Quando spiego come arrivo a certe decisioni durante i giochi, spesso chi ha giocato con me ci rimane male. Mi sente parlare di regole, numeri, pianificazione, etc e mi dice "ma io preferisco immedesimarmi nel personaggio". E io "anch'io. Questa è una razionalizzazione di cose che sul momento mi sono venute d'istinto".
Io razionalizzo, analizzo quello che faccio (sempre) e cerco di darmi una spiegazione. E' un tratto positivo perchè spinge a riflettere, ma vengo anche accusato a volte di essere cervellotico e non è del tutto sbagliata come accusa.
E' il motivo per cui sono sempre un po' in difficoltà con questi thread. Analizzando le partite dopo averle giocate di solito capisco tutto il ragionamento che il mio cervello ha fatto al momento (o mi costruisco una spiegazione a posteriori che mi soddisfa, probabilmente a volte l'una cosa e a volte l'altra) che a postarla in thread come questi pare il buttare un programma di gestione magazzino nel mezzo di una discussione sulla poesia.
Però un episodio raccontabile mi è venuto in mente, una volta in cui le meningi hanno girato a vuoto un bel po', e quindi non ho una bella lista di motivazioni razionali a distrarmi: stavo giocando a Trollbabe, una delle pochissime volte che l'ho fatto come giocatore (se esiste una lega per la protezioni dei poveri giocatori costretti a fare sempre il GM, mi iscrivo subito). Primissima scena, ho appena descritto la mia Trollbabe che arriva ad un accampamento in pieno deserto, a piedi, e sorprende le sentinelle che sono radunate attorno ad un fuoco. Le sentinelle, allarmate, mi intimano l'alt, qualche frase, poi c'è il cambio scena.
E mentre giocano gli altri, io cerco di decidere cosa fare, e non mi viene in mente nulla.
Non ho ancora nessuna percezione del personaggio, chi è, cosa vuole, sono solo numeri e aggettivi. La situazione è ancora troppo sommaria, non so chi è questa gente e i PNG non hanno fatto nulla. Panico da foglio bianco, che faccio?
Dura parecchio, per i miei standard, passano quasi tre scene complete e io sono ancora lì a pensare a cosa dire e a cosa fare, ma non ho assolutamente nessuna idea. Nel frattempo Claudia di fianco mi sta disegnando la trollbabe sulla scheda in base agli aggettivi che ho scelto.
Mi ripassa la scheda un attimo prima che la scena torni a me, guardo la mia trollbabe, lei mi guarda a sua volta dal disegno con aria sinistra e beffarda e BAM, so esattamente chi è, cosa vuole e come si comporterebbe.
Non ho più avuto incertezze nel giocarla per tutto il resto del gioco.