Actual play, tanti, tanti (troppi) anni fa...
Giocavamo ad Ars Magica, io ero il GM.
Ora, come saprà già chi conosce Ars Magica, quel gioco presentava già nel 1987 aspetti originalissimi, fra cui il cosiddetto "troupe play": i giocatori interpretavano tutti i personaggi di un intera comunità (tranne che per PNG importanti tenuti dai giocatori a piacere (o dividendoseli, o a rotazione, come preferivano, o come gli assegnavo io durante una scena). Inoltre il gioco prevede un tipo di comportamento da parte dei giocatori molto più proattivo del solito (sono i maghi che organizzano spedizioni in giro per il ondo a cercare guai, non i guai che li vanno a cercare).
Solo che, mancando molte tecniche forgite successive, queste cose erano lasciate in gran parte alla buona volontà dei giocatori, e io faticavo parecchio a fargli entrare in testa alcuni concetti. Diversi giocatori volevano solo giocare un personaggio, sempre, e l'altro lo mettevano in soffitta (e se lo fai con il mago, in Ars Magica, la cosa è molto autolesionista, ma non contava...) e in generale erano ancora lì a volere la pappa cotta. Ma, ogni tanto, la cosa funzionava abbastanza bene.
Scena: uno dei giocatori sta presentando in gioco il suo nuovo Companion, dopo la morte del precedente. Si tratta di un cavaliere del luogo, appena tornato dalla Terrasanta dove ha combattuto nella terza crociata. Mi fa una domanda che non ricordo più, ma che mi richiedeva di consultare i manuali, e allora visto che la scena si svolgeva nel mulino del feudo, e la risposta la voleva dal mugnaio, e finché non consultavo non potevo dargliela, dico ad una giocatrice "fai la figlia del mugnaio, intanto che cerco qui la risposta. Sei al mulino, tuo padre è uscito un attimo ma torna subito. hai 25 anni" "noi due ci conosciamo già?" . Ci penso un attimo e rispondo "sì, il feudo è piccolo e il mugnaio è una persona importante, è facile che vi conosceste prima della sua partenza"
E i due iniziano ad interpretare la scena, in character, mentre io ho il naso nei manuali, ma comunque ascolto quello che dicono. E lui le chiede se si è sposata, e con chi. Lei risponde di no, lui le chiede perché, lei dice che non c'è nessuno in paese con cui si vorrebbe sposare, poi iniziano a parlare dei loro ricordi, di quando lui era partito....
...e di fronte a me i due iniziano ad improvvisare tutta una backstory sulla relazione fra questi due, con lui che si accorge solo in quel momento che lei è sempre stata innamorata di lui, mentre lui la considerava solo un amica, ma c'è la differenza di rango nobiliare, e difficoltà varie, e una antica fidanzata che attende, etc tc.
E io sono lì che li guardo quasi commosso, infischiandomene ormai dei manuali. QUESTO, questo era il tipo di gioco che volevo stimolare quando avevo deciso di passare ad Ars Magica. C'erano voluti mesi, e tante delusioni ma finalmente i giocatori mettevano la loro creatività nella storia, interagivano, mi stupivano. C'ero riuscito, c'era voluto tanto tempo e fatica, ma c'ero riuscito...
... e in quel momento uno degli altri giocatori (di quelli che voleva giocare sempre il suo mago, e infatti era rimasto il mago più debole di tutti perché non aumentava i punteggi con lo studio) esclama infastidito "allora, la piantiamo con stè cazzate e torniamo all'avventura?"
Adesso so che era uno scontro di CA. All'epoca l'avrei definito "un notevole sforzo per non strangolare un giocatore". Inutile dire che dopo una reazione simile di scene come queste non ce ne sono state più... :-(
Però adesso quella giocatrice gioca ancora con me, lui NO! =I-O