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[Kagematsu] Elementi d'ispirazione

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Giulia Cursi:
Fanmail Mauro, per ora comunque ricavo info utili da Wikipedia e approfondisco cercando in rete.

Ecco un link interessante: Arti marziali giapponesi

Qui ho trovato alcune arti marziali poco note in occidente, ma che a volte i samurai imparavano.


Tessenjutsu  (鉄扇術)

Il Tessen (鉄扇) o Tetsu-ten (鉄) è uno dei ventagli da combattimento giapponesi (Tetsu vuol dire “ferro”).

E’ lungo circa 30/35 cm e ne esistono due tipi:

- Menhari-gata: è realizzato con la seta o washi (tipo di carta molto resistente) e decorato con parti d’oro e argento e le stecche di ferro.
- Tenahashi-gata: realizzato completamente in ferro e a forma di ventaglio chiuso. Questo tipo di ventaglio era popolare tra i samurai che lo usavano durante i combattimenti anche al posto della spada.

Origini

Le origini del ventaglio in Giappone si perdono nei meandri dell’antichità. E’ difficile datare con precisione quando questo strumento cominciò ad essere usato, tuttavia è facilmente ritrovabile in moltissime arti giapponesi folcloristiche, spettacolari e marziali.

Era usato da individui di tutte le classi e veniva impiegato per usi differenti, dall’agricoltura, per separare il riso, grano e cereali, oppure nella danza sino ad arrivare all’uso più comune e conosciuto del ventaglio.

Anticamente, poichè nei palazzi, nei castelli e nelle varie abitazioni e ricche dimore era vietato portare armi, i tessen venivano indossati dai samurai come parte dell’abbigliamento: veniva infilato nella cintura (obi) o tenuto anche in mano.
I valorosi guerrieri bushi erano coloro che potevano e sapevano usarli come arma di difesa se fosse mai stato necessario.

Giulia Cursi:
Sakura - Ciliegio

Oggi assunto a simbolo di tutte le arti marziali, venne adottato dai samurai quale emblema di appartenenza alla propria classe. Nell'iconografia classica del guerriero il ciliegio rappresenta insieme la bellezza e la caducità della vita: esso, durante la fioritura, mostra uno spettacolo incantevole nel quale il samurai vedeva riflessa la grandiosità della propria figura avvolta nell'armatura, ma è sufficiente un improvviso temporale perché tutti i fiori cadano a terra, proprio come il samurai può cadere per un colpo di spada infertogli dal nemico. Il guerriero, abituato a pensare alla morte in battaglia non come un fatto negativo ma come l'unica maniera onorevole di andarsene, rifletté nel fiore di ciliegio questa filosofia. Un antico verso ancora oggi ricordato è "hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero" - (Come il fiore del ciliegio è il migliore tra i fiori, così, il guerriero è il migliore tra gli uomini). Il sakura era venerato.

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