazioni sulla facilità di gioco
« Risposta #1 il: 2012-09-18 22:04:35 »
Ottima analisi, quindi mi limito giusto ad un paio di osservazioni.

E passiamo alla difficoltà. Prima di tutto, leggendo il manuale avevo notato che, mentre Montsegur dà indicazioni sulle scene (primo Atto: introduci i personaggi; secondo Atto: introduci complicazioni; ecc.), Witch non lo fa: ti dice di fare una scena, ma non c'è una "struttura tematica" come quella di Montsegur. I suggerimenti di scene aiutano, ma si è lasciati un po' piú a sé stessi.

Vero, ma va anche detto che il manuale dà almeno un'indicazione sul tono della scena. Inoltre, a volte il testo accompagnatorio agli atti suggerisce su cosa dovrebbero vertere le scene (vedi le domande alla fine di quello relativo al terzo atto); mentre altre volte sono le spiegazioni a pie' di pagina a farlo (vedi quelle relative al quarto atto: "This is the last chance to answer any outstanding questions and to sway opinions regarding Elouise").

Nel caso di Thorne e Armond, è forse anche peggio: What dark secret does Thorne know about you?. Quindi Thorne può stabilire qualcosa di Armond, ma questo qualcosa non entra in gioco finché non è stato stabilito e comunicato nella storia; quindi, Armond dev'essere giocato con quell'incognita in sospeso.

Su questo non sono d'accordo. Se fosse come dici tu, tale domanda rischierebbe facilmente di rimanere irrisolta, soprattutto le prime volte che si gioca, visto che sulla scheda di "Sir" Thorne non è menzionato niente del genere.
Credo invece che sia il giocatore di Br. Armond, come di norma, a dover dare una risposta alla sua domanda, nel frattempo stando un po' alla larga da, o magari cercando di compiacere, "Sir" Thorne, a causa del pericolo (esclusivamente "in gioco") che questi sveli il suo segreto.
"They want you dead or in their lie. Only one thing a man can do. Find something that's his. Make an island for himself."

Mauro

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Re:[Witch] Alcune considerazioni sulla facilità di gioco
« Risposta #2 il: 2012-09-19 01:44:16 »
Vero, ma va anche detto che il manuale dà almeno un'indicazione sul tono della scena. Inoltre, a volte il testo accompagnatorio agli atti suggerisce su cosa dovrebbero vertere le scene (vedi le domande alla fine di quello relativo al terzo atto); mentre altre volte sono le spiegazioni a pie' di pagina a farlo (vedi quelle relative al quarto atto: "This is the last chance to answer any outstanding questions and to sway opinions regarding Elouise")
Sicuramente; ma rispondere alle domande e indagare la propria opinione su Elouise è il centro del gioco, quindi sottolinearlo non aggiunge nulla di nuovo; e il testo accompagnatorio degli Atti, in quanto a indicazioni di possibili scene, mi pare poco efficace, meno del "In questa scena presenta il tuo personaggio" (e gli altri) di Montsegur.

Le domande del quarto atto parimenti sottolineano il senso del gioco: possono aiutare, ma mi sembrano meno efficaci.

Citazione
Credo invece che sia il giocatore di Br. Armond, come di norma, a dover dare una risposta alla sua domanda
Sí, errore mio; volevo dire "Quindi Armon può stabilire qualcosa di Thorne". Il concetto è lo stesso: c'è questo segreto tra i due, non si sa cos'è, e un giocatore ha la possibilità di decidere qualcosa di pesante (è un dark secret) su un altro personaggio.

Il passaggio avrebbe dovuto essere questo:

Citazione
Nel caso di Thorne e Armond, è forse anche peggio: What dark secret does Thorne know about you?. Quindi Armonde può stabilire qualcosa di Thorne, ma questo qualcosa non entra in gioco finché non è stato stabilito e comunicato nella storia; quindi, Thorne (e anche Armond, aggiungo) dev'essere giocato con quell'incognita in sospeso.
« Ultima modifica: 2015-08-03 11:33:15 da Mauro »

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