Autore Topic: [AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.  (Letto 3178 volte)

Loktar

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Giocando ieri a Donjon, è capitato questo evento: il nostro mago ha deciso di controllare se vi fosse qualche odore strano.

E' riuscito nel tiro ed il master ha colto la palla al balzo per inserire un primo incontro con i nemici.

Partita di D&D, io giocatore: per una serie di eventi, sono costretto a fare un viaggio da solo, ed il master coglie la palla al balzo per inserire un mio vecchio nemico.

Angeli e Demoni, io master: il mio giocatore dice di avere un contatto con delle succubi ed io sfrutto questo elemento per inserire una scenda dove si palesa un nuovo nemico.

Altro esempio: quando un PG entra in gioco, in tutte e tre i giochi la domanda del master è "descriviti".

Qui, invece, passiamo ad inserire dei mostri.

Donjon: abbiamo parlato di una chimera, e sembra proprio che ce la troveremo di fronte. Ovviamente non era prevista dal master, ed a lui va la scelta se cogliere o meno la palla al balzo.

D&D: come monaco dico che avevo dei nemici, il master prende la palla al balzo per inserire un nuovo elemento.

Angeli e Demoni: il mio giocatore dice di avere dei contatti in una casa chiusa clandestina. Prendo la palla al balzo: li ha ed inserisco una nuova trama.

Tutti e tre i giochi: tiri scoperti, il master NON PUO' BARARE.

Alla fine, ci troviamo di fronte ad un Parpuzio, un gioco che non ha la regola 0 ma che è obbligatoria per il sistema lacunoso, ed un nw, seppur ispirato ad un ben più famoso parpuzio.

Bene, che cosa pensate di questi veri e propri parallelismi evolutivi?

Io sono sempre rimasto molto colpito dal fatto che avessi un metodo di "masterizzazione" che seguisse, pur non sapendolo, più la logica tipica di alcuni nw che quella tradizionale, però noto che ciò ha due caratteristiche:

1) Non è una cosa isolata mia ma abbastanza comune.

2) Le persone che adottano questo sistema (tra cui me), hanno generalmente rapporti freddi se non di ostilità aperta con quelli che seguono un metodo molto più tradizionale: un caso?

Lascio a voi la palla :-)
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Mattia Bulgarelli

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #1 il: 2012-07-09 16:10:58 »
Ti va di specificare un pochino cosa vorresti da questo thread?
Che so, vuoi raccogliere testimonianze? Vuoi chiedere commenti sulle ultime due affermazioni che fai? Altro? ^_^
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Moreno Roncucci

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #2 il: 2012-07-09 16:38:18 »
Inserisco questa considerazione che credo sia indipendente dalla direzione del thread (e poi potrei comunque farla in verde come BMW).

La possibilità di inserire elementi prendendo spunto da affermazioni dei giocatori non ha niente a che vedere con la regola zero.

E' invece un aspetto dell'autorità su setting, personaggi e situazioni, e il poterlo fare (e come) dipende dal gioco (confronta la maniera di giocare OD&D descritta da Old Geezer QUI e confrontala con le regole di Apocalypse World, e nessuno dei due giochi ha la regola zero).

Usare la regola zero vorrebbe dire invece farlo quando le regole dicono che non puoi, e decidere sin dall'inizio, prima ancora di farvelo incontrare, che quel nemico rapirà il tuo personaggio (indipendentemente da quello che farete e dai risultati dei tiri) perchè al GM piacerebbe avere una scena in cui ti fa un monologo da ultracattivissimo da cartone animato con il tuo PG legato ad ascoltarlo...

Non confondere "regola zero" (il GM è sopra alle regole e può ignorarle) con "questo è un gioco" (le regole danno a tutti i giocatori, compreso il GM, la possibilità di fare certe cose). E soprattutto, togliere la regola zero non significa "adesso il GM sta zitto e tira dadi, il suo lavoro potrebbe farlo un computer" come sembrano temere molto GM tradizionali...  8)


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Loktar

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #3 il: 2012-07-09 16:50:50 »
Tre gli obiettivi:

1) Sapere se capita anche agli altri la stessa cosa (ovvero se comunque c'è stato questo parallelismo evolutivo).

