Autore Topic: L'aquila che credeva di essere un pollo  (Letto 8237 volte)

Michele Gelli

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L'aquila che credeva di essere un pollo
« il: 2012-08-08 00:19:36 »
I dati che saranno citati in questa discussione vengono da Alexa.com. Si tratta di un servizio che crea una “classifica” dei siti. Si va quindi da www.google.com che occupa stabilmente il numero uno a scendere. La cosa da ricordarsi è che a numeri minori corrispondono performance migliori del sito che viene “valutato”. È come una classifica o una hit-parade, dove è meglio arrivare in posizione 1 che in posizione 10.

Ora, Alexa ha una precisione discutibile (ci si sono sparsi sopra fiumi di inchiostro) ma nonostante tutto è comunque uno “standard industriale” de facto. Sono una certa cifra i miei clienti che lo usano per misurare le performance dei siti dei concorrenti e valutare la bontà dl mio lavoro come sviluppatore / SEO.

La mia opinione (anche professionale) è che i dati di Alexa NON sono oro colato (soprattutto quando le posizioni sono alte e i “distacchi” piccoli): ai miei clienti suggerisco di guardare solo gli ordini di grandezza o comunque distacchi consistenti. Sicuramente non sono significative distacchi dalla posizione 100.000 alla 100.002, e nemmeno dalla 95.000 alla 100.000, ma quando si iniziano a vedere distacchi da 80.000 ~ 90.000 alla 100.000, un’indicazione ragionevolmente chiara la si può ricavare. Quindi i dati di Alexa devono essere presi per ottenere una visione di insieme a grandi linee, non una classifica “di fino”.

È parecchio che per ragioni professionali tengo monitorare alcune realtà. Ed è veramente allucinante la distanza fra il “sentire comune” che si respira nei messaggi e la realtà dei fatti. Per cui c’è una serie di precisazioni che vorrei fare.

  • Non è vero che siamo (noi = GenteCheGioca.it) "sporchi e neri".
    Siamo stati in passato pochi, piccoli e neri, ma ora è vero l’esatto contrario. Pur con una forte stagionalità gentechegioca.it è una delle maggiori realtà nel panorama italiano ed internazionale. Ci sono mesi che la hanno vista – con la sola eccezione de La tana dei Goblin – di gran lunga in prima posizione. Negli ultimi mesi Gente che Gioca è rimbalzato su e giù dalla posizione 8.000 alla 12.000 (si parla di traffico Italia), Dragon’s Lair circa nella stessa fascia, GdR Italia (nonostante il portale abbinato al forum) dalla 35.000 alla 19.000, il 5° clone dalla 56.000 alla 16.000. La Tana dei Goblin ha sempre oscillato dalla 3.000 alla 4.000 ma (questa è una mia stima, fatta però su un sito su cui sto scrivendo un case history) se non avesse il gigantesco settore dedicato ai giochi da tavolo che ha, avrebbe una posizione che oscillerebbe fra la 50.000 e la 60.000.

  • Story games is the usican gentechegioca.
    Nello stesso periodo che Gente che Gioca manteneva una posizione fra il 270.000 ed il 400.000 (qui parleremo di traffico worldwide), story game altalenava fra 1.700.000 e 970.000, the Forge fra 1.00.000 ed 1.200.000. Per dare un metro di paragone, la Tana dei Goblin naviga attorno al 150.000 mentre Board Game Geek attorno al 5.000 ed il sito parallelo PRGgeek (pur MOLTO più giovane) attorno al 400.000.
Ora, come leggere questi numeri?

Soprattutto visto lo storico, direi che i “bomboloni alla crema” e i loro giocatori rappresentano la parte più vitale e ricca di energie del panorama italiano (e non solo). E che in questo momento stanno – come si dice dalle mia parti – “tirando la carretta” per l’intero settore. Se non a livello di vendite, a livello di energie ed entusiasmo.
Sarebbe bello per questa ricerca avere anche i dati relativi alla Cina. Qualcuno è in grado di aiutarmi?

