Autore Topic: [Monsterhearts] Mostri dentro casa  (Letto 10751 volte)

Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #30 il: 2012-06-12 13:27:36 »
Certo che il dubbio è legittimo, così come era legittimo il nostro dubbio "ma la Selkie si riuscirà a giocare a Castelnuovo Piccolo?", e abbiamo visto se era fondato o meno giocando :D


Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #31 il: 2012-06-12 13:43:33 »
Aperta la discussione su Philippa/Bianca. Grazie a Mattia per la disponibilità ;D

Sulla localizzazione: il problema col Nord Italia mitologico... è che esiste meno degli USA mitologici. Nel senso: chiunque di noi ha visto N-mila film o telefilm ambientati negli USA, quindi abbiamo una mitologia USA che, pur nelle sue differenze, deriva da qualcosa di più generale. È qualcosa di trasversale, perché Buffy (per dire) l'ha visto Pino della Valle d'Aosta come Gennaro della Sicilia.
Per contro, il mio Sud Italia mitologico deriva da quello che ho vissuto (perché in parte l'ho vissuto), da quello che mi hanno detto amici del Sud e da (più o meno) stereotipi derivanti dall'ambiente e dai conoscenti; manca quella parte trasversale dovuta ai film.
Se qualcuno farà esperimenti in tal senso, sono molto interessato a sapere com'è andata.

Michael Tangherlini

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #32 il: 2012-06-12 13:48:49 »
Mmm... questa cosa temo possa funzionare solo se per tutti quel Nord Italia è "mitologico" allo stesso modo, perché nel momento in cui qualcuno inizia a inserire cose completamente estranee all'esperienza di chi in luoghi simili a quelli a cui si fa riferimento è nato e vissuto, potrebbero crearsi delle reazioni di rifiuto che non si verificherebbero trattando di un luogo del tutto sconosciuto
Vero ma fino a un certo punto, secondo me, perché dipende da quanto i vari vissuti sono estranei. Per dire, dato che siamo in "Gioco Concreto," quando MCizzavo delle superiori dei mostriciattoli del nostro gruppo io pensavo al mio liceo e lo immaginavo così. E, a parte qualche raddrizzata dietro suggerimenti vari, sempre concordati in gruppo, funzionava. Aggiungo, per amor di completezza, che il mio era un liceo scientifico di Ancona, i giocatori (a parte me) erano tutti del Nord Italia e di estrazioni scolastiche credo anche diverse.


Sulla localizzazione: il problema col Nord Italia mitologico... è che esiste meno degli USA mitologici. Nel senso: chiunque di noi ha visto N-mila film o telefilm ambientati negli USA, quindi abbiamo una mitologia USA che, pur nelle sue differenze, deriva da qualcosa di più generale. È qualcosa di trasversale, perché Buffy (per dire) l'ha visto Pino della Valle d'Aosta come Gennaro della Sicilia.
Per contro, il mio Sud Italia mitologico deriva da quello che ho vissuto (perché in parte l'ho vissuto), da quello che mi hanno detto amici del Sud e da (più o meno) stereotipi derivanti dall'ambiente e dai conoscenti; manca quella parte trasversale dovuta ai film.
Se qualcuno farà esperimenti in tal senso, sono molto interessato a sapere com'è andata.

Però io, per esempio, farei fatica a giocare MH negli USA, perché di film o telefilm con adolescenti americani quasi non ne ho visti: ho una conoscenza di Buffy relegata alla sigla iniziale, per dire. * si alzano i cori urlanti "ERETICO!"* Quindi quel tipo di sensibilità mi manca, e se mi manca non riesco a farmi prendere dalle vicende narrate perché (nella mia testa) non so come farle funzionare e mi mancano di verosimiglianza. Poi magari sono io quello bacato dentro, eh.

-MikeT
« Ultima modifica: 2012-06-12 13:51:23 da Michael Tangherlini »
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #33 il: 2012-06-12 14:01:57 »
Michael mi ha praticamente tolto le parole di bocca. Non seguo serie TV, di Buffy ho visto il musical e la puntata muta semplicemente perché tutti me ne parlavano, film guardo poco e niente e a parte Skyhigh (su cui, credo, posiamo concordare non sia proprio una scuola tipica) non ne ricordo che trattassero di adolescenza.
Ho la fortuna di aver frequentato una scuola superiore in cui c'erano nei primi due anni corsi a scelta e in cui ci si spostava fra le varie aule (e non solo per i laboratori), in modo forse più simile a una scuola superiore americana che a una classica scuola italiana; di conseguenza certe caratteristiche di una scuola americana le ho ben chiare nonostante il mio disinteresse per serie tv e simili.

