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[Monsterhearts] [AP] Seventa

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Claudia Cangini:
Insight interessantissimo, Michela, grazie :)

Mauro:
Bene, per dare più materiale all'MC e ai giocatori mando anch'io un "Cosa penso di chi":

• Pietro: Marina gli è grata del supporto e si fida di lui, incondizionatamente; non si chiede perché Pietro la stia aiutando così tanto, ma accetta l'aiuto e sarebbe più che disposta a ricambiare, si presentasse l'occasione. È l'unica persona, al momento, a cui potrebbe dire chi è davvero, senza nascondere nulla.

• Elena: ho registrato quanto accaduto con Angelo, ma nella scala delle priorità... non c'è nemmeno. È poco più interessante del tizio X che è nella stessa classe, ma non è ancora apparso.

• Lorenzo: non lo odio. Marina è arrabbiata con lui, è esasperata dalla situazione, ma se riuscisse a riavere la pelle semplicemente lo ignorerebbe.
Ora come ora credo non lo cercherò nemmeno più: non ha la pelle, ha dimostrato ampiamente di sbattersene e non è che io abbia chissà quali speranze che possa davvero darmi informazioni utili (e sì, considero il suo "Telefono e ti faccio sapere" l'ennesima presa in giro).

Claudia: mi sto chiedendo cosa potrebbe portare Marina a odiare qualcuno... ho un paio di idee, sono curioso di vedere cosa capiterà in gioco.

Mauro:
Stringatissimo resoconto di quanto accaduto: Lorenzo dice a Marina di andare dalla zia per riavere la pelle e la ipnotizza per far sí che non coinvolga Pietro; lei ignora il foglio con l'indirizzo che lui le sta dando, convinta che stia solo cercando di giocare ancora con lei (tanto sa già dov'è la pelle ed è già intenzionata ad andarci). Dovrebbe essere qui che Claudia mi manda in Darkest Self
Marina litiga con Angelo, aizzato da Lorenzo con allusioni a cosa avrei detto riguardo quanto accaduto la sera prima: lui si riceve uno schiaffo, lei finisce a terra.
Tratto male Elena e Pietro, respingendo l'aiuto di entrambi; poi - dopo una brevissima sosta alla casa famiglia, vado a casa della zia di Lorenzo, dove vengo chiusa in una stanza e - dopo aver rifiutato di parlare con la zia attraverso uno schermo - sedata (avessi capito che la stanza era senza finestre non sono così certo che ci sarei entrato...).

Resoconto molto stringato perché voglio concentrarmi sul Darkest Self: la Skin della Selkie ha due lati, per me: mi piace molto, dalla lettura è quella che preferisco; ma il DS è quello che faccio piú fatica a inquadrare.
In questo ho fatto un attacco veramente blando verso Angelo (che sicuramente avrebbe potuto essere migliore) e uno verso Pietro che mio malgrado, ma per mia fortuna, è stato assorbito meglio di quanto temessi: ho rifiutato il suo aiuto, accusandolo di voler solo usarmi per poi abbandonarmi, gli ho detto di lasciarmi in pace e che non voglio nulla da lui, che la pianti di cercarmi. Me ne sono andata a casa della zia di Lorenzo da sola (nonostante lui la sera prima mi avesse avvertito di non farlo e si fosse proposto di accompagnarmi), senza nemmeno dirgli che stavo andando.
Qui, ero diviso: da un lato credevo che Pietro avrebbe assorbito il colpo senza abbandonarmi, anche se temevo che avrebbe potuto farlo; mi dava - a me Mauro - fastidio dire quelle cose a Pietro, perché non le merita e perché sono tante cose che potrebbero spingerlo ad abbandonarmi davvero.
Dall'altro, mi rendo conto che avrei potuto/dovuto essere piú incisivo; il problema è, come dicevo, che faccio fatica a inquadrare come. Vorrei giocarmi il DS piú cattivo, perché sento che lo sto sfruttando poco, ma al momento sto cercando di capire come fare. È l'unica parte della Selkie che faccio fatica a visualizzare, anche ora che è in gioco.
Ora come ora, Marina è chiusa in sé stessa: le persone con cui ha interagito l'hanno usata e poi abbandonata (o nemmeno avvicinata). Prima Lorenzo, poi Angelo, da cui nell'intervallo era andata sinceramente interessata a riprendere il discorso della sera prima, come promesso; in DS durante il confronto con Angelo, in cui in pratica le ha detto "Sei una troietta che se la tira, non rompere, tanto come te ne trovo un tanto al chilo", semplicemente si è chiusa in sé stessa: le/mi ha fatto male, non le ha nemmeno concesso il beneficio del dubbio. Per non riprovare quello che ha provato, cerca di allontanare tutti, perché tanto prima o poi l'abbandoneranno. Ed Elena non ha migliorato la situazione, visto che dopo aver offerto a Marina il suo aiuto e aver ricevuto un rifiuto è tornata con Lea... che ha di nuovo giocato con Marina, schernendola.
Da quel punto in avanti, ha iniziato ad attaccare o usare tutti: ha attaccato Angelo, ha usato il professore per danneggiare Angelo, ha attaccato Elena quando si è proposta di aiutarla, ha attaccato Lea, Pietro... non ha attaccato Laura solo perché non l'ha incrociata.
Credo che finora sia stato un DS sufficiente, ma sicuramente blando e ben lontano dall'ottimo. E l'unico pezzo di questa Skin che ancora sento di dover mettere a posto, e spero sinceramente di farcela.
Ci sto pensando; mi sta venendo qualche idea; vedrò in gioco.

