[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]La bestia lo affronta e in breve potrebbe ucciderlo, ma decide di lasciarlo in vita poichè crede di intravedere in lui qualcosa.
La bestia però (per altro dopo aver commentato che i taloniani sono amanti dotati e passionali) lo morde, lui perde conoscenza, e al mattino è misteriosamente nudo, non dimentichiamolo.
Quanto al conflitto, il problema su cui ci eravamo incagliati (o almeno, su cui mi ero incagliato io) è che nel conflitto erano rimasti solo i due png. Siccome il master in questo gioco fa sostanzialmente advocacy dei propri personaggi, mi trovavo ad un'impasse.
Kadashman (tramite gli spettri) vuole immobilizzare Kazef e portarlo via, riportarlo a Garak dove possa morire tra atroci sofferenze.
Palasar vuole eseguire gli ordini del re, e catturare Kazef, ma è distratto dalla presenza della principessa.
Kadashman però vince, ai dadi. Il Fratello di Kazef se lo carica sulle spalle senza mostrare di fare alcuno sforzo, e loro fanno per sparire sugli stessi tetti da cui sono arrivati.
A questo punto Serendib, guidata dalla dea Inana tramite un riflesso di luce, arriva sulla scena e vede:
- una guardia morente a terra. Come guaritrice, è spinta a cercare di salvarlo.
- la principessa. Come sacerdotessa, è spinta a cercare di portare avanti la volontà della sua dea.
- quelle figure misteriose che aveva intravisto prima sui tetti. Come donna, e quindi curiosa, è spinta a cercare di saperne di più.
Spetterà a lei fare una scelta, e conviverci.
Vorrei ricordare un paio di cose che ha detto Belili (dio quanto mi piace questo personaggio):
A Zah Eil: "Preparati, Zah Eil di Adar. Giunge la stagione in cui verranno pagati gli antichi debiti. Guardati dal serpente che guizza nelle ombre del tuo palazzo. Guardati dalle antiche menzogne."
A Kazef: "Sei forte, Taloniano, ma la forza non basta." scandì la voce di donna della creatura, anche nel corpo del mostro. "Io l'ho imparato a mie spese. Ti risparmio la vita: sarei alquanto contrariata se tu la buttassi via come uno sciocco. Tu hai delle potenzialità, e una forza di volontà acuminata, con pazienza e astuzia, può penetrare là dove la forza non arriva. Così come l'intelligenza di ritirarsi piuttosto che farsi ammazzare, per poter recuperare le forze e combattere ancora. Mi piace dove vuoi arrivare, e potrei anche darti il mio aiuto, se la tua testardaggine non ti condurrà alla morte prima del tempo. Dovrai mostrarmi di non essere solo forte ma anche scaltro, e di saper approfittare al meglio dell'occasione che sto per darti."
"Forse tu sei ciò che mi serviva. Voglio proprio vedere come te la caverai...."