Autore Topic: [AP] L'amore ai tempi della guerra  (Letto 3488 volte)

Serenello

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[AP] L'amore ai tempi della guerra
« il: 2012-08-06 10:23:23 »
Per chi non lo sapesse L'amore ai tempi della guerra è un gioco di Mario Bolzoni e Luca Veluttini uscito dal contest 5x2 e pubblicato da Coyote (non ancora pubblicato, but soon).

E' un gioco per tre giocatori.
Uno nella parte del uomo, un giovane mandato in guerra e separato dalla sua amata.
Uno nella parte della donna, a casa ad aspettare il suo ritorno.
Uno nella parte di Guerra, che fa andare avanti gli eventi e metterà alla prova i due personaggi, cercando di cambiarli e vedere quanto è forte il loro amore.

Abbiamo giocato io nella parte del uomo, Manuela Soriani nella parte della donna e Marco Andreetto nella parte di Guerra (e di facilitatore, visto che noi non sapevamo le regole).

Abbiamo prima di tutto definito la guerra, optando per una irrealistica prima guerra mondiale. Nessuno di noi è un campione in storia quindi eravamo d'accordo che andava tutto bene, i capi saldi erano l'economia contadina da cui provenivano i due personaggi e la guerra dura e sfiancante.
Abbiamo incorporato qualche dettaglio storico fornitoci da Ezio durante la partita (come la superiorità tecnica e tattica degli austriaci) ma senza preoccuparci del "realismo".

Come prima cosa abbiamo creato 4 ricordi a testa (io e Manu) dei nostri PG, ricordi di come si sono conosciuti e di come hanno iniziato ad amarsi.
Qui Marco ha fatto quella che penso essere una piccola deviazione sulle regole.

La mia pessima memoria mi ha fatto scordare i nomi dei PG, quindi per il bene del AP saranno Gino e Luisa.

Io ho deciso che uno dei miei ricordi sarebbe stato della mia bella Luisa sul carretto padronale che offriva acqua fresca ai braccianti. Gino era un bracciante figlio di braccianti, mentre Luisa era la unica figlia, destinata a prendere le redini di tutto il terreno.
Come secondo ricordo butto lì l'idea di una scena alla vendemmia, con Gino e Luisa che pestano l'uva assieme nel barile, che poi sarebbe finita col loro primo bacio.
Marco ci chiede se vogliamo provare a giocarla. Ne è uscita una scena fantastica, col timore e l'inesperienza dei due, al ruscello a lavarsi i vestiti sporchi d'uva, conclusa col bacio predetto. Finita la scena ci siamo resi conto che dopo i ricordi avremmo dovuto separare i PG e delle scene così belle non facevano che rendere il tutto più difficile, così abbiamo optato (per il nostro bene) di non giocare le altre.

Qui faccio un appunto a Mario e Luca. L'idea è ottima, va gestita meglio perchè penso giocare tutti i ricordi al inizio prenderebbe troppo tempo, però da uno spessore e un peso ai PG nettamente maggiore. Non ho letto il manuale e non so se è già previsto (da quello che ha detto Marco penso di no) ma imho merita.

Finiamo i ricordi e passiamo al gioco vero e proprio. A turno i due giocatori degli amanti pescano una carta che dirà loro cosa succede al altro.
La mia prima pescata è stata "lei viene quasi violentata ma si salva alla fine".
Marco inizia a narrare di questa invasione degli austriaci e di Luisa che viene portata nel bosco. Io avevo appena giocato quella scena fantastica del primo bacio, ero distrutto. Avevamo concordato (io e Manu)  di non usare una meccanica del gioco da subito, ossia "spendere" i ricordi per ottenere il controllo sulla narrazione. Io ero li mangiarmi (letteralmente) le mani, pur sapendo che alla fin fine non sarebbe successo "il peggio". E' stata una scena fortissimo, probabilmente la più forte di tutto il gioco per me (NdMe: mentre Marco narrava ovviamente Manu interpretava il suo PG, io potevo dare consigli o altro, anche se il mio PG non era in scena, ma ero ammutolito). Finisce la narrazione, un sospiro di sollievo e continuiamo.