Mauro:
Sessione molto molto bella. Ci sono state un paio di scene veramente pesanti, che mi hanno davvero resa pesante la scelta da fare.

Per Marina, si apre in uno spazio nero, vuoto, in cui sente una ragazza piangere; seguendo il suono, trova Perla, un'altra Selkie catturata dalla famiglia di Lorenzo. Le parlo e mi chiede di liberarla, di ucciderla, perché non sopporta piú di essere imprigionata. Mi prende le mani e se le porta al collo, supplicandomi di ucciderla.
Il brutto è che lo capisco: so cosa significa essere imprigionati, non poter rivedere l'oceano (anzi, no: io non potevo immergermi come foca, lei non lo vede proprio), e anche sapendo cosa le sta succedendo (in pratica, incubatrice naturale per ottenere sacrifici; lascio a Claudia e Paolo l'eventuale approfondimento) capisco perfettamente perché vuole morire. Sono persino tentato di farlo, trovo difficile dirle di no, ma m'impongo di farlo e la convinco (con un manipolare) a lasciarmi prima provare a fare altrimenti, a uscire da lí e riportarla all'oceano. Le dico anche che qualcuno verrà ad aiutarci, e nel dirlo penso a Pietro.
Ha paura che l'abbandoni, ma riesco a convincerla e s'accuccia sul terreno inesistente (mi vedevo lo spazio come un nulla nero, in cui puoi stare in piedi ma non è che vedi/senti un pavimento).
Vedendo Perla esco dal Darkest Self, e tiro Ocean's Breath, ottenendo un successo parziale: arriverà qualcosa, ma porterà anche guai.
Questa è stata la prima scena pesante: non particolarmente, è stata peggio l'altra, ma mi dispiaceva davvero per Perla e non volevo assolutamente ucciderla, ma capivo che se non fossi riuscito a liberarla lasciarla lí sarebbe stato peggio.

Fallendo un Gaze per capire come uscire mi sveglio, e sono legata a un lettino; una guardia va via e poco dopo arriva Maddalena, la zia di Lorenzo, visibilmente scossa. Con un Gaze riesco a capire che è preoccupata per Pietro, e giocando su questo provo a convincerla a liberarmi promettendole che posso aiutarla a tenere Pietro al sicuro, anche perché sono piú vicino a lui di quanto lo sia lei. Nel dire questo io intendo fisicamente (abitiamo sotto lo stesso tetto), ma lei capisce emotivamente, e scossa lascia cadere un vassoio di strumenti; un bisturi finisce vicino a me, e quando lei va via riesco a liberarmi.

Esco dalla stanza, cerco Perla, la trovo, mi rendo conto che se la muovo l'ammazzo: l'unico modo per salvarla è darle la sua pelle e portarla all'oceano.
Mi metto a cercarla, e quando salgo al piano superiore sento una conversazione tra Lorenzo e sua zia, in cui il primo dice qualcosa sul liberare me e Perla; e già qui rimango interdetto: giocatore e personaggio, non me l'aspettavo. Io Mauro mi aspettavo che non avrebbe reagito come al solito vedendo cosa stava succedendo, ma quando ha parlato di liberarci entrambe (Marina l'ha sentito lí, io forse prima)... non pensavo fino a quel punto, anche visto che comunque eravamo tenute lí perché importanti per sostenere la famiglia di Lorenzo.
Come se non bastasse, arriva una guardia a dire che c'è una donna alla porta, che chiede di me; prima cosa che mi viene in mente: Laura. Non ho chiaro come potrebbe sapere che sono lí, ma chi altri?
Fanno entrare la donna e la vedo: la nostra carissima MC applica Ocean's Breath, e fa arrivare - incazzatissima - mia madre, che pretende di riavermi. In quel momento, mi sono sinceramente preoccupato: mi sono visto passare davanti tutto quello che sarebbe capitato, perché sicuramente la mammina non era lí solo per liberarmi, ma anche per riportarmi indietro; e questo senza considerare che non so ancora come sarebbe finita lí, nella casa della zietta.
Finisce bene: Lorenzo convince Maddalena a lasciare andare me, mia madre e Perla, con le nostre pelli; andiamo all'oceano, e potercisi reimmergere è tranquillizzante, mi leva dalle spalle tutto il peso dei giorni passati.
Perla, in acqua, si riprende e si allontana; io la guardo, e lancio la bomba che scatenerà la tempesta. Mi giro verso mia madre e le dico: "Per favore, prenditi cura di lei".
Alla sola idea che io voglia rimanere lí, dopo quanto è capitato, è atterrita; l'abbraccio, cerco di spiegarla perché è importante che rimanga, che devo ancora fare delle cose, l'abbraccio di nuovo, ma questa seconda volta lei è rigida, non ricambia. Mi chiede se rimanere lí è piú importante di sua madre, e questo fa male; le dico di no, che però c'è chi mi ha aiutato e devo almeno salutarlo e scusarmi per come mi sono comportata, che non voglio ferirla, ma lei replica qualcosa del tipo: "Però lo stai facendo".
La imploro quasi, di lasciarmi fare ancora quello, che è importante; lei mi dice, fredda, di fare quello che voglio, e la guardo allontanarsi.