2) Se anche ad altri è capitato che vi è un'incidenza non trascurabile di una netta divisione tra i gruppi di gioco che seguono questa filosofia e quelli più tradizionali (a volte non pacifica).

3) Esperienze, ipotesi e cause sui due punti di cui sopra.
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Loktar

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #4 il: 2012-07-09 17:07:40 »
Inserisco questa considerazione che credo sia indipendente dalla direzione del thread (e poi potrei comunque farla in verde come BMW).

La possibilità di inserire elementi prendendo spunto da affermazioni dei giocatori non ha niente a che vedere con la regola zero.

E' invece un aspetto dell'autorità su setting, personaggi e situazioni, e il poterlo fare (e come) dipende dal gioco (confronta la maniera di giocare OD&D descritta da Old Geezer QUI e confrontala con le regole di Apocalypse World, e nessuno dei due giochi ha la regola zero).

Usare la regola zero vorrebbe dire invece farlo quando le regole dicono che non puoi, e decidere sin dall'inizio, prima ancora di farvelo incontrare, che quel nemico rapirà il tuo personaggio (indipendentemente da quello che farete e dai risultati dei tiri) perchè al GM piacerebbe avere una scena in cui ti fa un monologo da ultracattivissimo da cartone animato con il tuo PG legato ad ascoltarlo...

Non confondere "regola zero" (il GM è sopra alle regole e può ignorarle) con "questo è un gioco" (le regole danno a tutti i giocatori, compreso il GM, la possibilità di fare certe cose). E soprattutto, togliere la regola zero non significa "adesso il GM sta zitto e tira dadi, il suo lavoro potrebbe farlo un computer" come sembrano temere molto GM tradizionali...  8)

Sia lode all'Imperatore, inquisitore,

Trovo estremamente istruttivo il materiale da voi condiviso: lo sto studiando già.

Chiarisco la mia posizione, per non incorrere nelle giuste ire dell'inquisizione.

Il mio esempio, riporta proprio come due diversi master di tradizionale (io ed un mio amico), comunque abbiano rinunciato alla regola 0 considerandola inutile quando non dannosa, inoltre hanno adottato altre strategie tipiche del NW.

Sia lode all'imperatore, nostra grazia e forza.
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Mattia Bulgarelli

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #5 il: 2012-07-09 17:43:47 »
Io volevo dire due cose veloci veloci che mi sono capitate.

Quando ho iniziato a ricordare ai miei giocatori "storici" che "oh, gente, il GM sono io e decido io come va la trama" è stato il momento in cui mi si è sfasciato il gruppo. >_<

Poi, volevo provare a fare "una prova di Parpuzio col senno di poi", con Exalted ed un GM esterno con cui non avevo mai giocato. Un paio di sessioni (brevi) a fare le schede, sulla base di "fate quello che volete, poi ci penso io"... ma chi glielo va a dire che il manuale di Exalted lo dice chiaro e tondo "GM, da' delle indicazioni ai tuoi giocatori di cosa può essere utile nella tua campagna"?
Non si può, almeno nella cultura del "GM Comanda", che è molto più radicata e profonda della mera (?) presenza della Regola Zero sul manuale... >_<
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Loktar

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #6 il: 2012-07-09 17:58:16 »
Io volevo dire due cose veloci veloci che mi sono capitate.

Quando ho iniziato a ricordare ai miei giocatori "storici" che "oh, gente, il GM sono io e decido io come va la trama" è stato il momento in cui mi si è sfasciato il gruppo. >_<

Poi, volevo provare a fare "una prova di Parpuzio col senno di poi", con Exalted ed un GM esterno con cui non avevo mai giocato. Un paio di sessioni (brevi) a fare le schede, sulla base di "fate quello che volete, poi ci penso io"... ma chi glielo va a dire che il manuale di Exalted lo dice chiaro e tondo "GM, da' delle indicazioni ai tuoi giocatori di cosa può essere utile nella tua campagna"?
Non si può, almeno nella cultura del "GM Comanda", che è molto più radicata e profonda della mera (?) presenza della Regola Zero sul manuale... >_<

Non so dire se sia attinente al topic, ma sorge spontanea una domanda: cosa ti spinse ad "importi"?

