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[Monsterheart AP] Cartoline da Baton Rouge
Fabio Succi Cimentini:
Per la cronaca, ieri s'è deciso radunati di interrompere la campagna per un clima poco buono al tavolo. Ovvio che spiace, che la mia voglia di vedere come sarebbero andate le cose era parecchia, ma se al tavolo c'è pesantezza per volere giocare l'uno con l'altro...
Non credo comunque che cambi il fatto che questo topic possa essere fruttuoso, sono anche contento che Moreno abbia deciso di intervenire perchè son sicuro che potrà essere più chiaro e al punto di me e che magari uscirà fuori anche qualcosa che io stesso non pensavo.
Non aggiungo per ora altro perchè le domande sono dirette a Serena, ma comunque da Berlino farò il possibile per seguirlo e intervenire quando mi fosse chiesto qualche chiarimento.
Moreno Roncucci:
Fabio, sarebbe utile invece se spiegassi come l'hai vista "dall'altra parte".
Senza trasformarla in un "è colpa tua ", "no, è colpa tua", ma semplicemente per vedere la differenza fra cosa veniva detto da una parte e come veniva percepito dall'altra.
Poi sarebbe utile capire esattamente chi giocava, se vi conoscevate già, quante volte avete giocato prima insieme, insomma tutto l'aspetto sociale.
Poi, avete giocato via Google Hangout, vero? Cosa ha voluto dire per il gioco? Che effetti ha avuto?
E tutte queste domande (anche quelle del post precedente) sono in generale per tutti.
Fabio Succi Cimentini:
Allright; allora mi ci vorrà purtroppo un po' visto Berlino che mi toglierà abbastanza tempo e focus da questo argomento.
Posso mettere intanto tutto l'aspetto sociale: gruppo composto da me, Serena, Martino, Girolamo e Nikitas (forse non presente qui sul forum), per la prima volta assieme in quella composizione; quelli che conoscevo un attimo di più erano Girolamo e Martino, e di questi solo col primo avevo giocato - una volta. Era quindi un gruppo non rodato all'inizio, in cui avevo cercato di spiegare bene il gioco e l'atteggiamento che richiede per viverlo bene (insomma: l'appassionarsi ai personaggi; uno di quelli che identifico come miei errori è proprio non averlo fatto abbastanza.
Abbiamo avuto abbastanza seri problemi di frequenza, connessi in buona parte a miei casini di connessione - i miei principali agganci sono lo smartphone o un notebook ormai scassato, cosa che rende i miei hangout a 4-5 parecchio vulnerabili - in parte alle felici vicende famigliari di Martino e in parte all'essere in generale impegnati. Sessioni di due ore (iniziavamo alle 22 e finivamo per mezzanotte e qualcosa) anche lì per incastri di disponibilità. E parlando si è convenuto che sicuramente questo non ha aiutato molto il clima.
Quello che reputo di avere visto dall'altra parte, long story short, è stata una difficoltà di Serena a giocare per tirare fuori il personaggio, coinvolgersi e giocarlo con la voglia di vederlo fare scelte. Il che spiega il mio timore di avere spiegato troppo poco, o con poca incidenza.
E una sua difficoltà a comunicare le proprie perplessità e aspettative al tavolo - a parte un po' me che, visti gli iniziali 'problemi a capirci', ci avevo un po' parlato tra una sessione e l'altra con lo scopo di non rimbalzarci a vicenda in gioco.
Long story short, appunto spero di potere tornarci su abbastanza presto.
Nikitas Thlimmenos:
Sono presente qui sul forum. Da pochissimo, e praticamente solo per poter prenotare slot a Gnoccocon. Però mi pare scortese non rispondere; ci sono, ma ho detto praticamente tutto quello che ritenevo di dover dire nell'hangout di venerdì scorso :)
girolamo:
Intervengo brevemente (come già detto ai ragazzi, preferisco non infognarmi nella discussione) solo per sottoscrivere quanto detto da Fabio e aggiungere che, per quanto mi riguarda, non ho percepito una mancanza di spiegazioni da parte sua.
Di fatto, l'unica cosa che gli ho fatto notare al tavolo è stata la lunghezza, per me eccessiva, di alcune scene, con alcuni PG (specialmente quello di Nikitas) a volte troppo a lungo lontano dai riflettori.
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