Un'altra scena che mi ricordo bene è quella in cui Manu pesca come spunto per Gino "un bambino muore per causa tua".
Marco narra la scena del mio squadrone in ricognizione, di notte, che incappa in una figura al bordo del bosco. Senza luce e impossibilitati a riconoscere chi fosse, alla sua prima mossa faccio fuoco e lo stendo. Sono costretto a giocare la scena in cui io devo portare via un mio compagno in shock dopo l'accaduto, che stringe il cadavere di questa bambina con ancora un orso di pezza in braccio, e rimettere in riga lo squadrone, per la nostra stessa sicurezza.
Finita la scena inizio a narrare la lettera che manderò alla mia amata. Un paio di dettagli per ricollegarsi alle lettere precedenti* e poi quando si tratta di parlare della bambina non ce la faccio. Luisa è a casa, incinta, che mi aspetta. Dirle che io sono al fronte a sparare a dei bambini? No way. La mia testa fa clik e riciclo l'orso di pezza in una maniera strana: invento di aver trovato un negozio, al paese, che vende orsi di pezza. Le prometto di comprarne uno e spedirglielo, per lei e per nostro figlio, alla prossima paga. Non è stata la scena più forte del gioco ma sicuramente è stata quella che mi ha spinto senza mezze misure a mentire nella lettera.

Ci sono state altre scene più o meno intense, ho avuto però la sensazione che l'intensità delle scene dipendesse troppo da come Guerra prenda lo spunto dato dalla carta. Per esempio.

In una scena successiva pesco "un'offerta irripetibile da un uomo facoltoso" per Luisa.
Marco narra di questo tizio che le offre di far tornare Gino dalla guerra se lei si concede a lui. L'ho trovata poco forte. Per me (e penso anche per Manu) la fedeltà di Luisa non era in dubbio. Era una cosa che non avrebbe mai fatto. Se Marco avesse scelto per esempio uno scambio diverso, tipo "se mi cedi la tua fattoria lo faccio tornare dalla guerra" sarebbe stato più interessante. Vedere come Luisa avrebbe reagito di fronte alla possibilità di perdere tutto quello che aveva e riavere il suo amato, oppure rimanere in quella odiosa situazione di incertezza, senza sapere se/quando Gino sarebbe tornato. Ecco, forse così l'avrei sentita di più.

Dopo poco abbiamo interrotto per mancanza di tempo, ma anche perchè la fortuna ai dadi ci aveva portato in una situazione in cui non potevamo perdere. Nessuno dei due avrebbe avuto l'esito peggiore anche se avessimo fallito nel peggiore dei modi tutti i tiri delle scene successive.


In conclusione, gioco fantastico. La meccanica secondo cui i due amati possono solo comunicare attraverso le lettere che si spediscono, l'incertezza sulle reazioni del altro/a se dici la verità su quello che ti è successo (come nella scena del bambino) lo rendono veramente glorioso come gioco.

Aspetto solo che venga pubblicato. :)



* anche qui, non ho letto il manuale e quindi non so che c'è, ma metterei l'accento su questa cosa. Incorporare dettagli dalle lettere precedenti, rispondendo effettivamente alla lettera che il tuo amato/a ti ha spedito nella scene precedente da una continuità al gioco ottima. Ha reso il tutto fluido (anche se passavano magari mesi in fiction fra una lettera e l'altra) e ha puntato il focus sul bisogno di mantenere il loro rapporto. Era evidente (per me) che Gino e Luisa non aspettassero altro che ricevere la prossima lettera del loro amante e potergli rispondere.

