[cite]Autore: Mauro[/cite]perché non negando l'affermazione (l'altro dovrà ancora decidere tra le due opzioni) non si è mai sentito il bisogno di narrare qualcosa che bloccasse quanto detto in essa (colpo/lo paro ecc.);
in realtà cambia davvero poco. Anzi, non credo che cambi nulla.
Riprendo il mio esempio:
Errore: ma solo se il demone uccide la tua donna
Cuore: Spunto il tema dei Doni (la spada di luce stellare) e blocco il suo colpo con la mia lama. Chiedi decisamente troppo.
Errore (Decisamente Minore): ma solo se il demone mutila la tua donna al braccio (il cavaliere ha solo deviato il colpo, salvandole la vita ma non impedendole di venir colpita)
Cuore: Ma solo se riesco a portarla in salvo (ecc ecc)
Errore (Decisamente Diverso1): ma solo se il possente colpo del demone ti distrugge la spada
Cuore: ma solo se il dolore per averla sfiorata lo fa fuggire (ecc ecc)
Errore (Decisamente Diveso2): ma solo se il demone fugge, portandola in volo con sé
Cuore: ma solo se riesco ad aggrapparmi alla sua coda (ecc ecc)
questo è stato un dettaglio di cui io ho sentito il bisogno, perché durante i conflitti partivano dei voli pindarici che non facevano capire un tubo di quello che succedeva.
O anche per facilitare il giudizio delle lune. Mi è capitato diverse volte di vedere temi spuntati e non capirne il motivo. E non ero l'unico.
E quindi il giocatore (cuore o errore che fosse) in genere partiva con spiegoni di 5 minuti per dirmi perché secondo lui poteva consumare il tema (mi succedeva anche in Cani, se vuoi ti faccio l'esempio anche lì, perché la malattia è la stessa secondo me).
Nein. Se un tema è spuntabile non devi spiegare per 5 minuti per giustificarmelo. Deve essere palese. E se è palese tanto vale usare due paroline in più, che sono gratis, e trasformarlo in fiction, altrimenti ho la sensazione di vedere una partita di d&d con i "Ma Solo Se" al posto dei "rolla 1d20".
del tipo: "Chiedi decisamente troppo: un Cavaliere come Artas non si comporterebbe mai così. Spunto il Tema 'Cavaliere dell'Ordine delle Stelle'").
esattamente questo. È così brutto da vedere.
Tieni anche presente che per molti utilizzi è perfettamente normale.
"Ed inoltre lo uccido" -> spunto il tema dei doni (spada di luce stellare) ... direi che è abbastanza palese il perché.
"Ed inoltre lo uccido" -> spunto il tema delle cariche (bibliotecario di altastella) ... eh? Perché?! Chi lo sa, magari per la fiction che si è creata è perfetto (e allora ok), ma magari per qualcuno non è così lampante.
se non mi sono spiegato sono disponibile per delucidazione
avrei chiesto molti dettagli, ma proprio molti altri. Ma proprio tanti. Ma già dal secondo rilancio dell'errore.
Allora, io arrivo.
Mi dicono che posso rientrare nella casata, ma solo se mi rinuncio all'armatura.
Ed inoltre gli danno quella della casata. Ci sta abbastanza bene. Do per scontato che la scena fosse stata descritta in precedenza, che fosse magari una discussione che si svolgeva in qualche luogo consono e in un tempo prolungato, perché non mi sarebbe piaciuto immaginare il cavaliere in mutande mentre effettuavano questo strano scambio di oggetti fuori dalle mura di Puntaustrale.
Poi il padre viene arrestato, e mi sta bene, ma io vorrei sapere qualche dettaglio extra. Nello stesso identico momento, mentre facciamo lo scambio di armature? Quella notte, mentre dorme da solo in camera? Il giorno dopo, prima di partire per la guerra?
Crea un effetto così scioccante descrivere qualcosa di più?
"Ed inoltre tuo padre, quella notte, viene arrestato per averti dato l'armatura" -> spunta il tema dei doni, ok figo
"ed inoltre tuo padre viene arrestato" -> spunta il tema dei doni. «EH? What? Fermi tutti. Che succede? Dov'è mio padre? Sono ancora in mutande e son venute fuori due decine di soldati? E perché hai spuntato le armature?»
"eh, ma sai, perché dare un'armatura così è proibito, e poi non sono obbligato a descrivere di più" «ah, wow» <- immaginarsi il "wow" un pò deluso.
Posso capire che tu non ne abbia mai avuto l'esigenza Mauro, ma io ho bisogno di un pò di fiction, e Polaris se abusato è un ammazzafiction di prima categoria.