Per contro, durante l'adolescenza ho letto molti romanzi che trattavano della vita di ragazzi e ragazze adolescenti di autori italiani, e quindi ho in mente un qualcosa a cui fare riferimento, magari non precisissimo, ma non parto da zero. Insomma, la veridicità di "se lo ambienti in Nord America/Canada/India/Australia/Italia è più facile avere un'idea condivisa" mi pare dipendere molto da persona a persona.

L'unica cosa diversa è che giocandolo in Italia, se si proviene da luoghi/situazioni diverse gli altri giocatori hanno vissuto in prima persona le esperienze a cui si rifanno, non è una mitica realtà filtrata attraverso la telecamera e l'uso di attori.
Confido inoltre che se si proviene da situazioni diverse e si sceglie per un luogo da cui proviene uno dei giocatori che si offre di fare da "guida", non si punti a stroncare gli errori altrui e basta ma a dare idee ed essere propositivi (come dovrebbe già essere).
« Ultima modifica: 2012-06-12 14:12:04 da Lavinia »

Ashrat

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #34 il: 2012-06-12 14:11:28 »
Ma a quel punto non si perde il senso stesso del giocare "sotto casa"? Qual è la differenza tra un New Jersey mitologico e una Pianura Padana mitologica?
Terrone che Gioca

Lavinia

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #35 il: 2012-06-12 14:14:10 »
Domenico, non sto parlando di mitologico: l'unico motivo per cui dovrei giocare in Italia ma non nella mia zona è se a parte me gli altri giocatori provengono dalla stessa zona o se tutti proveniamo da zone diverse e quindi semplificando l'una vale l'altra. Ma in questo caso non è mitologica, perché c'è almeno una persona che può dire "guardate che è così e cosà per davvero".

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #36 il: 2012-06-12 23:06:19 »
Per continuare il thread vorrei fare un paio di chiarimenti:


Perché localizzare?
Localizzare significa ambientare un gioco vicino a casa propria, nella propria realtà. Non è un valore in sé (anche se io sono un grande fan del movimento che si chiede del perché le cose fighe accadano tutte nel Wyoming e mai in Brianza) ma è uno strumento, una tecnica utilizzata per raggiungere quello che, a volte, viene chiamato gioco "close to home", vicino a casa.
"Giocare vicino a casa" significa inserire nella partita temi e argomenti conosciuti, vicini alla propria realtà.
Questo non significa, necessariamente, avvicinarsi geograficamente alla propria realtà. Nel contesto di Monsterhearts potrei, per esempio, giocare lo studente italiano in Erasmus, e questo già farebbe qualcosa per avvicinare il gioco alla mia realtà.
La localizzazione è, quindi, solo uno strumento utilizzato per il fine di mettere meno filtri fra sé e le emozioni generate dal gioco.


Qual'è lo scopo di questo specifico esperimento?
Ho proposto di giocare in Italia perché non ero sicuro che il gioco potesse reggere.
Gli adolescenti americani fanno, obiettivamente, cose diverse dagli adolescenti italiani.
Il mio dubbio era se e quanto queste differenze influissero sul gioco. Non ha senso sforzarsi di giocare "vicino a casa" se poi il gioco ti esplode fra le mani.
Di fatto l'esperimento è, ad ora, un successo: abbiamo constatato come il gioco possa essere ambientato in Italia senza danni. Pur cambiando le dinamiche sociali il sistema si rivela più che adatto a reggerle.


Ma... quindi l'esperimento vale solo per l'Italia del Nord?
No.
Noi siamo stati fortunati a provenire tutti da una specifica sub-cultura e quindi abbiamo potuto alzare parecchio il livello di dettaglio. A dire la verità non abbiamo ambientato il gioco genericamente "in Italia", ma "nella valle del Po", sfruttando delle specifiche molto dettagliate.
Il trucco in questo genere di cose è trovare il minimo comun denominatore per il gruppo.
Quando faccio una demo di Sporchi Segreti a Lucca Comics, per esempio, propongo sempre di ambientarla in mezzo alla fiera, in modo da poter incontrare qualcosa di certamente familiare a tutti.

