Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[SLOW DOWN] Giochi "sul PG" e "sulla trama complessiva": come distinguerli?
Manuela Soriani:
--- Citazione da: Mar - 2012-06-29 21:50:42 ---Fan mail per la citazione de "i racconti intorno al fuoco" di Nonna Papera.
--- Termina citazione ---
;-)
--- Citazione da: Claudia Cangini - 2012-06-29 23:34:19 ---
--- Citazione da: Manuela_Soriani - 2012-06-29 17:29:10 ---[...] Spione [...]
Mi è mancato anche il dialogo "in character" tra i giocatori
--- Termina citazione ---
Solo una breve nota al volo per dire che, quando ci ho giocato io, ce lo ho sempre messo perché mi piace e ne avrei sentito la mancanza se non ci fosse stato. Semplicemente si assegnavano i personaggi e si giocava il dialogo. Spesso capitava che poi, in scene successive, gli stessi personaggi fossero riassegnati alla stessa persona perché il tavolo si era abituato a sentirli così.
--- Termina citazione ---
Io l'ho giocato in modo totalmente diverso.
E qui c'è qualcosa che mi sfugge.
Ma se ognuno interpreta un personaggio, come fa quello che ha in mano "la mela" a avere il pieno controllo della scena?
O__o
Credo che se ognuno tenesse un tot di personaggi il gioco mi sembrerebbe probabilmente più coerente in modo naturale.
Ma cosa dice il manuale a tal proposito?
Qualcuno me lo può chiarire oppure mi dite che parte delle regole leggermi (ho il manuale)?
--- Citazione da: Claudia Cangini - 2012-06-29 23:34:19 ---Non so se sia stato per questo ma Spione è un gioco che ho trovato piuttosto coinvolgente, a differenza di altri che mi fanno l'effetto di "distacco" di cui parli tu.
--- Termina citazione ---
Sono contenta di leggere questa frase, perchè la chiave è proprio nel senso dell'estraniamento.
E se Claudia l'ha colta vuol dire che sono riuscita a spiegarmi in modo efficace. ^_^
Spiegare le giravolte della propria mente non è per nulla semplice.
La cosa "strana" è che mi rendo perfettamente conto che anche Mattia preferisce questo tipo di giochi, quindi la sensazione è sì soggettiva, ma fino ad un certo punto.
Vi faccio l'esempio di un gioco che NON ho giocato, perchè solo dalla descrizione l'ho piazzato nella categoria di quelli che non potrebbero piacermi: Microscope.
Copio-e-Incollo un pezzo di testo dell'amabile Serenello:
Titolo del Gioco: MICROSCOPE: a fractal roleplaying game
Descrizione del Gioco: non quoterò la descrizione di nessun sito, ma riporterò la mie prime impressioni. MICROSCOPE è un gioco in cui si parte da un macro-evento (come la civiltà maya, o la colonizzazione dello spazio da parte del uomo) e pian piano, a colpi di spazzola come un archeologo, si andranno a scoprire i veri punti importanti della storia. Potrete scoprire perchè il faraone ha fatto sterminare tutti i suoi figli, oppure cosa spinge gli alieni nella loro marcia di conquista dei mondi umani.
Semplicemente partendo dalla visione complessiva della storia, salterete avanti e indietro scoprendo particolari periodi storici e eventi ben definiti, finendo a giocare le Scene madri di ogni singolo personaggio che voi ritenete importante.
Lo spazio alla fantasia è illimitato!
Link alla discussione, qui:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,4918.0.html
Zachiel:
Quando hai descritto cosa non volevi vedere in un gioco ho subito pensato: "Microscope: no!".
Credo sia proprio l'antitesi di quanto piace a te.
Dairon:
Domanda: non ricordo se in Microscope "passi di mano" il personaggio. Sì o no?
Davide Losito - ( Khana ):
Personalmente ritengo "l'interpretazione" una tecnica di gioco.
Puoi "far parlare i personaggi" in qualsiasi gioco. Puoi "recitarli" in qualsiasi gioco.
Non conosco un gioco di ruolo in cui è proibito/vietato/sbagliato/contro-producente "recitare" il personaggio.
Forse, Manuela, quello che non ti piace è condividere la singola specifica "esperienza di vita" associata ad un solo specifico personaggio.
Sono gusti, alla fine... modi di gioco che si possono o non possono applicare.
Quello che invece non capisco è perché ci siano così tante persone in Italia che giocano Shock in modo distaccato, come se fosse "la storia dello shock in questione", mentre è il gioco di "quei personaggi lì che vivono lo shock".
Per me è uno dei giochi più coinvolgenti e che mi spinge di più a "recitare" :)
Stesso discorso per Penny: tu non devi scegliere tra due opzioni e ignori i bang, l'esatto contrario -> ti vengono dati 2 bang e "scommetti" su quello che in quel momento ti smuove di più la panza.
Con Penny stai interpretando degli internati che sono chiusi in una stanza e si aiutano a ricordare tramite il Memosine. La "storia" è l'insieme di quei ricordi, ma il "gioco" è fatto da personaggi in camice bianco con una droga nella testa. Tu giocatore/giocatrice stai interpretando un malato che soffre di amnesia e fa parte di un progetto sperimentale di recupero collettivo della memoria.
Puoi tranquillamente "recitare" la decisione che prendi.
Alessandro Piroddi (Hasimir):
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-06-30 17:10:45 ---Quello che invece non capisco è perché ci siano così tante persone in Italia che giocano Shock in modo distaccato, come se fosse "la storia dello shock in questione", mentre è il gioco di "quei personaggi lì che vivono lo shock".
Per me è uno dei giochi più coinvolgenti e che mi spinge di più a "recitare" :)
--- Termina citazione ---
Uno anche per me, grazie :)
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