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Un giocatore "complicato"
Alberto Rapalino:
Farò un sunto della vicenda, cercando di essere meno logorroico possibile (impresa difficile per me):
Gruppo di 2 giocatori + GM. A distanza di circa 1 anno da quando abbiamo soppiantato D&D a favore di exalted e narrativisti (per ora cani nella vigna il più sfruttato) uno dei due giocatori si è lamentato a più riprese di trovarsi a disagio quando si tratta di "coinvolgere emotivamente" e "coinvolgere in discussioni ingame" il proprio personaggio. Egli afferma che non gli piacciono le discussioni e scappa di fronte a qualsiasi coinvolgimento che non sia "picchiare il nemico che so di poter sconfiggere". Inoltre, ha notevoli difficoltà a prendere in mano le redini: tutti i suoi personaggi sono piuttosto piatti e monotoni, senza iniziativa e che si scoraggiano di fronte alla minima difficoltà (specialmente in exalted, dove le vicende hanno carattere epico... ma dove i PG in primis sono epici - forse si fa scoraggiare dall'apparenza?).
Il narratore è un pò in crisi, non sa più come stimolarlo: gli pone delle sfide e lui scappa non appena un PNG gli dice che non sarà facile; gli lascia carta bianca e lui poltrisce. Qualsiasi cosa accada, ormai, è solo il mio PG a mandare avanti la storia, lui non fa altro che seguirne il filone.
Al che ne abbiamo parlato "cosa ti stimola nel GdR?" e lui: "eumate - voglio picchiare i mostri, prendere il tesoro e salire di livello". Al che ha trovato un gruppo secondario dove mastera D&D 4. Io ed il narratore, d'altro canto, non abbiamo voglia di giocare a D&D, vorremmo provare altri giochi ma imo tale giocatore non riesce a giocarli serenamente. Sembra quasi che ogni vicenda che metta in gioco la figura del suo personaggio ricada inevitabilmente sul giocatore (ergo se il personaggio fa una figuraccia, il giocatore se ne risente e si chiude a riccio). Premetto che abbiamo tutti 24 anni e anche lui gioca da almeno 10 anni, più o meno come tutti. Eppure non riesce a digerire bene nulla (inclusi i narrativisti) che non sia D&D (e questo suo lato è emerso solo da quando abbiamo smesso con D&D, appunto!).
Comunque, riguardo all'ultima questione:
|cmq, mi pare che il succo è che giocate con lui perchè non volete
|offenderlo andare via, e perchè è vostro amico, non perchè sia bello
|giocare con lui.
Giochiamo con lui in quanto non è "non-bello" giocarci assieme. Io, personalmente, non soffro dal suo comportamento. Se lui fa l'istrice permaloso non mi cambia nulla. E' semplicemente come giocare insieme ad un PG con scarsa iniziativa e piuttosto insicuro. Gioco lo stesso. Anche il narratore gioca (anche se la maggior parte di conflitti costruttivi ce li ha con me ovviamente e non con lui). Ma ad entrambi (narratore in primis) dispiace che un giocatore non si diverta molto (e in certe occasioni si vede) e vorrebbe coinvolgerlo maggiormente.
Però pare "de coccio" ed io non riesco davvero a capire da cosa derivi questo suo scarsissimo entusiasmo e mancanza di iniziativa (nonchè il fatto che discutere in game lo reputi noioso...). So che non c'è una "risposta magica" ma, dato che è un problema -credo- inconscio del giocatore (quindi dubito sia volontario) mi spiaceva ricorrere alla silurazione senza prima tentare qualche approccio (anche se, sinceramente, non saprei proprio come fare...).
Niccolò:
Ciao.
Il thread è in whisper per evitare incidenti diplomatici con questo giocatore e permettere comunque a moreno di dire la sua. Moreno, hai la tua da dire? ^_^;
Moreno Roncucci:
Eh, mi hai scambiato per il Dottor House? Riuscire a curare i mali dei giocatori senza nemmeno vederli? :-)
Non so, la prima cosa che mi viene in mente dal racconto, è che è inutile starlo a tirare per la giacchetta o spingerlo. Così si rischia solo di peggiorare la situazione. Lasciatelo stare per un po', e magari esce dal guscio. Ma è proprio un tirare ad indovinare, potrebbe darsi benissimo che proprio non gli piaccia fare altro che far fuori goblin e coboldi...
Alberto Rapalino:
Ciao Moreno,
pensa che, qualche sessione fa ad exalted, lo ST gli ha detto "secondo me dovresti imprimere maggior iniziativa e decisione nel tuo PG, perchè mi sembra stia facendo la fine dell'ultimo, che è stato abbandonato da te in quanto non ti divertivi a giocarlo". Ed è passato ad un estremo all'altro, iniziando a muoversi da freelancer, fregandosene degli altri personaggi e arraffando tutto quello che trovava (salvo poi riabbassare la cresta quando scattava qualche lamentela ingame su questo comportamento). Quindi è uscito spontaneo il commento "credo tu abbia frainteso quelle parole...". Insomma è davvero difficile gestirlo.
Oddio, dalle ultime sessioni ha tirato fuori +10% circa di grinta aggiuntiva, riuscendo ADIRITTURA a sfidare un sangue di drago ad essenza 2! (e lui è un solare alba con circa 200pe che si rifiuta di combattere contro i nemici perchè i PNG gli dicono che "sono forti"). Può anche darsi che stia MOLTO lentamente uscendo dall'apatia.
Resta comunque il fatto che non gli piace minimamente il coinvolgimento parlato (sempre inteso come la discussione ingioco). A tal proposito, riporto una frase testuale (salvata da una discussione) in cui il giocatore si lamentava di come io interpretavo il mio PG (una questione alquanto fuffa su cui non voglio soffermarmi). Io gli ho proposto: "bene, se il comportamento del mio PG non piace al tuo PG allora perchè non risolviamo la questione in gioco? Col tuo PG che va dal mio e gli dice -guarda il tuo comportamento non mi piace- e da lì interpretiamo di conseguenza la discussione! A me divertirebbe un sacco!". Ecco le risposte testuali:
(Bruna è lo storyteller N.d.R.)
Quindi non riesco a capire come possiamo renderlo partecipe anche ad altri giochi, dove parlare è abbastanza comune (basta vedere l'escalation a cani dove, quando parlavamo, si trovava in netta difficoltà ad applicare narrativamente vedo, accuso e rilancio).
Non per ultimo, il narratore, giustamente, vorrebbe rimettere in pausa exalted per dedicarsi ad altri giochi. Noi volevamo puntare magari a cani o SS ma l'entusiasmo di quel giocatore quando parliamo di questi giochi si smorza drasticamente.
Magari c'è un "gioco giusto" per lui... ma va a sapere qual'è... sicuramente uno di questi è D&D ma a me e ST non interessa giocarci (ci abbiamo giocato per 10 anni, ora basta...). Magari è davvero "potrebbe darsi benissimo che proprio non gli piaccia fare altro che far fuori goblin e coboldi..." -_-
Niccolò:
che è un po' quello che ti dicevo... diciamo che moreno era l'ultima speranza di cavare qualche idea... :/
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