Apocalypse hearts of thrones

[Rodrigo]

Ho una domanda per tutti quelli che giocano o MCizzano Monsterhearts (o almeno Apocalypse World).
Ma sono il solo che vedrebbe da Dio un hack di Monsterhearts su Game of Thrones?

Le skin diventano le case. Personaggi in conflitto. Relazioni sociali a manetta. Possibilità di influenzare gli altri. Alleanze che si fanno e si disfano come nulla. No?

[Ezio]

In b4... Lavinia.


Non mi convincono le skin/case (ma neppure così tanto)... credo che sia possibilissimo creare un hack.



Altro gioco adattissimo alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è The Shadow of Yesterday.

[Lavinia]

Prendendo come base AW, e parlando di hack pesantuccio, non vedo perché non dovrebbe funzionare a priori. Più che altro se penso ai personaggi che vediamo, anche all'interno della medesima casata c'è tantissima differenza fra un pg e l'altro e quindi non so quanto senso avrebbe mantenere quella distinzione, piuttosto che sfruttare archetipi di personaggio al di fuori della casata (es. il Nobile Cavaliere potrebbe essere Loras, Barristan o Brienne).

Concordo con Ezio per il suggerimento, lo conosci come gioco?

[Rodrigo]

SPOILER POLICY: io ho letto un po' di libri, ma non tutti, quindi direi che in questo post è VIETATO SPOILERARE AVVENIMENTI CHE SUCCEDONO DOPO LA SECONDA STAGIONE DEL TELEFILM. Così salvaguardiamo tutti.

So che esiste, ma non l'ho mai letto.
Stavo pensando alle case, perchè sono facili da trasmettere, come le skin di MH, portano dietro un bagaglio, come le skin, e possono essere declinate facilmente in cose simili ma non identiche, dando una base comune, ma senza essere troppo limitanti.

Penso per esempio al fatto che certe skin, a seconda delle mosse che prendi, diventano davvero da giocare in modo diverso (es. il vampiro e hypnotyze)
E poi mi piaceva l'idea di un gioco che si concentrasse sui conflitti e sulle manipolazioni emotive/politiche più che sul fantasy vero e proprio.

[Ernesto Pavan]

L'idea delle case/skin non convince molto neanche me: si rischia di cadere negli stereotipi (lo Stark ligio al dovere, il Lanninster avvoltoio, ecc) e, in ogni caso, pure (soprattutto?) all'interno delle casate stesse non è che ci si voglia troppo bene. Secondo me sarebbe meglio avere una skin per ciascun ruolo "sociale": il Bastardo, la Fanciulla, il Primogenito, il Mostro, l'Asceso (un popolano che ha ricevuto il titolo in cambio di favori), ecc. Credo funzionerebbe ^_^

[Rodrigo]

L'idea delle case/skin non convince molto neanche me: si rischia di cadere negli stereotipi

E' lo stesso problema che si sarà posto Joe coi mostri... Il vampiro? Ma poi rischio lo stereotipo. Eppure è proprio per quello che funziona.
Non è DND^_^
E Tyrion per andare "contro" parte della sua eredità di Lannister paga un prezzo alto (e quando entra in DS è un adorabile Lannister da manuale).

[Lavinia]

Paolo, il problema è che all'interno di una singola casata ci sono differenze ben più grosse che all'interno di ogni singola skin ^_^ che io faccia un vampiro "umano" o stronzo manipolatore sempre di vampiro si tratta, ma pensa a quanto è differente Theon da Asha, eppure sono sempre Greyjoy.

O, per vederla in un altro modo: in MH nulla mi impedisce di essere una Queen... che è anche un lupo mannaro. Pensa ad Ambrose: dato che è stato adottato da fatati, avere potuto scegliere come skin il Mortale, e nei fatti è un mortale ma con skin Fae. Potrei giocare un Ghoul con un corpo post-mortem artificiale, ma questo non fa di lui un hollow, e così via. Un conto è quello che sei, un altro quello che sei, se si capisce cosa intendo dire.

[Ezio]

In realtà, ragazzi, DIPENDE.

Dipende da cosa dovrebbero rappresentare i libretti in quel gioco ^^


La struttura di AW è talmente flessibile...

[Rodrigo]

Paolo, il problema è che all'interno di una singola casata ci sono differenze ben più grosse che all'interno di ogni singola skin ^_^ che io faccia un vampiro "umano" o stronzo manipolatore sempre di vampiro si tratta, ma pensa a quanto è differente Theon da Asha, eppure sono sempre Greyjoy.

