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[SLOW DOWN] Convincere il proprio gruppo a provare un gioco Indie

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RobAndry:
Salve non sono molto attivo sul forum, ma alla luce di una discussione con il mio gruppo di gioco mi appello alla vostra esperienza per risolvere un problema.

Vi spiego brevemente la situazione. Ho un gruppo di gioco da circa due o tre anni con cui giochiamo settimanalmente a Gdr tradizionali. Ora il problema(se così si può chiamare) è che io circa un annetto fa mi sono "convertito" a i giochi Indie e, seppur abbia avuto poche esperienze di gioco, mi sono appassionato molto ad essi a tal punto da non riuscire più a giocare ai Parpuzi. Il perchè non sto a spiegarlo ne mi interessa approfondirlo in questa discussione.

Ora alla luce di questo, ho proposto al gruppo di provare a giocare ad uno degli Indie che possiedo già ed ecco che nasce il polverone. Apparte le ore perse a spiegargli che sono comunque dei giochi di ruolo, però una volta spiegatogli come funzionano e quale sia l'obiettivo loro si ostinino a dirmi che non gli piacciono.
Apparte che se non provi una cosa non puoi sapere se ti piace o no comunque riassumendo le lamentele tipo sono:
Ma a noi piace la parte di combattimento strategico ( alla D&D/pathfinder per intendersi)
Ma alla fine a me piace che della storia se ne occupi qualcun'altro, in maniera che quando gioco non debba pensare più di tanto.

Ora sono motivi più o meno opinionabili, ma a me sembrano banali scuse, perchè alla fine quando giochiamo non siamo il tipo di gruppo che si limita a tirare i dadi quando c'è da picchiare, ma solitamente diamo molto risalto all'interpretazione dei Personaggi e si tende ad appassionarsi alla trama, inoltre ci sono giocatori molto molto creativi che spesso quando giocano hanno delle ottime idee che poi non vengono valorizzate dal sistema di gioco, mentre se ad esempio giocassimo ad Aips causerebbero piogge di fan mail...
Io non riesco proprio a capire il motivo di questa miopia e mi sembra che loro si ostinino a dire di no a prescindere.

Ora al termine di questo mio semirant mi piacerebbe che mi forniste qualche consiglio o buono spunto su come affrontare la questione anche perchè io ci ho discusso fin troppo e ho finito le cose da dire.

Fabio Succi Cimentini:
Disclaimer: Andrea, se implicherò delle cose di te e del tuo gruppo che non corrispondono a verità, scusami e chiariamo.

Credo che paghi la sincerità nei loro confronti.
Sei sinceramente stanco di gioco Tradizionale? Sii franco con loro e mettili davanti a questo, e nel caso abbandona le occasioni di gioco. Non come ricatto: semplicemente, se non ti diverti più di tanto, è anche sensato che tu non investa più così tanto tempo semplicemente per vedere loro. Se non è l'unica occasione in cui li vedi, e se sono comunque amici alla cui compagnia tieni, spero non debba creare problemi.

Gioca intanto a quello che vorresti provare, se necessario cambiando totalmente persone.
Non che manchino persone: il magico mondo di G+ è pieno di occasioni, investendoci giusto una webcam con microfono. Prenditi tu le occasioni per giocare, fai esperienze più di quelle poche che dici di avere, un po' di carpe diem del gioco!
Tieni il contatto con loro, informati di come vanno, poi quando un gioco ti entusiasmerà parlane con loro. Trasmettendogli non tanto i discorsi sulle differenze tra giochi, quanto l'esperienza che quel singolo gioco ti ha dato.

Ora come ora, il rischio è che sentano minacciato 'tutto quello che il gruppo è stato finora', magari anche la memoria storica (sai quante leggende su secondo i forgiti non ti sei mai divertito davvero, deve essere proprio un mondo a parte che non capiremo mai) e quindi che venga fatta barriera. 
Nel potergli parlare in termini di esperienze di gioco, di quelle che ti fanno brillare gli occhi e fanno dire proprio ad Andrea "questo mi ha ricordato quanto è bello giocare di ruolo!", potrebbe mettere quella scintilla di curiosità che finora sono - forse - troppo dubbiosi per far saltare.

E' capitato anche a me: per vari motivi, non ho più esperienze di gioco nel mio ambiente monzese. Ho fatto i miei errori al tempo, in cui ho probabilmente cercato anche io la conversione del gruppo, sono stati mediamente poco convincenti e il risultato è che giusto una persona ha una possibile curiosità che sto con calma coltivando. Gli altri? Ci sono un due-tre persone che reputo tra gli amici più importanti, continuo a frequentarli e a parlare generalmente di altro. E nel mentre, dopo un periodo in cui mi son spostato a tutt'altri hobby (o quasi), gioco parecchio e con persone che condividono questa cultura di gioco. Senza smettere di parlare ogni tanto delle mie giocate ai miei vecchi amici, ma senza pretendere che si sentano folgorati. Abbiamo anche altro in comune, fortunatamente.

