Autore Topic: [Monsterhearts] - AP del mio Infernale - Campagna Mostri sotto casa  (Letto 1169 volte)

AP:

Giocare l'Infernale come figura drammatica.

Inutile dire che appena ho avuto la possibilità di fare la (il, in verità) PG ho scelto subito l'infernale.
Ezio Melega è stato il mio MC e Paolo Bosi Lavinia Fantini Mattia Bulgarelli erano i mei compagni mostri di gioco.

L'Infernale ha qualcosa che mi turba e mi affascina.
Evidentemente, dentro di me c'è una forte vena masochista che spinge per uscire.
^^'

Premessa: mi piacciono i personaggi subenti ed aggressivi. Non cattivi, ma fragili e violenti e incompresi.
L'Infernale è esattamente questo per me.

Omar era (è) il mio infernale.
Voleva essere amato. Quando era un bambino, un comandante di Lucifero, detto Caduto, l'ha scelto come emissario per farsi servire per spargere sua voce (e richieste egoistiche) nel mondo.
In quel momento Omar ha perso la sua innocenza e la sua libertà.

Omar è alternativo senza averne lo spirito.
Tatuaggi, piercing, attitudini che lo colorano e lo rendono un "personaggio" agli occhi degli altri.
A Omar piacerebbe proteggere gli altri e non gli importa un cazzo di farsi male per farlo.
Perchè non ama se stesso.
Le botte gli fanno male ma non gliene importa. Perchè tanto si sente inutile.
Lui abusa del suo potere oscuro per proteggere gli altri e per non essere umiliato quando si impone.
Faccio un mucchio di scene senza mollare nessuna stringa al mio angelo caduto.

Vedere piangere Pandora, la macchina di morte ragazzina, dopo che ha ucciso suo padre e 10 soldati, mi fa impazzire di dolore.
Ci vedo rispecchiata la perdita della mia innocenza.
Gli eventi per Omar collassano, e collassa anche il suo cervello (è un ragazzino MOLTO disturbato) e in una sola scena e mezzo vado in Darkest Self (e ci rimarrò per quasi tutto il resto della campagna).

Il Darkest Self dell'Infernale non è una cosetta che può essere ignorata o consumata in fretta con un'unico atto di violenza.

Dal manuale di MonsterHearts:

You can’t get what you need, anymore. The world has left you cold and alone, shivering in the wake of your own addictions.
The dark power will make some open-ended demands of you, and it’ll promise you some lucrative (and perhaps volatile) things in return.
Every demand you fulfill brings you a little closer to feeling whole again, to rekindling the fire in your heart.
Whenever you fulfill those demands, remove a String it holds on you.
You escape your Darkest Self when the dark power has no more Strings on you, or when you agree to an even worse bargain with an even more dangerous dark power.



Scrivere tutto il processo che ha portato gli altri personaggi ad amare il mio Omar è impensabile (abbiamo giocato una quantità di ore proibite dal buon senso, attorno alle 17 ore in 2 giorni, fino ad arrivare a fare una campagna completa in un weekend), ma vi posso dire quanto è bello sentirsi amati con l'Infernale.

Vedere in particolare l'Hollow (Pandora di Lavinia Fantini) e il Ghost (Vilson di +Paolo Bosi) fare di tutto (comprese scene di sesso decisamente "fuori dallo standard") per riportarmi umano mi ha fatto sentire benissimo.
Mi ha fatto resistere dal desiderio di autodistruggermi.
Mi ha fatto sentire bello, pulito ed amato.

La campagna ha trasformato Omar da Infernale a Mortale.
il mio vero amore?
Al momento Vilson.
Ma il mio cuore batte forte anche per Pandora.

Semplicemente... non posso controllarmi.
E non voglio.
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.