Moreno Roncucci

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #1 il: 2012-08-06 11:07:18 »
Finiamo i ricordi e passiamo al gioco vero e proprio. A turno i due giocatori degli amanti pescano una carta che dirà loro cosa succede al altro.
La mia prima pescata è stata "lei viene quasi violentata ma si salva alla fine".
Marco inizia a narrare di questa invasione degli austriaci e di Luisa che viene portata nel bosco. Io avevo appena giocato quella scena fantastica del primo bacio, ero distrutto. Avevamo concordato (io e Manu)  di non usare una meccanica del gioco da subito, ossia "spendere" i ricordi per ottenere il controllo sulla narrazione. Io ero li mangiarmi (letteralmente) le mani, pur sapendo che alla fin fine non sarebbe successo "il peggio". E' stata una scena fortissimo, probabilmente la più forte di tutto il gioco per me (NdMe: mentre Marco narrava ovviamente Manu interpretava il suo PG, io potevo dare consigli o altro, anche se il mio PG non era in scena, ma ero ammutolito). Finisce la narrazione, un sospiro di sollievo e continuiamo.

Una cosa non mi è chiara del meccanismo: tu peschi, Guerra fa il framing della scena e gioca gli altri personaggi presenti, ma in quel caso Manuela sapeva che carta avevi pescato? Cioè,  sapeva già l'esito della scena?

Poi, in generale, per questa e la carta successiva che descrivi...
Citazione
Un'altra scena che mi ricordo bene è quella in cui Manu pesca come spunto per Gino "un bambino muore per causa tua".
...viene descritto l'esito finale.

Qui no:
Citazione
In una scena successiva pesco "un'offerta irripetibile da un uomo facoltoso" per Luisa.
Marco narra di questo tizio che le offre di far tornare Gino dalla guerra se lei si concede a lui. L'ho trovata poco forte. Per me (e penso anche per Manu) la fedeltà di Luisa non era in dubbio. Era una cosa che non avrebbe mai fatto. Se Marco avesse scelto per esempio uno scambio diverso, tipo "se mi cedi la tua fattoria lo faccio tornare dalla guerra" sarebbe stato più interessante. Vedere come Luisa avrebbe reagito di fronte alla possibilità di perdere tutto quello che aveva e riavere il suo amato, oppure rimanere in quella odiosa situazione di incertezza, senza sapere se/quando Gino sarebbe tornato. Ecco, forse così l'avrei sentita di più.

Qui c'è una scelta da fare, e la scena non ha un esito già previsto.

I due tipi di "carta" sono differenziati in gioco o sono mischiati? Ci sono differenze in come vengono usate (a parte che per quello che descrivono)?
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Serenello

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #2 il: 2012-08-06 11:38:33 »
Finiamo i ricordi e passiamo al gioco vero e proprio. A turno i due giocatori degli amanti pescano una carta che dirà loro cosa succede al altro.
La mia prima pescata è stata "lei viene quasi violentata ma si salva alla fine".
Marco inizia a narrare di questa invasione degli austriaci e di Luisa che viene portata nel bosco. Io avevo appena giocato quella scena fantastica del primo bacio, ero distrutto. Avevamo concordato (io e Manu)  di non usare una meccanica del gioco da subito, ossia "spendere" i ricordi per ottenere il controllo sulla narrazione. Io ero li mangiarmi (letteralmente) le mani, pur sapendo che alla fin fine non sarebbe successo "il peggio". E' stata una scena fortissimo, probabilmente la più forte di tutto il gioco per me (NdMe: mentre Marco narrava ovviamente Manu interpretava il suo PG, io potevo dare consigli o altro, anche se il mio PG non era in scena, ma ero ammutolito). Finisce la narrazione, un sospiro di sollievo e continuiamo.

Una cosa non mi è chiara del meccanismo: tu peschi, Guerra fa il framing della scena e gioca gli altri personaggi presenti, ma in quel caso Manuela sapeva che carta avevi pescato? Cioè,  sapeva già l'esito della scena?

Riassumendo hai un mazzo di carte da 1 a 9, ne peschi una e confronti sul manuale cosa dice.
Noi abbiamo giocato leggendo ad alta voce lo spunto, quindi si, entrambi sapevamo come sarebbe finita in quel caso.


Poi, in generale, per questa e la carta successiva che descrivi...
Citazione
Un'altra scena che mi ricordo bene è quella in cui Manu pesca come spunto per Gino "un bambino muore per causa tua".
...viene descritto l'esito finale.

