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[Monsterhearts] Giocare col Sistema
Ezio:
Sei tu.
E la causa è PROPRIO l'uso del sistema e delle Condizioni che abbiamo fatto.
Se avessi lasciato la semplice descrizione del fatto allora sì, avrei un po' limitato i giocatori, perché per "risolvere" la faccenda sarebbero dovuti passare attraverso di me.
Rappresentando la situazione attraverso le meccaniche ho ricondotto al gioco la fiction, e ho quindi consentito ai giocatori di usare le stesse meccaniche per aver peso su di essa.
Cosa è successo, infatti?
1) Manuela ha Guardato nell'Abisso. Se avesse avuto fortuna si sarebbe liberata direttamente della Condizione. Ha avuto successo parziale, quindi le ho dato quello che voleva (come mi libero?) con un twist: ho indicato uno dei suoi poteri sulla scheda. Dai una Stringa al Potere Oscuro e sei libera, semplice.
2) Quando Omar ha rifiutato il Caduto è andato dai suoi amici e gli ha fatto un'offerta: "Datemi una Stringa e lo libero per voi".
Che altro avrebbe potuto fare?
Non lo so, così su due piedi mi viene in mente di sicuro l'evocare mentalmente il Caduto o il Po e Manipolarli, oppure, con una fiction abbastanza forte un Run Away.
Così, su due piedi. Di sicuro agli altri giocatori, al tavolo, sarebbero venuti altre idee.
Come dice mano (che essendo stata la vittima della cosa mi sembra un testimone piuttosto affidabile) siamo ben dentro il campo dell'essere un fan dei PG. Si, era una brutta situazione, ma nulla di insuperabile e che metteva totalmente in luce aspetti del personaggio.
È questa la cosa figa: usare il Sistema ci ha dato la possibilità di non incastrarci in una scena noiosa e frustrante persino col protagonista trasformato in un vegetale palustre!
Manuela Soriani:
--- Citazione da: Klaus - 2012-06-16 20:03:09 ---Fatico a vedere come non avere presa sulla fiction per fare qualunque cosa non sia limitante, ma forse sono io O_o
--- Termina citazione ---
Assolutamente nessuna limitazione, Klaus.
Tecnicamente ti ha spiegato Ezio i "millemila" modi che avevo di uscuire dal casino.
Dal punto di vista delle emozioni in gioco è stato semplicemente "qualcosa di uovo", che ha rallentato SOLO FISICAMENTE Omar per un paio di scene per dargli il tempo di RIFLETTERE su tanti dei suoi problemi.
Se poi ci aggiungi che Omar era chaos in carne, una pausa gli è pure servita per "riprendere fiato".
Insomma, davvero un'ottima integrazione sistema/trama.
Quello che vuole suggerire Ezio è: non abbiate paura di osare su cose strane.
Il gioco vi da strumenti praticamente illimitati e se il gruppo di gioco è fresco, attivo e propositivo ne verranno fuori davvero delle grandi sessioni e delle storie imprevedibili ed emozionanti.
Ezio:
E, soprattutto, USATE il sistema e gli strumenti che vi da. Sfruttateli, maneggiateli, non abbiate paura che le fredde "meccaniche" rovinino la sublime arte della "interpretazione".
Le meccaniche sono strumenti ben bilanciati: vi aiuteranno.
Mattia Bulgarelli:
Riassumendo: il far passare il "dato di fatto" (Omar trasformato in una canna di palude) in una "meccanica" (una Condizione) ha AUTOMAGICAMENTE segnalato a tutti il livello ESATTO di gravità della cosa.
Ovvero: se conosci il gioco, sai che una Condizione la puoi togliere in millemila modi, e quindi non ti preoccupi. Sai che l'anima del tuo PG può ancora fare cose e "comunicare" attraverso l'Abisso, o con gli enti soprannaturali (il Po e il Potere Oscuro di sicuro, ma forse anche altri). E che l'MC e gli altri giocatori devono tenere presente il principio di non escluderti dal gioco.
Non è "la pietrificazione di D&D 3.0" che, una volta fallito il Tiro Salvezza, ti impedisce di giocare (quello specifico personaggio) finchè qualcun altro non interviene (perché il sistema di D&D 3.0 ti dice che è così, punto e fine).
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Ezio - 2012-06-18 10:11:31 ---E, soprattutto, USATE il sistema e gli strumenti che vi da. Sfruttateli, maneggiateli, non abbiate paura che le fredde "meccaniche" rovinino la sublime arte della "interpretazione".
Le meccaniche sono strumenti ben bilanciati: vi aiuteranno.
--- Termina citazione ---
O, detta in altra maniera (ma il risultato pratico è lo stesso):
Questi non sono film. Non sono romanzi. Non sono opere teatrali. Lo Story Now (intesa come maniera di giocare e non come regolamento di Spione..) è una sua maniera di creare e raccontare storie, una sua precisa forma artistica come appunto cinema, letteratura, etc.
E' una maniera di raccontare di cui il sistema che usi e quello che avviene al tavolo è parte integrante e fondamentale.
Da qui il fatto che gli actual play che non trattano queste cose tendono ad essere meno appassionanti, meno comprensibili (a meno che non vengano "rielaborati" sotto forma di racconto, ma ogni rielaborazione li rende sempre meno fedeli, sempre più distanti da quello che davvero è avvenuto al tavolo). E' come se invece di farti vedere il film, te lo raccontassero, per "non contaminare la storia con la fredda tecnica delle inquadrature, dei microfoni e delle telecamere".
Ma la cosa vale anche non solo quando riporti una partita, ma anche quando la giochi: se ti limiti ad "interpretare" (recitare) un personaggio ma non usi mai (o usi di malavoglia) inquadrature, zoom, colonna sonora, illuminazione, etc, il tuo film viene una schifezza. Perchè hai disprezzato e sottovalutato la parte tecnica.
Nei gdr è uguale: la stessa cosa "recitata" uguale vuol dire cose diverse a seconda di cosa avviene davvero sul piano del tavolo, delle regole, del sistema (la scena all'apparenza più tranquilla del mondo diventa drammatica se il giocatore sta dando fondo a tutte le sue risorse per tenerla tranquilla, o se lo fa per cercare di movimentarla senza riuscirci). A sua volta, la tecnica rende "vera", concreta, quella che altrimenti sarebbero chiacchiere al vento.
Nel campo dei gdr, c'è da disintossicarsi da decenni di sistemi malfunzionanti che ostacolavano invece di aiutare, ma senza riacquistare fiducia nel fatto che una telecamera può anche funzionare, non deve per forza essere rotta (e senza riacquistare la competenza di riconoscere quelle che funzionano e distinguerle da quelle rotte), un film non lo giri, al massimo giri con il fucile di legno facendo "pum" con la bocca.
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