Insomma, arriviamo al finale da aspirante guru: non sentirti abbonato ad un gruppo con cui per ora c'è una palese cesura sul piano ludico, frequentali come amici e il tuo rapporto col gioco spostalo su altri campi. My cents.

Loktar:
Qui a Napoli gli indi non esistevano.

Poi Girolamo mi fece provare fiasco, così, per sfizio, e mi piacque tantissimo.

L'ultimo incontro eravamo 14 persone, e siamo ancora in crescita (credo ci stabilizzeremo in un club tra le 25 e le 30 persone più o meno fisse).

Se vuoi giocare bomboloni alla crema (c)*, semplicemente proponi, ma non per abbandonare il vecchio, per provare qualcosa di nuovo.

Ce ne sono parecchi, si imparano nel giro di mezz'ora e fanno passare un godibilissimo pomeriggio.

Molti di loro, visto questo tipo di gioco, probabilmente non riusciranno più a giocare parpuzi.

Just do it

Bye

* = per sapere di più sui "bomboloni alla crema", chiedi a Girolamo.

Mattia Bulgarelli:
Questo thread è in SLOW DOWN. Per esperienza, è un tema "delicato" ed è già stato affrontato più volte.

EDIT per chiarezza visto che mi hanno chiesto: lo SLOW DOWN lo metto d'ufficio visto il tema, "a cuscinetto". Non c'è stata alcuna violazione del Regolamento o comportamento meno che corretto. ^_^

il mietitore:
Ehya :D



Premetto che non ho mai avuto un gruppo storico, ma ho comunque avuto esperienze in cui mi sono dovuto scontrare con la miopia a cui fai riferimento.


Da quel che mi è parso di capire, più stai lì a proporre a qualcuno di fare qualcosa, più la voglia di provare questo qualcosa viene meno. Voglio fare un parallelismo: non è così solo nei giochi di ruolo. Se io voglio convincere un mio amico particolarmente "eremita" a uscire la sera, non sto lì a dirgli "dai esci che non ti succede niente di male", anche perchè essendo stato io l'eremita anni fa so benissimo che l'effetto è quello di pensare, per ripicca, "a 'sto punto dico di no a prescindere, così imparano a rompermi le palle". So invece che il modo migliore per convincere qualcuno a fare qualcosa e fargli nascere spontaneamente l'idea (in stile Inception); nel caso precedente della serata fuori so che il modo migliore è quello di raccontare distrattamente tutte le cose più divertenti accadute alle serate precedenti, fino a che quell'altro non si dimostra abbastanza interessato da beccarsi la botta finale "boh, vabbè, se vuoi unirti fa pure, eh! Sto organizzando una festa la prossima settimana".


Nel caso dei giochi di ruolo è un po' più complesso, dato che i giocatori di Parpuzio sono convintissimi di potere fare *tutto* col loro bel sistema. Questo significa che se tu vai nel tuo gruppo di D&D raccontando le tue esperienze di gioco a Piledrivers & Powerbombs loro potrebbero dire "si beh, però questo possiamo farlo anche noi". E magari gli passa pure per la testa l'idea di mettere su per davvero uno scontro di wrestling con D&D, e lì sarà davvero un dramma.


Con i giochi di ruolo ho notato che "la scintilla" scatta a parlare di quelle piccolezze meccaniche che rendono il mix qualcosa di geniale. Per esempio, a parlare di Piledrivers & Powerbombs, fa sempre un bell'effetto citare il fatto che il pubblico, vale a dire la gente esterna al gioco che sta osservando la partita, può interagire col gioco assegnando o togliendo punti sulla base della performance, facendo canti di incoraggiamento per una delle due parti sul ring.


Per cui il mio consiglio è: fagli venire una gran voglia di giocare a qualche gioco che vuoi tu semplicemente parlandone. Parla di altre tue esperienze, parla di ciò che ti colpisce. Spesso nei gruppi di gioco ci sono varie figure: alcuni sono molto conservatori, ma spesso c'è qualcuno che si mostra più aperto alle novità, e che seguirà con più interesse i tuoi vaneggiamenti. Tu trova quello/i che ti sembrano più interessati alle tue esperienze, e parla con loro fino al punto in cui gli altri si sentiranno quasi esclusi da questo vostro entusiasmo. Se arriverai al punto in cui saranno loro a farti domande relativamente alle tue esperienze (tipo "beh, allora com'è andata col Pay Per View? L'avete pestato Gorilla Johnson?", sempre riferito a ciò che di Piledrivers & Powerbombs avevi raccontato la volta prima) sarà quello il momento in cui arrivare a gamba tesa dicendo "Comunque, oh, se volete provare fate un fischio che io di sicuro non mi tiro indietro, eh!".

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