Qui no:
Citazione
In una scena successiva pesco "un'offerta irripetibile da un uomo facoltoso" per Luisa.
Marco narra di questo tizio che le offre di far tornare Gino dalla guerra se lei si concede a lui. L'ho trovata poco forte. Per me (e penso anche per Manu) la fedeltà di Luisa non era in dubbio. Era una cosa che non avrebbe mai fatto. Se Marco avesse scelto per esempio uno scambio diverso, tipo "se mi cedi la tua fattoria lo faccio tornare dalla guerra" sarebbe stato più interessante. Vedere come Luisa avrebbe reagito di fronte alla possibilità di perdere tutto quello che aveva e riavere il suo amato, oppure rimanere in quella odiosa situazione di incertezza, senza sapere se/quando Gino sarebbe tornato. Ecco, forse così l'avrei sentita di più.

Qui c'è una scelta da fare, e la scena non ha un esito già previsto.

I due tipi di "carta" sono differenziati in gioco o sono mischiati? Ci sono differenze in come vengono usate (a parte che per quello che descrivono)?

Come ho detto sopra non c'è differenze.
Ho notato anche io che alcuni spunti sono molto più "forti" di altri, e mi pare anche Manu e Marco fossero d'accordo.
In generale oltretutto quello che capita al uomo è molto più incisivo (uccidere un innocente, tradire i propri compagni) rispetto a quello che succede alla donna, ma non per tutte le scelte, è come una sensazione generale.

Non ho letto il manuale quindi non so se ci sono parti aggiuntive per Guerra. Leggendo solo gli spunti però mi è parso facile perdersi nello spunto e magari far uscire un framing meno sentito (come nella seconda scena che hai quotato).

Da quel che ho capito lo scopo di Guerra è testare i personaggi, vedere quanto cambieranno nel tempo in cui sono separati.

Mr. Mario

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #3 il: 2012-08-06 13:21:43 »
No, Moreno, "un bambino muore per causa tua" non è l'esito della scena, è il tema, serve per fare il framing e per partire. La scena vera e propria è a partire da quel punto, è sulle conseguenze e le ripercussioni di quello che è successo e su come queste cambiano il personaggio. Alcune sono più secche (es. uccidi un bambino o vieni aggredita) altre più aperte (una donna ti offre intimità/un uomo influente ti offre un favore) altre danno semplicemente un contesto (un tuo compagno vuole disertare/incontri un reduce). Non spingono tutti sugli stessi tasti, e quindi non vogliono essere tutti intensi allo stesso modo. Ci sono traumi, e ci sono invece lenti logoramenti.

Io non ho l'impressione che gli eventi di lei siano meno 'forti'. Ma avrei bisogno di essere calato nel contesto di una partita per mostrartelo, forse. Ti (Vi?) va di argomentare? E' un po difficile confrontarmi con una 'sensazione generale'. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Luca Veluttini

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #4 il: 2012-08-06 20:37:43 »
Sono curioso anche io di approfondire la "sensazione generale" che hai avuto riguardo gli eventi. ^^

Serenello

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #5 il: 2012-08-12 19:52:45 »
No, Moreno, "un bambino muore per causa tua" non è l'esito della scena, è il tema, serve per fare il framing e per partire. La scena vera e propria è a partire da quel punto, è sulle conseguenze e le ripercussioni di quello che è successo e su come queste cambiano il personaggio. Alcune sono più secche (es. uccidi un bambino o vieni aggredita) altre più aperte (una donna ti offre intimità/un uomo influente ti offre un favore) altre danno semplicemente un contesto (un tuo compagno vuole disertare/incontri un reduce). Non spingono tutti sugli stessi tasti, e quindi non vogliono essere tutti intensi allo stesso modo. Ci sono traumi, e ci sono invece lenti logoramenti.

Io non ho l'impressione che gli eventi di lei siano meno 'forti'. Ma avrei bisogno di essere calato nel contesto di una partita per mostrartelo, forse. Ti (Vi?) va di argomentare? E' un po difficile confrontarmi con una 'sensazione generale'. :)

Leggendo questo mi viene il dubbio che ho capito male le regole e ho giocato male le scene.
Per quanto ricordo noi abbiamo giocato la scena sullo spunto, non partendo da esso.