Li trovi davvero COSI' TANTO diversi? Per me si assomigliano molto. Certo, magari hanno un modo diverso di perseguire gli obiettivi, ma psicologicamente sono abbastanza simili.
Le motivazioni, dimostrare che non hanno bisogno degli altri, prendere quello che si vuole se si è abbastanza forti, etc.
AP?
Balon = Terre e rispetto
Asha = Il posto del fratello come erede
Theon = la figlia del capitano e/o Grande Inverno
La differenza è che Theon ha preso una o due mosse dal libretto Stark.

Se vuoi ti ribalto l'argomento con un copia incolla e un trova sostituisci:
"che io faccia un Lannister "umano" o stronzo manipolatore sempre di Lannister si tratta, ma pensa a quanto è differente il Dracula di Gary Oldman da Edward Cullen di Twilight, eppure sono sempre vampiri."

[NOTA: Sto solo ragionando a voce alta, non voglio convincere nessuno, eh! Tra 2 post potrei aver capito che avete ragione voi ^_^]
Comunque davvero, sono le stesse obiezioni che mi facevo in testa io prima di giocare a MH ^_^

[Ezio]

In realtà il percorso dovrebbe essere un altro: che cosa dovrebbe rappresentare il gioco?
Gli intrighi e i tradimenti? Quanto sei disposto a rinunciare per il potere?

Bene, all'interno di questo tema, cosa dovrebbero rappresentare i booklet?
Qual'è la struttura migliore per renderlo?

Per fare un esempio si potrebbe persino ipotizzare una struttura "composita" a doppio booklet: scegli una Casata (che dice chi sei per gli altri) e un'Anima (che dice cosa sei per te stesso).

[Giulia Cursi]

Per fare quello che dici Paolo servirebbe togliere la possibilità di cambiare libretto, perché se il tuo cognome è uno quello rimarrà.

Di fatto vedo meglio gli stereotipi dei personaggi tipo, es. il primogenito (Robb Stark), il bastardo (John Snow), il barbaro (in cui va bene sia Khal-Drogo che i vari barbari oltre la barriera), il sacerdote (Aeron Greyjoy, Melisandre di Asshai,...) ce ne sarebbero tanti.

La casata però non credo sia proprio necessaria, nel senso che potresti anche non esserne un membro, ma lavorare per una di queste. Ci sono diversi personaggi interessanti della saga che non sono nobili.

[Rodrigo]

In realtà il percorso dovrebbe essere un altro: che cosa dovrebbe rappresentare il gioco?
Gli intrighi e i tradimenti? Quanto sei disposto a rinunciare per il potere?

Bene, all'interno di questo tema, cosa dovrebbero rappresentare i booklet?
Qual'è la struttura migliore per renderlo?

Per fare un esempio si potrebbe persino ipotizzare una struttura "composita" a doppio booklet: scegli una Casata (che dice chi sei per gli altri) e un'Anima (che dice cosa sei per te stesso).

Facciamo un ipotesi.
E' un gioco sugli obiettivi, sulle strade che portano a ottenerli e su quello che siamo disposti a fare per raggiungerli.
E' un gioco in cui ognuno si pone un agenda (nel senso inglese del termine) e una scala di valori e tra queste due cose si barcamena.
E' un gioco che parla di scelte e di prezzi da pagare.

[Rodrigo]

Per fare quello che dici Paolo servirebbe togliere la possibilità di cambiare libretto, perché se il tuo cognome è uno quello rimarrà.

C'è chi cambia cognome anche nella saga. Esempio base: Jon Snow passa da Stark a Guardiano della notte (che conta come casata). Catelyn passa da Tully a Stark. Sansa, alla fine della seconda stagione POTREBBE passare da Stark a Lannister (spesso il passaggio avviene per matrimonio, ma spesso la vampirizzazione passa per il morso di un vampiro) In entrambi i casi si passa dalla fiction.

[Mar]

Si potrebbe fare come sta facendo Michael con Whispering Willows, dove ogni pg può avere una skin (il padrino, ad esempio) e una razza (coniglio).
Qui si potrebbe avere un ruolo (sacerdote, etc..) e una casata. Ognuno darebbe accesso a specifiche mosse.

[Giulia Cursi]

Eggià sarebbe meglio, perché così riesci a definire bene il personaggio anche al di fuori della casata. Quanti ce ne sono di personaggi nella saga che non rispettano per niente i dettami del casato?