Soprattutto con quest'ultima, che è una frase ad alto tasso provocatorio 
Non era mia intenzione.
Chiarito questo...
Io non ho avuto folgorazioni; mi ha presentato Giuseppe, per la prima volta, Cani nella Vigna, con un paio d'ore di discussione teorica alla fine della quale ero sempre più convinto che un bravo master di dnd potesse fare esattamente le stesse cose supportate dal sistema di cnv.
Poi ci ho giocato: la città mi è piaciuta molto, ma non avevo fatto particolarmente caso al sistema.
Poi sono andato sul forum di Narrattiva, ho cominciato a spiacchiare, fare qualche domanduccia qua e là, e mi rendevo conto che nella mia testa il complesso teorico (che non conosco) cominciava ad avere un senso; mi rendevo, effettivamente, conto della differenza fra un gioco coerente e uno incoerente. Mi sono accorto di aver giocato per anni in modalità 'safe', senza investire alcunché nelle mie idee (di pg, storia, ambientazione...) perché, puntualmente, venivano frustrate dal sitema di gioco/sociale, con il master tuttofare.
Ora, effettivamente, troverei difficile tornare a giocare come prima; quella, sì, mi sembrerebbe una perdita di tempo (ci ho provato, due o tre volte, ma ero ormai consapevole dei limiti di tale maniera di giocare, e non riuscivo più ad apprezzare anche quel poco che di divertente potesse esserci).
D'altra parte, credo di essere stato anche fortunato, perché uscivo da un periodo in cui non avevo giocato molto, e, pochi mesi prima, mi ero ritrovato in un gruppo di dd 3.x in cui si propugnava una modalità troppo pesante di gioco, per me, che cercavo tutt'altro. Quindi ero ben disposto, in realtà...