Oltre questo, non ho capito la tua esperienza.
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Mattia Bulgarelli

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #7 il: 2012-07-09 19:34:29 »
Non so dire se sia attinente al topic, ma sorge spontanea una domanda: cosa ti spinse ad "importi"?
Il fatto che i giocatori volevano fare certe cose "in fiction", con o senza il mio benestare. Laddove tutti i manuali (e la cultura imperante allora) dicevano chiarissimamente che "il GM scrive la trama".

Voglio dire, ma come, io mi sbattevo a preparargli roba e loro me la "rovinavano"?

I giocatori dovevano "essere ospiti" nell'ambientazione del GM, mica pretendere di ignorare le missioni... >__<

Citazione
Oltre questo, non ho capito la tua esperienza.

Con Exalted?
Volevo solo dire che ANCORA PRIMA di aprire il manuale del gioco (che non avevo mai letto prima), ANCHE DOPO 4 anni di Bomboloni Alla Crema... avevo l'automatismo di dire "non contraddire il GM che, poverino, si sbatte ad organizzare un gioco difficile, anche quando fa il contrario di quel che c'è scritto sul manuale".

E quando ho letto che il manuale diceva una cosa diametralmente opposta a quello che diceva lui, non ho avuto la forza di oppormi alla "cultura dominante" e chiedergli lumi. >_<
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Ezio

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #8 il: 2012-07-09 22:18:15 »
Ciao Ambrogio,


scusa se interrompo il thread, ma ti devo chiedere un favore.
Potresti, cortesemente, tenere il tono "alla warhammer" per le conversazioni scherzose e "disimpegnate", magari in chiacchera?
Vedi, quando parliamo di giochi cerchiamo in tutti i modi di rapportarci tra persone, più che tra avatar fantastici (è la ragione del nome vero in firma e del fatto che io vi chiami sempre per nome e mai per nick, per esempio), e cerchiamo di sforzarci di farlo in un modo molto chiaro e il più correttamente possibile (è la ragione della richiesta di non avere abbreviazioni da SMS o da forum su GcG).


Capisco la tua passione per un particolare gioco o setting, quello di Warhammer 40.000, ma quando parli concretamente di giochi potresti, per favore, farlo in veste di Ambrogio, e non dello Space Marine Loktar o chi per lui?
A me piace parlare con Ambrogio, ma sentirmi rispondere in un thread "tecnico" (o comunque ragionato) come hai fatto qui sopra a Moreno sposta tutta la discussione in una prospettiva diversa e rende sicuramente più difficile capirsi, dovendo "bucare" un nuovo strato di comunicazione prima di arrivare al nocciolo della questione: prima di capire quello che vuoi dire devo tradurre da "linguaggio 40K" a "Italiano corrente" e questo non predispone ad una conversazione chiara e quindi pacata e matura.

Questo genere di cose sono scherzi e giochi benvenutissimi in Chiacchera (del resto GcG protegge scherzi e in-joke), ma ti chiedo di limitarle il più possibile quando parli di gioco concreto, ok?


Grazie, e scusate di nuovo per l'interruzione del thread.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Loktar

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #9 il: 2012-07-09 23:30:58 »

Grazie, e scusate di nuovo per l'interruzione del thread.[/color]

Scusatemi voi (nel senso di Forum), invece, effettivamente il tono alla warhammer... stona :-)

Scusasse ancora :-)

Perdonato? ^^
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Ezio

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Re:[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.
« Risposta #10 il: 2012-07-09 23:51:47 »
Certo ^^

Cerca solo di non rispondere ai post in blu pubblicamente. In queste occasioni così informali non significa realmente molto, ma c'è una norma nel regolamento che chiede di farlo privatamente per non uccidere discussioni più accese trasformandole in un botta-e-risposta sulla moderazione del forum.

Grazie mille per aver capito così in fretta quello che intendevo ^^
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