Questo mi ha fatto male: volevo seguirla, non volevo causarle dolore, e quanto ci tiene a me, come si è mossa appena ha sentito che ero in pericolo, il dolore che le ho causato nel dire che rimanevo... avrei voluto evitarli, ci ho provato (ma senza manipolarla, non sarebbe stato giusto), ma non ci sono riuscito. Però andarsene significa farlo per sempre, e non posso andarmene cosí, sparire nel nulla, con Pietro che non sa nemmeno se sono viva o no. Pietro, che nonostante le mie speranze non era a casa di Lorenzo per aiutarmi.
Quindi uso Salt: fallisco miseramente, purtroppo, e quindi non riesco a far arrivare chi volevo vedere; persona che, nello stupore un po' di tutti al tavolo, dichiaro sarebbe stata Lorenzo. Perché ci sono due persone, con cui voglio parlare, prima di eventualmente ritornare nel mare.

È stata una sessione che mi è piaciuta veramente: eventi fighi, scene fighe per tutti, scelte pesanti, e da parte mia finalmente sento di essermi allineato a Marina. Sono veramente contento di come l'ho giocata, in questa sessione è stata veramente lei, senza dubbi su cosa farle fare o su come farla reagire.
Ora aspetto la prossima sessione: devo parlare con Lorenzo, devo parlare con Pietro, e devo capire se tornare da mia madre. Non so davvero cosa fare, perché come mi sono separato da mia madre mi ha ucciso, ma sento che c'è ancora qualcosa che mi lega a questo mondo di terra.
La prossima sessione potrebbe essere l'ultima, senza raggiungere il finale di stagione, se non dell'intera campagna di Marina.

Ottima chiamata per l'Ocean's Breath, Claudia: pienamente qualcosa che m'aiuta, ma con un costo altissimo. Ancora ora, sono combattuto dal seguire mia madre o l'aspettare di parlare con Pietro. Dubito che avresti potuto fare di meglio.

Mr. Mario:
Questa sessione si è aperta col botto, perché alcune cose di importanza vitale per il mio personaggio sono state svelate rispettivamente nelle scene di Lorenzo e Marina, mettendomi addosso una frenesia incredibile.

Inoltre Pietro si è trovato finalmente a dover prendere una decisione dura su chi andare ad aiutare.

Ha dovuto cambiare, più di una volta, e decisamente non è più lo stesso che era anche solo pochi giorni prima.

Non gli è mai costato così tanto fidarsi di Lorenzo, e per la prima volta gli ha fatto davvero male essere tenuto in disparte. Però alla fine si è fidato, e ha lasciato che fosse lui a occuparsi di Marina, invece di cominciare a fare a pezzi la casa, ed è corso da Elena, anche per non pensare a quello che stava cominciando a scoprire.

Si è trovato di fronte una situazione decisamente complicata.

Onestamente, sono andato veramente di getto. Gli ho fatto tirare fuori tutta la rabbia che aveva accumulato, e l'ho fatto reagire ed esagerare senza pensarci più di tanto.

A un certo punto ho creduto che l'unica maniera di impedire ad Elena di diventare un mostro, fosse quella di mostrarglielo, e di diventarlo io per salvarla.

Mi sento un po' in colpa a ripensarci, perché ci sono andato veramente duro, e non conosco tutti abbastanza bene da essere convinto che fosse accettabile al tavolo. Spero che Michela, che era in un certo senso la destinataria di questa aggressività, non si sia sentita a disagio. O anche gli altri a fare da spettatori a quella scena fiume.

Ora sono in Darkest self e sono felice, perché dopo tre sessioni ad essere caricato come una molla, ora sto cominciando a sfogarmi.

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