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Esistono GdR brutti?

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Niccolò:
il senso è che la gente è talmente abituata a ottenere risultati appena appena soddisfacenti con le Tecniche di Parpuzio, che non valuta più un gioco per i risultati, ma per le Tecniche.

Renato Ramonda:
O in altre parole, Nik correggimi se sbaglio, gioca per il processo, per la dinamica, invece che per il risultato.

Le tecniche e la dinamica di gioco sono lo scopo del gioco stesso, invece che il mezzo.

Moreno Roncucci:
Io la metterei giù ancora più dura:  la gente, nel corso degli anni, utilizzando sistemi malfatti e procedure di gioco "tribali" diverse da gruppo a gruppo, si è fossilizzata in una certa "maniera di giocare", incapace di cambiare anche minimamente questa maniera per non dover ripetere tutta la trafila di adattamento e selezionamento dei giocatori che hanno fatto all'inizio. (notare che non sto parlando della stessa maniera di giocare per tutti: ciascun gruppo ha una visione diversa, fossilizzata, di "come si gioca ai gdr"). Alla lunga, questa maniera di ottenere almeno un po' di divertimento è diventata un rituale, un rito, una cerimonia. E come spesso accade, il Rito viene preservato anche senza ricordarsi piu' a cosa serviva.

Non e' raro (anzi, e' COMUNISSIMO, quando si presentano giochi nuovi ad un gruppo che ha giocato per molti anni a gdr tradizionali) che anche se il divertimento generale aumenta con un gioco nuovo e fatto meglio, il gioco venga comunque rifiutato a priori in seguito perché non segue le "sacre cerimonie": il mezzo si è sostituito al fine, lo scopo del ritrovarsi a giocare non è più (checché ne dicano) il "divertimento", ma il mantenimento del Rito Che Tiene Insieme Il Gruppo (dei fedeli)

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Gatto Chiatto[/cite]un gioco per sua definizione dovrebbe far divertire i propri partecipanti quindi nel momento in cui ci riesce ha raggiunto il suo scopo e rientrerà nella categoria del "bello" viceversa, se fallisce, rientrerà nella categoria del "brutto" e, se questo potrebbe esser abbastanza oggettivo, quello che sicuramente non lo può essere è il punto di osservazione
--- Termina citazione ---

Ma se il gioco diverte perché non viene giocato? Dire che chi gioca a Vampiri gioca veramente a Vampiri, con tutte le modifiche che si fanno (per il bene della storia, ovviamente), mi pare quantomeno opinabile...
Ora, c'è qualcuno che abbia mai giocato D&D 3.X da manuale? Se no, come si fa a dire se è bello o no, visto che non lo si è usato da manuale (sí, se è prevista la Regola Zero di fatto lo si è usato, ma penso sia chiaro cosa intendo :P )?

Luca Veluttini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]la gente, nel corso degli anni, utilizzando sistemi malfatti e procedure di gioco "tribali" diverse da gruppo a gruppo, si è fossilizzata in una certa "maniera di giocare", incapace di cambiare anche minimamente questa maniera per non dover ripetere tutta la trafila di adattamento e selezionamento dei giocatori che hanno fatto all'inizio.
--- Termina citazione ---


Aggiungiamo che è anche totalmente incapace di riconoscere qualcosa di diverso e nettamente più divertente e soddisfacente, nonostante faccia la gran voce su storia, coerenza, ambientazione, ecc. Salvo poi citare al solito l'utilizzo prezzemolino del "buon senso" quando non sanno che pesci pigliare, ma giusto appena prima dello sfoggiare insulti.

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