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Alan Sheffield - Texxon Gas

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Lepre:
Ti sei appena fermato al Texxon Gas, hai lasciato l’auto vicino alle pompe di benzina e sei entrato nella piccola tavola calda. Poco prima che aprissi la porta e che il campanello trillasse metallico, un vago e indistinto vociare ti era suonato incredibilmente invitante, in mezzo alla desolazione della città.
Non che ci sia da stupirsi: Silent Hill è sempre stato un luogo di villeggiatura, e adesso siamo decisamente fuori stagione.
Il locale è completamente vuoto, immobile e silenzioso. Un lieve senso di inquietudine disturba i tuoi tentativi di razionalizzare. Le sedie sono scostate dai tavoli, le luci della macchina del caffè lampeggiano e il frigorifero emette un pigro ronzio. Sul bancone sgombro ti attende una tazza di caffè fumante. Non c’è altra spiegazione: deve averti visto vicino alle pompe di benzina, e sapeva di doverti preparare del caffè perché…beh, che diamine! Tutti gli americani, quando si mettono in viaggio bevono litrate di caffè!
Dal retrobottega senti il “click” ovattato di una radiolina, e le note melanconiche e disilluse di Karmapolice, riempire il vuoto del locale. Ecco dove si è cacciato l’inserviente!
..e mentre ti domandi da quand’è che non sentivi quella canzone per radio, un tonfo improvviso e completamente inaspettato ti distrae. Qualcuno ondeggia vicino alla tua auto. E’ una sagoma vaga, malferma e segaligna. Un istante dopo parte l’allarme e le quattro frecce lampeggiano nervosamente.
Fai giusto in tempo ad imprecare contro quello che plausibilmente potrebbe essere un ubriaco del venerdì pomeriggio, quando i due lunghi neon dietro il bancone scoppiano. Si infrangono all'unisono, riversando schegge di plastica bianchiccia sul linoleum del pavimento e sul bancone.
Il silenzio sinistro di quel luogo viene ora inghiottito da tutti quei rumori, da tutto quel caos immeritato.
Solo la radio sembra rimanere fedele alle sue funzioni, ma qualche istante dopo averlo pensato "This is what you get when you mess with-BZZZFFFHHH" la canzone viene inghiottita dallo statico che ti sibila in un orecchio, mentre l'allarme della tua auto grida sull'altro lato.

Arioch:
"Ma che diavolo..." mormoro fra i denti, abbassandomi istintivamente allo scoppio dei neon. L'ululato dell'allarme riporta però quasi subito la mia attenzione sulla macchina dall'altra parte della strada. "Ehi!" grido avviandomi verso l'uscita della tavola calda "Quella è la mia macchina!" La figura però non sembra curarsi delle mie grida.
Esasperato, esco dalla porta e mi avvio verso la macchina, continuando a urlare contro lo sconosciuto "Se non te ne vai dovrò chiamare la polizia!"

Lepre:
"Sono così indifesi..."

L'ubriaco gracchia con voce flebile, sembra sul punto di piangere. E' emaciato, malmesso, con una zazzera marrone topo che gli si incolla alla fronte sudata. Sul cofano c'è un bozzo, che l'uomo deve aver fatto con il gomito, che ora si stringe con la mano. Barcolla, malfermo sulle gambe scheletriche, e ondeggiando si fa avanti.
La camicia a maniche corte, color verde dentifricio e con il logo del "Pete's Bowl-o-Rama", è pregna di sudore rancido. Qualcosa, al di sotto, freme e smuove i bottoncini di plastica dura.




[In qualunque maniera tu voglia interagire con questo ceffo, ti aspetta una sfida a Dolore 6]

Arioch:
"Ehi, ehi! Stai lontano!" provo a intimare all'ubriacone, con scarso successo. C'è qualcosa di stranamente inquietante in lui, una minaccia nascosta oltre al suo aspetto trasandato e al suo puzzo disgustoso, che mi spinge a indietreggiare.
E all'improvviso le Voci sono di nuovo con me. Deboli ed inarticolate, al limite dell'udibile, ma abbastanza perché io possa sentire il loro avvertimento. Un lungo lamento, un grido d'orrore soffocato. Mi vogliono mettere in guardia, come hanno già fatto in passato.
Nonostante possa sembrare folle, col tempo ho imparato a fidarmi di loro, e mi getto un rapida occhiata intorno in cerca di vie di fuga. Lo sguardo mi cade su una pesante chiave inglese, appoggiata contro una pompa della benzina. La afferro e ripeto, agitandola davanti a me come una clava: "Stai lontano!"

Faccio un uso Maggiore dell'Equipaggiamento. +1 successo, porto Disperazione a 1 e aggiungo la chiave inglese all'Equip.

Alan Sheffield ha tirato: Anima: 6 5 3, Disperazione: 3, Corruzione: 6 4 1, Dolore: 5 4 3 2 2 1
Equipaggiamento: Uso Maggiore. +1 successi.
Il giocatore vince 4 a 4, L'Anima domina


Per tutta risposta, l'ubriaco comincia a corrermi incontro gridando come un ossesso, col petto in avanti, come se fosse trainato da un cavo invisibile. Chiudendo gli occhi, sferro un colpo alla cieca con la chiave inglese.
Tonf! La chiave incontra qualcosa di... morbido, quasi inconsistente. C'è un secondo urlo, questa volta del tutto animalesco, corale, come se decine di voci gridassero insieme. Poi, il silenzio.
Mi azzardo a riaprire gli occhi: davanti a me c'è solo l'uniforme del Pete's Bowl-o-Rama, vuota, stesa scompostamente a terra. Una manciata di grossi scarafaggi verdastri sono sparsi zampe all'aria attorno al vestito.

"WTF?!? Me lo sono sognato? Che scherzo è questo?" Scosso, getto la chiave inglese a terra e mi guardo intorno, per assicurarmi di non essere in preda alle allucinazioni.

(Come effetto della Dominanza, riduco la Disperazione di 1 e cancello la chiave)

Lepre:
Gli scarafaggi zampettano impotenti, emettendo dei flebili squittii inarticolati. Alcuni riescono a rigirarsi e a trovare riparo sotto la tua auto, o in un anfratto delle pompe di benzina. L’allarme si spegne, e il Texxon Gas ripiomba del silenzio. La nebbia si sta alzando, rendendo umidi e pesanti i tuoi vestiti. Alcune sagome dai contorni vaghi barcollano nel mare bianco lattiginoso che ti circonda. Tutti gli scarafaggi sono sgattaiolati via insieme ai loro lamenti, lasciando ai tuoi piedi la camicia a maniche corte del Pete's Bowl-o-Rama. In lontananza senti il trascinare di piedi di quelle sagome..

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