Riquoto il riassunto della scena con spunto "un bambino muore per causa tua"

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Un'altra scena che mi ricordo bene è quella in cui Manu pesca come spunto per Gino "un bambino muore per causa tua".
Marco narra la scena del mio squadrone in ricognizione, di notte, che incappa in una figura al bordo del bosco. Senza luce e impossibilitati a riconoscere chi fosse, alla sua prima mossa faccio fuoco e lo stendo. Sono costretto a giocare la scena in cui io devo portare via un mio compagno in shock dopo l'accaduto, che stringe il cadavere di questa bambina con ancora un orso di pezza in braccio, e rimettere in riga lo squadrone, per la nostra stessa sicurezza.
Finita la scena inizio a narrare la lettera che manderò alla mia amata. Un paio di dettagli per ricollegarsi alle lettere precedenti* e poi quando si tratta di parlare della bambina non ce la faccio. Luisa è a casa, incinta, che mi aspetta. Dirle che io sono al fronte a sparare a dei bambini? No way. La mia testa fa clik e riciclo l'orso di pezza in una maniera strana: invento di aver trovato un negozio, al paese, che vende orsi di pezza. Le prometto di comprarne uno e spedirglielo, per lei e per nostro figlio, alla prossima paga. Non è stata la scena più forte del gioco ma sicuramente è stata quella che mi ha spinto senza mezze misure a mentire nella lettera.

quello che abbiamo giocato è stata soprattutto la parte del trovare il bambino e ucciderlo. Portare via il mio compagno in shock è stato più un corollario, la conclusione, ma la sensazione che ho avuto io è che la scena dovesse e si fosse incentrata sulla morte.
Invece da quello che mi dici tu Mario lo spunto doveva essere una cosa del tipo
"Guerra narra brevemente l'omicidio, e io non posso farci nulla (ne spendere ricordi ne altro se non aggiungere colore con le risposte del mio PG. Da li in poi avrebbe dovuto partire la scena, con le conseguenze."

Ho capito bene? Per esempio Marco avrebbe potuto narrare la stessa scena e poi fare un cut a due giorni dopo, in camerata, col mio amico ancora in shock che mi incolpava della morte del bambino, cercando di far pesare sul mio PG la colpa del fatto, e io avrei potuto spendere i ricordi per fermare l'escalation e magari ricondurlo alla calma?

Mr. Mario

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Re:[AP] L'amore ai tempi della guerra
« Risposta #6 il: 2012-08-12 22:04:20 »
Beh, Paolo, non so quale ricordo Guerra stava minacciando nella scena in questione. Lo scopo di Guerra non è rendere la scena orribile, è costruire la scena in modo che il tuo pg cambi, e che in particolare perda una specifica caratteristica.

Se Lui, per dire, è uno dal cuore tenero, e nella narrazione Guerra mette l'accento sul fatto che è lui quello che rimane freddo, con la testa sulle spalle e ordina agli altri cosa fare, guardando appena il cadavere del bambino perché la sopravvivenza sua e dei suoi compagni è fondamentale, e una volta tornato al campo si rende conto di non riuscire più a piangere per qualcosa del genere, missione compiuta.

Il giocatore di Lui potrebbe intervenire e rubare la narrazione per dire che non appena gli altri non guardano più, Lui si volta e vomita, e che li tiene occupati il tempo sufficiente per dare al bambino una sepoltura sommaria, mordendosi le labbra per non singhiozzare.

Raccontate mi sembra che entrambi gli scenari siano validi, in generale, dipende su cosa stava puntando Guerra.

Di certo, anche rubando la narrazione, quel bambino non si può salvare. Il framing potrebbe essere anche appena prima del fattaccio, e il dubbio della scena essere sul perché Lui uccide quel bambino, se volontariamente o accidentalmente, per dire, ma il bambino comunque muore.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

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