Visto il trend, posso prevedere (mi piace vincere facile) in un non lontano futuro anche ospiti italiani a con americane.

Per la realtà Italia, poi, sarà interessante scoprire e valutare quale impatto avrà Google+, che sta venendo fortemente spinto dall’ambiente che ruota intorno a Gente che Gioca. Si tratta di una “X” ancora tutta da definire, ma che in questo settore si avvia ad avere un peso specifico significativamente più alto anche di facebook.
« Ultima modifica: 2012-08-08 00:21:58 da Michele Gelli »
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Luca Veluttini

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #1 il: 2012-08-08 02:48:49 »
La classifica su che base di numeri viene stilata? Nell'articolo non ne viene fatta menzione e io sono molto ignorante in materia.

Mi spiego: viene stilata in base al numero di clic? Di visite?

Grazie mille per la risposta.

Matteo Suppo

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #2 il: 2012-08-08 03:00:47 »
Si basano sui dati che raccolgono tramite la Alexa Toolbar e su altri metodi che non sono pubblici.


Insomma, un sondaggio a campione. Per questo non è così affidabile.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mattia Bulgarelli

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #3 il: 2012-08-08 03:27:11 »
L'impatto di G+ e di tutto il play-by-hangout (che, gente, è una figata: liberatevi dalla schiavitù di trovare gente per giocare in 30 Km di raggio!) sarà misurabile? Come?
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #4 il: 2012-08-08 03:48:00 »
L'impatto di G+ e di tutto il play-by-hangout (che, gente, è una figata: liberatevi dalla schiavitù di trovare gente per giocare in 30 Km di raggio!) sarà misurabile? Come?


Non ne ho idea. Però a me mi sconvolge(*) che un giorno sì e uno no mi si aggiunge qualcuno alla cerchia GcGplus °__°


(*) in a good way
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #5 il: 2012-08-08 04:05:57 »

Citazione
se non avesse il gigantesco settore dedicato ai giochi da tavolo che ha, avrebbe una posizione che oscillerebbe fra la 50.000 e la 60.000.


Occhio a fare queste dichiarazioni, perché sono stime personali :)


Ad ogni modo, quello che io valuterei - più professionalmente - è il tempo di permanenza nei thread, piuttosto che ranking e hits... :)
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #6 il: 2012-08-08 04:18:54 »
Riporto qui una cosa che ho postato anche su G+, ma è un concetto a cui tengo.

[/size]Una cosa che ho sentito dire molto spesso è che il rigore e il regolamento che la moderazione cerca di applicare su Gente Che Gioca è una roba pessima per l'immagine, che fa scappare via a gambe levate i parpuzi implumi e quant'altro e nessuno ci si caga per questo. Probabilmente è anche vero perché non è stato un caso ma una scelta consapevole prendere una strada di rigore che avrà certamente allontanato qualcuno ma reso questo luogo piacevole/utile/interessante per altri.[/color][/size]Io vedo tutti i giorni quanto lavoro c'è dietro le quinte, come i moderatori, discutano, ragionino, s'ingegnino per migliorare costantemente l'esperienza del forum per tutti gli utenti. Non mi sono voluta perdere l'occasione di confermare che non hanno sbagliato tutto, qualcosa di giusto lo hanno fatto, a quanto pare.[/color]
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Michele Gelli

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #7 il: 2012-08-08 05:56:14 »

Citazione
se non avesse il gigantesco settore dedicato ai giochi da tavolo che ha, avrebbe una posizione che oscillerebbe fra la 50.000 e la 60.000.


Occhio a fare queste dichiarazioni, perché sono stime personali :)
Era correttamenete specificato che si trattava di una mia stima. Ma - calcotato che ci sto scrivendo un case history e che ho indicizzato la tana meglio di google - ci rimarrei davvero male se avessi torto...