Chiariamo quindi che il nostro esperimento non vuole dimostrare che il gioco sia adatto ad essere giocato in una particolare città o regione Italiana.
Possiamo anche analizzare i tratti comuni a tutta la cultura italiana (scuole sono al mattino, minore responsabilizzazione, forte immigrazione interna e cose così). Noi abbiamo spinto molto sulla nostra familiarità di un particolare luogo, ma non vorrei che questo vi traesse in inganno: è servito solo a dare un "colore" comune (l'afa, il fiume, la vecchia azdora). Avendo giocato questa campagna mi sono convinto che Monsterhearts possa facilmente essere giocato in qualunque punto d'Italia: Malnate Brianza, Curudreddo'e Susu o Montelupo Irpino non fa differenza.



Si, sicuramente la localizzazione è più semplice quando succede come è successo a noi e si può condividere una sotto-cultura, il focus è ancora più stretto e la partita ancora più vicina a casa, ma in mancanza di quello io credo che il focus possa semplicemente allargarsi all'intera Penisola senza perdere troppo dettaglio, mantenendo la validità dell'operazione.


È vero, le specifiche della valle del Po come le nebbie, gli aironi e i partigiani possono sfuggire a chi non ci è vissuto, così come a me sfuggirebbero e risulterebbero aliene le peculiarità del villaggio sardo o friulano, ma determinate caratteristiche sono proprie della cultura italiana, in contrasto con la cultura nordamericana implicita nel gioco.
Di sicuro una "Italia generica" sarà più vera, reale e sentita di una "America inventata".


Tra l'altro ambientare il gioco negli Stati Uniti è, credo, frutto di un'abitudine più che di una necessità, dato che l'autore è... canadese! È vero, Canada e USA condividono enormi similitudini, ma non sarebbe comunque meglio avere come setting standard, chessò, Albion, in Ontario (per sparare una cittadina a caso)?


Io credo, per concludere, che la localizzazione sia quindi facile e positiva, e che possa avvenire a diversi livelli: trovandomi a giocare con persone della stessa città l'ambienterò lì, e allargherò il tiro man mano, alla ricerca di un minimo comun denominatore che, ne sono convinto, sia possibile trovare, fosse anche solo ampio come l'intero Stato, e che avvicinerà comunque il gioco all'esperienza diretta del giocatore.
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Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #37 il: 2012-06-12 23:24:59 »
Sono molto curioso di sapere come avete affrontato il problema dell'autorità degli adulti, e di una concezione di famiglia più all'italiana che all'americana.


Oltre a quanto detto dalla Lavi mi piacerebbe aggiungere anche i genitori-creatori di Pandora.
Di fatto quella che hanno rappresentato era una situazione piuttosto tipica: un padre forte e dominatore, che ritiene la figlia una sua proprietà e la "programma" per fare quello che vuole, e una madre più comprensiva e aperta al dialogo con la figlia, ma totalmente incapace di far fronte al padre.
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Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #38 il: 2012-06-13 08:58:48 »
Riprendo e approfondisco il mio discorso sulla cultura trasversale.
Innanzitutto, mi rendo conto che è un discorso totalmente soggettivo, e c'è chi può trovare più facile giocare in Italia a prescindere, piuttosto che negli USA; ma, in generale, credo sia vero che per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale che manca per l'Italia.
Anche chi segue pochi telefilm, pochi film, comunque è parte di quella trasversalità, per quanto poco: guardare pochi film significa comunque guardarne, e ci sono altri media (fumetti, libri, ecc.), non ultimi gli stessi giochi ambientati negli USA. Facciamo parte di un ambiente che comunque parla di quelle cose, esserne totalmente digiuni è difficile.
Persino i film Marvel, per dire qualcosa che anche i più digiuni di film immagino abbiano facilmente visto, partecipano a questa trasversalità; ci partecipano perché pur nella loro natura fantastica hanno il mito dell'ultimo che ce la fa (Capitan America), dell'esercito super-armato e magari con i paraocchi (Hulk), ecc. E qualcosa si sa anche di quelli che non si guardano, almeno i più noti, semplicemente perché nell'ambiente se ne parla.
Di fatto, chi più chi meno, per chi è nel nostro ambiente è facile essere parte di quella cultura trasversale.
Per contro: io cosa so della Sicilia? della Sardegna? di Reggio Emilia? Poco nulla. Giocassi con i reggiani, mancherebbe la mia conoscenza dell'Emilia, e (forse) la loro conoscenza del Piemonte.

