Autore Topic: AiPS in setting pre-esistente, a.k.a. “the AiPS Little Pony experiment”.  (Letto 2518 volte)

Mattia Bulgarelli

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Tempo fa io e Patrick parlavamo di come rendere la famosissima (e memetica ^_- ) serie My Little Pony con un GdR.

Io ho proposto subitissimo AiPS, a certe condizioni.
Alla fine, l’esperimento è partito ed è, vi anticipo, perfettamente riuscito.

Al tavolo eravamo io (Produttore, sperimentatore e Facilitatore), Giacomo, Stefania e Jessica (giocatori con PG).

Le linee-guida che erano parte dell’esperimento (e che sono state prontamente accettate di giocatori, grazie, ragazzi per esservi prestati! ^_^ ) erano:

- no personaggi della serie originale, né PG né PnG

- niente set della serie originale (vedi sotto)

- no personaggi pregenerati (o, ancora peggio, “sè stessi nell’ambientazione”: mi dicono che in molte “land” di play-by-forum c’è chi lo fa): ogni PG deve, a norma di AiPS, avere senso in relazione agli altri (*).

- fare un breve pitch sul tono desiderato (alla fine abbiamo concordato sul tenere un tono simile a quello della serie originale: leggero, con gag slapstick, citazioni dalla cultura pop, ecc. ecc.)

Abbiamo prima creato i PG, poi il setting, avendo cura che ogni PG avesse un motivo sensato di essere lì. Nel senso: abbiamo creato la cittadina di Rocky Road (sì, come il gusto di gelato) sulla base dei PG: avevamo una rockstar di ritorno dalla tournèe ed una postina (una sola per tutto il paese), QUINDI doveva essere un paesello piccolo. Avevamo una studiosa di gemme magiche, QUINDI doveva essere un paesino minerario.

La cosa mi ha anche dato l’occasione di partire subito con il Bang più facile e scontato dell’universo: esplosione in miniera (unica fonte di sostentamento del paese, ricordiamo) proprio mentre il puledro rockstar stava rinfrescandosi la memoria sul paesello appena ritrovato.

Ora, secondo me tutto è filato liscio perché i “paletti” messi sopra ci hanno tenuti lontani da ciò che “il canone” fissa in termini di trama, inclusi eventi e cronologia da far collimare.
La geografia dell’ambientazione è già abbastanza vaga da non essere un problema, credo, ma a scanso di equivoci abbiamo ambientato altrove.

La presenza di protagoniste precotte provenienti dalla serie sarebbe stato un doppio pericolo. Da una parte, chi ha bisogno di Protagonisti giocati dai giocatori, se ce ne sono già di “ufficiali”?
Dall’altra, dare una propria interpretazione di un personaggio “famoso” rischia di generare discussioni sul “modo giusto” di farlo o sul “cosa avrebbe fatto secondo me”... cosa che nel nuovo GdR Marvel hanno tenuto lontano scrivendo chiaro e tondo che “ok, giochi una TUA VERSIONE di personaggi che ne hanno avute già millemila, anche contraddittorie tra di  loro. Ma MLP è una serie giovane e i personaggi non hanno “versioni alternative”, non c’era questa scappatoia.

Non ricordo se il commento è stato di Giacomo o di Patrick, ma uno di loro mi ha detto: “è come uno spinoff”.
E io ho risposto: “esatto, anche se gli spin-off di solito cambiano il mood e qui invece ci siamo intenzionalmente tenuti vicini all’originale”.


Fine prima parte del resoconto, appena ho tempo e voglia di photoshoppare le schede per renderle leggibili, vi spiego che altri accorgimenti abbiamo usato nel fare le schede e come i PG si sono integrati tra di loro.

Nel frattempo: chi era presente vuole commentare? Chi non era presente ha domande?



(*):  (e sul "portarsi al tavolo PG già fatti e finiti ed impermeabili = MALE; portare un'idea adattabile = BENE" scriverò un altro post appena avrò tempo, non voglio divagare troppo in questo thread... intanto potete leggere questo post, il primo in alto a questo link: http://story-games.com/forums/discussion/16804/doll-housing ).
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Patrick

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Quella dello spin-off era mia ^^

E grazi di aver espresso così chiaramente e semplicemente perchè, se si vuole "giocare ad una serie", è meglio evitare personaggi, luoghi e altro materiale canon per non incorrere nel "si gioca così" :D
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

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