Hm, diciamo che "ci sei".
Ti correggo solo 2 cose.
1:
[cite]Autore: Franco[/cite]Deve comunque creare la Storia, l'Antefatto, a volte anche gli Archetipi e gestire gli NPG, quindi la maggior parte del Racconto sarà opera sua.
No perché il Narratore non partecipa alla fase di Narrazione, se non suggerendo 1 goccia di colore; questo serve per evitare la situazione in cui nessun Interprete contesti la selezione dei Frammenti; è una regola inserita a seguito di Play-test. Così facendo, ogni fase di Interpretazione ha almeno una Goccia e quindi può durare almeno 1 Conflitto.
La gestione degli NPG è data al Narratore perché durante i Play-test ho visto che lasciandola in mano agli Interpreti, gli NPG venivano usato SOLO per dare vantaggi pratici ai propri PG.
2:
Lo schema del Racconto lo capisci meglio così:
Racconto = "Campagna"
Capitolo = Sessione o sequenza di Sessioni a tema
Paragrafo = le singole scene di Azione.
Il "paragrafo" è già a livello di Azione.
Non mi andava di utilizzare il termine "Campagna" perché identificativo dei Parpuzi in senso stretto, quindi ho preferito optare per una scelta di termini che appartengono alla novellistica, anche perché in epoca vittoriana (che è poi quella di riferimento), la "fiction" erano i Novell, ossia i Racconti di Appendice. Questo in effetti dovrei spiegarlo
La logica dell'Ambientazione/Storia/Azione mi pare che tu l'abbia capita.
L'ottica Forgita in realtà non è compromessa se riesci ad evitare l'accostamento Ambientazione/Setting. Per utilizzare termini forgiti, nel mio schema si tratta di Shared Package, mentre la Storia è quello che nel BM viene chiamato Situation.
Anche in questo caso, non ho scelto termini letteralmente forgiti perché volevo evitare di far sembrare il tutto un trattato di big-modellismo.