Cosa è successo finora:
Il piccolo regno di Adar, circondato da vicini bellicosi, è quasi indifeso. Zah Eil, giovane re, decide che l'unica soluzione per proteggerlo sia fare un patto con Belili, la misteriosa creatura della foresta che lo circonda. Belili, stranamente ma impone una condizione: il re dovrà permetterle di baciare la neonata principessa Ari Eil. La regina Serit, devota fedele della dea Inana, considera la sola idea un orrore blasfemo. Quando capisce che invece il marito, sull'onda delle sempre più preoccupanti notizie che arrivano da oltre frontiera, finirà per accettare il patto, perde il senno. Il re conduce la bambina nella foresta, e questo strano evento ha luogo. La bambina non sembra affatto disturbata o spaventata dalla creatura, ma in seguito il re non può fare a meno di chiedersi se vi sia qualcosa di diverso in lei. Ciò che per il re è solo un sospetto, per la fragile regina Serit è invece una verità evidente, incapace perino più di toccare la figlia, arriva a tentare di farle del male. Fortunatamente viene fermata in tempo, ed il re la affida alle cure delle sacerdtesse di Inana, che la portano nella città di Jur, lontano da tutte le cose che feriscono il suo cuore.
Ari Eil cresce come tutte le piccole principesse, carina e un po' viziata. Nel frattempo quando i regni vicini, in particolare quello di Garak, attaccano il regno, trovano una terribile sorpresa, la foresta diventa la loro tomba. I pochi che riescono ad uscirne sono sconvolti al punto di raccontare oscure storie prive di senso, di *qualcosa* di terribile che vivesse in quel bosco. Questo fa sì che Adar venga trattato con riluttante rispetto sulla scena internazionale, e che col tempo gli altri stati abbandonino le loro velleità di conquista, a parte Garak, ovviamente.
Nel frattempo il dubbio continua a rodere il cuore del re. Cosa ha fatto davvero la creatura a sua figlia? C'è qualcosa che non va in lei? Questo atteggiamento cauto forse condiziona la corte, o forse c'è davvero qualcosa di strano in lei. Questo non preoccupa Palasar, ambizioso capitano delle guardie, che si vede, in virtù della sua posizione e della sua nobiltà, come uno dei più quotati pretendenti alla mano della principessa e quindi al trono di suo padre; ciò nonostante un suo commento, pronunciato con noncuranza, giunge alle orecchie del re e risveglia i suoi timori.
Il regno di Garak, dove si venera la forza e la purezza della razza dominante, è molto diverso. La base della popolazione è composta dai numerosi schiavi che il valente esercito ha catturato o imposto come tributo ai paesi vicini. Poco alla volta lo stato si è ingrandito sino a diventare la potenza dominante nella regione, cosa che rende la loro incapacità di sottomettere Adar ancora più irritante ai loro occhi. E, ovviamente, ogni loro frustrazione si riversa sugli schiavi. In particolar modo Marzaman, il grasso fratello del re, sfoga tutta la sua invidia inconscia nei confronti del fratello su di loro. Fino a che uno di loro non reagisce. Kazef, stanco delle continue angherie, spezza le sue catene e il collo del suo padrone, dopo di che fugge, braccato da un intero reame che intende fare di lui un esempio. La sua unica speranza è raggiungere un luogo in cui i soldati di Kadashman non possano seguirlo.
Serendib, sacerdotessa di Inana nella città di Jur, ha per lungo tempo assistito la regina Serit in esilio. Ma qualcosa ora è cambiato. La volontà di Inana, che lei sente forte in fondo al cuore, la spinge in pellegrinaggio verso il luogo natale del suo ordine, il regno di Adar. Là sta per succedere qualcosa, qualcosa di crudele...