Con questo, sia chiaro, non voglio dire che sia impossibile localizzare se non si viene dalla stessa zona, o che automaticamente la partita verrebbe peggio che a giocarla in America; semplicemente, capisco i dubbi in merito, perché - oltre a quanto dice Mario - almeno mediamente trovo sia vera la presenza di una cultura trasversale che fa da comun denominatore, per quanto riguarda gli USA. E perché, come detto, la localizzazione in un luogo che conoscevo poco - ma più, per dire, di Reggio Emilia - per me è andata dall'inutile al dannosa.

Aggiunta: Tutto questo discorso ovviamente riferito alla localizzazione geograficamente intesa; fare per esempio, come propone Ezio, lo studente in Erasmus permettere di unire la conoscenza della mentalità (si giocano italiani) alla cultura trasversale (si gioca negli USA), di fatto cancellando quanto sopra detto.
« Ultima modifica: 2012-06-13 09:00:55 da Mauro »

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #39 il: 2012-06-13 11:12:42 »
Mauro, hai saltato a pié pari tutto il mio discorso sul "minimo comun denominatore nazionale" per continuare il tuo discorso precedente come se il mio ultimo post non ci sia mai stato.
Non farlo: ho detto chiaramente che era un post-indirizzo per il thread.


Non chiederti cosa sai di Reggio Emilia, ma cosa sai dell'Italia.


Conosci meglio la cultura nazionale italiana o quella statunitense (o canadese)?

Che accento ha uno di Palermo? E uno di Chicago?
È più probabile che bestemmi un veneto, un toscano o un newyorkese?
Qual'è il piatto tipico della costiera romagnola? E del Wyoming?


Inutile dire che l'america è uno scenario culturale unificante, attraverso telefilm e fiction, perché non è vero. Noi ci immaginiamo alcune cose dell'america che non sono vere, mentre non ci rendiamo conto che conosciamo un sacco di cose di tutta l'Italia, anche le parti più lontane, e le abbiamo esperite direttamente.


Non è, semplicemente, vero che "La valle del Po" per te è mitica quanto "La valle del Missisipi" perché hai sicuramente più contatti, contatti REALI, non filtrati attraverso la fiction, con la prima rispetto alla seconda e quello che accade nella prima influisce, comunque, sulla tua vita molto più di quanto non accada per la seconda.
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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #40 il: 2012-06-13 11:22:21 »
Riprendo e approfondisco il mio discorso sulla cultura trasversale.
Innanzitutto, mi rendo conto che è un discorso totalmente soggettivo, e c'è chi può trovare più facile giocare in Italia a prescindere, piuttosto che negli USA; ma, in generale, credo sia vero che per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale che manca per l'Italia.
Anche chi segue pochi telefilm, pochi film, comunque è parte di quella trasversalità, per quanto poco: guardare pochi film significa comunque guardarne, e ci sono altri media (fumetti, libri, ecc.), non ultimi gli stessi giochi ambientati negli USA. Facciamo parte di un ambiente che comunque parla di quelle cose, esserne totalmente digiuni è difficile.
Persino i film Marvel, per dire qualcosa che anche i più digiuni di film immagino abbiano facilmente visto, partecipano a questa trasversalità; ci partecipano perché pur nella loro natura fantastica hanno il mito dell'ultimo che ce la fa (Capitan America), dell'esercito super-armato e magari con i paraocchi (Hulk), ecc. E qualcosa si sa anche di quelli che non si guardano, almeno i più noti, semplicemente perché nell'ambiente se ne parla.
Di fatto, chi più chi meno, per chi è nel nostro ambiente è facile essere parte di quella cultura trasversale.
Per contro: io cosa so della Sicilia? della Sardegna? di Reggio Emilia? Poco nulla. Giocassi con i reggiani, mancherebbe la mia conoscenza dell'Emilia, e (forse) la loro conoscenza del Piemonte.


Non credo sia poi un gran problema.


Monsterhearts non è "gioca la cultura/mitologia del tuo paesello". MH è "prendi un bulimico (ghoul), un control freak (vampiro), l'ape regina dell'aveare (guess?) e un violento (werewolf) e vedi cosa combinano" (ho preso quattro skin a casaccio, non me ne vogliate); e questa gente c'è dappertutto. Che dica "mona" invece di "minchia" e beva il Lambrusco invece del Prosecco (di nuovo, espressioni e vini a casaccio) è colore.
Anche io ho un blog

Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #41 il: 2012-06-13 11:41:35 »
Mauro, hai saltato a pié pari tutto il mio discorso sul "minimo comun denominatore nazionale" per continuare il tuo discorso precedente come se il mio ultimo post non ci sia mai stato
Se reputi sia così cancella pure il messaggio (lo dico seriamente), ma non concordo: stavo spiegando perché personalmente mi sono trovato meglio a giocare col minimo comun denominatore USA, per quanto mitologico, rispetto a quello italiano, per quanto meno mitologico.
Ti assicuro che non ho saltato a piè pari il tuo messaggio, anzi l'ho letto due volte prima di scrivere il mio e una prima d'inviarlo; semplicemente, il tuo discorso è compreso nelle parti dove parlo dell'Italia, e di dove la localizzazione, quando l'ho fatta, per me è stata dall'inutile al dannosa.
Per quanto riguarda le tue domande, ti assicuro che a diverse non saprei rispondere.