Ad ogni modo, quello che io valuterei - più professionalmente - è il tempo di permanenza nei thread, piuttosto che ranking e hits... :)
Posso anche essere daccordo. Ma mi sono dovuto arrangiare con quello che passava il convento.


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Michele Gelli - Narrattiva
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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #8 il: 2012-08-08 08:38:36 »


Ad ogni modo, quello che io valuterei - più professionalmente - è il tempo di permanenza nei thread, piuttosto che ranking e hits... :)
Posso anche essere daccordo. Ma mi sono dovuto arrangiare con quello che passava il convento.


Questo è un peccato perché secondo me calcolando il tempo di permanenza e il bassissimo bounce rate che mi immagino, avresti una risultato 10 volte migliore.
La validità di questo forum è la "precisione" delle risposte e la poca dispersività dei thread, quindi sicuramente chi ci arriva sta arrivando "dove voleva arrivare" :)



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Simone Micucci

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #9 il: 2012-08-08 08:55:34 »
[Questo è un peccato perché secondo me calcolando il tempo di permanenza e il bassissimo bounce rate che mi immagino, avresti una risultato 10 volte migliore.
La validità di questo forum è la "precisione" delle risposte e la poca dispersività dei thread, quindi sicuramente chi ci arriva sta arrivando "dove voleva arrivare" :)

Khanometro -> Mente rettile -> KSSS!!!!!!

XD

Seriamente Davide, mi semplifichi la lettura? bassissimo bounce rate? "chi ci arriva sta arrivando dove vuole arrivare"??!!
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #10 il: 2012-08-08 10:39:53 »
Il bounce rate è la percentuale di utenti che arriva su un sito dopo una ricerca e... se ne va.
Cioè, indica quella percentuale di utenti che clickando da google, aprono una pagina e la chiudono subito. Evidentemente perché non hanno trovato quello che cercavano.


Cioè... cerco "risiko".
Mi esce un thread di GcG che parla di come i GdR "nuovi" sono più simili al "risiko" (non ho detto che questo thread esista... è un esempio).
Non è quello che cerco, chiudo.


Questo tipo di comportamento, nelle statistiche di un sito, generano un "bounce". Un rimbalzo. Più è alta la percentuale di bounce rate, peggio è.
Si reputa "buona" una percentuale del 40% di bounce.
Essere sotto a questa soglia vuole dire avere un sito che è "interessante", perché chi arriva da un motore di ricerca, clicka e apre GcG ci rimane per tanto tempo, indicando quindi un interesse specifico e diretto.
Nello spiccio: fare 100 pagine viste con un bounce rate sotto al 40 è meglio che fare 1.000 visite all'80% di bounce rate, almeno in termini di "calcolo dell'interesse" e quindi della qualità di un sito.


In questo senso "sono arrivati dove volevano arrivare", ossia hanno aperto Google, hanno cercato (ad esempio) "Big Model" e hanno trovato uno dei mille mila thread in cui se ne parla e se ne sviscerano le teorie e abbondano le spiegazioni :)
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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #11 il: 2012-08-08 11:49:27 »
Dal canto mio purtroppo non riesco a seguire assiduamente il forum, ma:

1) sono arrivato su questo thread;
2) so me lo sono letto tutto con interesse (+ personale che ludico direi).

Keep going on!

Matteo Suppo

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #12 il: 2012-08-08 20:54:18 »
SU GCG abbiamo Google Analytics, che permette di calcolare una stima del bounce rate. Però non abbiamo la stessa cosa per altri forum, quindi non si possono fare paragoni.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #13 il: 2012-08-08 21:56:30 »
Questo lo capisco, ma si può dare un paragone con Alexa, + una valutazione "specifica e singola" con Google Analytics.
I due strumenti sono complementari :)
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Matteo Suppo

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Re:L'aquila che credeva di essere un pollo
« Risposta #14 il: 2012-08-11 01:06:23 »
Anyway, il bounce rate per GCG è sul 20%.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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