Citazione
Inutile dire che l'america è uno scenario culturale unificante, attraverso telefilm e fiction, perché non è vero. Noi ci immaginiamo alcune cose dell'america che non sono vere
Ezio... non l'ho detto. Mi cito (enfasi aggiunta): "per gli USA c'è una cultura (per quanto mitologica) trasversale", "hanno il mito dell'ultimo che ce la fa". Ho esplicitamente detto che le cose che immaginiamo dell'America non sono vere, le ho esplicitamente definite "mitologiche"; "C'è una cultura mitologica trasversale" è totalmente diverso da "È uno scenario culturale unificante di cose vere".
Il punto è che io mi sono trovato più a mio agio a giocare con quella cultura condivisa, per quanto mitologica, che con quella italiana, per quanto reale. Un mio limite? Possibile. Ciò non toglie che è la mia esperienza, e che non ho mai detto che quanto sappiamo degli USA sia vero, o che la Pianura Padana sia più mitica degli USA.

Vuoi il riassunto del mio messaggio? È vero, c'è un minimo comun denominatore culturale italiano, che è più reale della cultura trasversale mitologica USA; personalmente, fino a ora mi sono trovato meglio con la seconda.
Se questo è fuori tema o ignora l'indirizzo che hai dato alla discussione, elimina pure. Ma questa è la mia esperienza.

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #42 il: 2012-06-13 13:08:55 »
Mauro, quello che dici, semplicemente, non ha senso.

Mi stai dicendo che per te il pensiero del Big One a Los Angeles è più "vicino" della situazione attuale a Moglia perché hai visto abbastanza telefilm.


A me DISPIACE se ti sei trovato in gruppi che ti hanno escluso dal gioco perché lo hanno localizzato in una situazione comune a tutto il gruppo tranne che a te, togliendoti di fatto ogni riferimento culturale,  ma questo è proprio l'opposto del mio discorso, che verte sulla ricerca di un denominatore culturale comune nell'esperienza collettiva più reale e concreto del "fantasy americano", qual'ora ciò sia desiderato dai giocatori.


Io non sto, adesso, parlando della bontà o meno della localizzazione, né dell'opportunità di compierla.

Il mio discorso è ESTREMAMENTE più specifico: Giocare Monsterhearts in Italia è POSSIBILE. Chiariamo come abbiamo fatto e, se lo si vuole, si chiedano dettagli sulle nostre tecniche e si discuta sulla loro bontà o meno.

Un discorso sul gusto personale del localizzare o meno esula dagli scopi di questo thread.
« Ultima modifica: 2012-06-13 13:11:14 da Ezio »
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Mauro

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #43 il: 2012-06-13 13:47:01 »
Accetto che lo consideri fuori tema, t'invito solo a valutare la possibilità che quanto dico abbia senso e semplicemente non riusciamo a capirci.
Detto questo, mi tiro fuori dalla discussione, perché evidentemente non ci capiamo (senza stare a entrare nel dettaglio: no, non sto dicendo quello che mi hai attribuito).

Ezio

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Re:[Monsterhearts] Mostri dentro casa
« Risposta #44 il: 2012-06-13 14:22:38 »
Mauro, sei riuscito ad irritarmi oltre umana misura.


Non soltanto ignori OGNI SINGOLA PAROLA di quanto ho scritto per rimanere ancorato come una tellina allo scoglio della tua convinzione e alla tua opione quando ti ho detto chiaramente che non sto parlando di quello, indossando dei paraocchi giganteschi pur di non vedere quello che provo a spiegare da ieri sera, ma riesci pure a girare la frittata e a dirmi che "C'è scritto ho torto ma ho ragione".

Basta, mi sono seriamente rotto.
Thread chiuso. Giocate Monsterhearts dove vi pare, la nostra esperienza rimarrà soltanto nostra, arrangiatevi.
« Ultima modifica: 2012-06-13 14:27:40 da Ezio »
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